Si è conclusa ieri l’edizione 2022 della Bit di Milano, la più importate borsa turistica nazionale che quest’anno torna in presenza e riparte dai padiglioni di FieraMilano con più di 1.000 espositori (15% dall’estero da 35 paesi) offrendo una vetrina da giro del mondo in tre giorni con l’opportunità di fare incontri finalizzati al business con player intenazionali. L’innovazione sostenibile è il filo conduttore che attraversa le aree tematiche della manifestazione, con focus sul nuovo modo di viaggiare slow, sostenibile e responsabile; non sono mancati i temi di punta e futuribili come l’impatto del metaverso e le prospettive dei viaggi spaziali, la customer experience e i big data, il marketing predittivo e la traveller centrality. Presenti le più importanti realtà distributive italiane e buyer altamente profilati da quarantasette paesi in rappresentanza di tutte le tipologie più rilevanti, in particolare da Europa (36%) e Nord America (16%), oltre che da Centro e Sud America, Medio Oriente e Africa. Top Paesi di provenienza: Stati Uniti, Brasile, Emirati Arabi, Argentina, Germania, Paesi Bassi, Spagna. Oltre a 90 convegni per analizzare e prospettare le tendenze del turismo italiano: il ricco palinsesto di conferenze, convegni e seminari di approfondimento con il filo conduttore Bringing Innovation Into Travel che attraverserà cinque macroaree: Hot Topics, Food Travel, Travel Lab, Sustainability, e Travel Tech.
Innovazione e sostenibilità sono i leitmotiv di BIT 2022 anche nell’offerta internazionale: dai parchi e le esperienze naturalistiche dei nostri vicini europei come Canarie, Formentera, Germania, Grecia, Malta, Romania, San Marino, e Slovenia, ai resort ecosostenibili nei Mari del Sud di Cuba, Maldive, Malaysia, Mauritius, Thailandia; dalle spettacolari escursioni in Egitto, Giordania, India, Iran, Israele o Marocco fino alle vacanze socialmente responsabili in Brasile o Cile, con una menzione particolare per i “great outdoors” americani rappresentati da Visit USA.
“I segnali sono rassicuranti. La gente ha voglia di normalità, di viaggi, di ritorno a una il più possibile simile a quella che si viveva prima della pandemia”, spiega al Corriere Luca Palermo, amministratore delegato e direttore generale di Fiera Milano, organizzatrice dell’evento.
Fiore all’occhiello di questa edizione è la presentazione dell’Osservatorio Google sul Turismo Digitale: infatti oltre il 70% delle persone oggi cerca informazioni e prenota online. Gli esperti del motore di ricerca sono venuti a Milano per illustrare come focalizzare il traffico sui propri siti, utilizzando in modo strategico le informazioni e gli strumenti di Google.
Una delle chiavi del nuovo Travel sarà sicuramente la crescente professionalità degli operatori. Anche in quest’ambito sono le aree del turismo lento, green e dettare il passo del cambiamento e per questo, in un’ottica post-Covid e alla luce della nuova domanda di sicurezza, è stato presentato concreti casi studio come il progetto pilota “Progetto Borghi”. Che stanno diventando una grande opportunità di rilancio dell’attrattività dell’Italia. Gli strascichi della pandemia e le incertezze internazionali portano a riscoprire le vacanze di prossimità all’aria aperta. Località nel verde, lontane dalla folla, tra arte, tradizione, buona cucina e relax. L’analisi puntuale del turista prossimo venturo l’ha fornita un’indagine dell’istituto di ricerche Demoskopika con le stime per questo 2022 (sulla base dell’imposta di soggiorno rilevabile dal sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici SIOPE e delle recenti previsioni dell’Istat per il 2021. Il sondaggio realizzato tra il 5 e il 7 aprile, ha riguardato un campione rappresentativo di 800 italiani maggiorenni residenti in Italia). Sono attesi circa 92 milioni di arrivi e quasi 343 milioni di presenze tra italiani e stranieri, con una crescita rispettivamente pari al 43% e al 35% rispetto al 2021. Una tendenza in crescita, dunque, seppur ancora lontana dallo scenario del 2019 rispetto al quale i pernottamenti dovrebbero segnare ancora un -21,4% e gli arrivi un -29,6%.
Effetto positivo previsto anche anche sulla spesa turistica: 26 miliardi previsti, in crescita dell’11,8% rispetto al 2021. Per il ministro del Turismo Massimo Garavaglia “sono dati buoni, ma sono convinto che miglioreremo ancora. Già l’anno scorso avevamo visto il fenomeno della prenotazione all’ultimo secondo, ma quest’anno è ancora amplificato. Poi è aumentato anche l’effetto del digitale. Per questo dobbiamo agire su tutte le leve. Ad esempio una che non è ancora stata considerata, ma su cui stiamo lavorando, è la revisione e la semplificazione del Tax Free perché anche lo shopping è un grande veicolo di attrazione. Siamo a Milano, tra le città più visitate anche per lo shopping”. Il Ministro ha poi annunciato che “ad ottobre siamo pronti insieme con le Regioni a riscrivere il Piano strategico del turismo. L’unica preoccupazione che ho sul Pnrr è che ci saranno delle misure che non tireranno e quindi delle risorse rischiano di rimanere nel cassetto. Servirebbe una flessibilità, cioè girare le risorse che non vengono utilizzate laddove invece c’è più richiesta"
Sono quasi 30 milioni, secondo Demoskopika, gli italiani (51% sul totale) che hanno scelto di fare la valigia e andare in vacanza per i prossimi mesi. Nove milioni (il 16% sul totale) hanno già prenotato la villeggiatura, soprattutto nella fascia di età tra i 18 e i 35 anni, mentre il 35% sta pensando di programmare una vacanza per il rimanente periodo dell’anno in corso. Il 18% degli intervistati pur manifestando interesse a partire si dichiara attualmente indeciso.
Tra le mete Prevale la vacanza in Italia: 9 italiani su 10. La guerra e ancora la pandemia condizionano ancora molto: del 31% di connazionali che ha rinunciato alla vacanza per i prossimi mesi, il 10% lo fa per timore degli effetti del conflitto in Ucraina e l’8% per il persistere del Covid e delle sue varianti. Anche per le vacanze 2022 prevale la scelta del mare, indicata da ben il 57% degli italiani, ma ’tornano’ anche le città d’arte così in calo negli ultimi anni di pandemia. Quasi 1 italiano su 4 (23%), inoltre, opta per la ’vacanza natura’. “Il turismo come lo abbiamo conosciuto fino a qualche tempo fa è probabilmente, se non definitivamente, in letargo. In questa direzione, il sistema ha necessità di subire una profonda trasformazione in chiave di sostenibilità per rispondere adeguatamente ai nuovi comportamenti di acquisto dei turisti generati dall’emergenza pandemica” dice il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio.
L'autore di questo articolo: Andrea Laratta
Giornalista. Amante della politica (militante), si interessa dei fenomeni generati dal turismo, dell’arte e della poesia. “Tutta la vita è teatro”.