Va all'asta la collezione di Freddie Mercury. Come portarsi a casa un pezzo del proprio idolo


Va in asta da Sotheby’s la collezione di Freddie Mercury, l’indimenticabile frontman dei Queen. Tanti i pezzi rari e pregiati da centinaia di migliaia di euro, ma ci sono anche centinaia di pezzi che si possono portare via con relativamente poca spesa. Ecco cosa c’è nelle sei aste, e come portarsi a casa un pezzo del proprio idolo.

Sotheby’s, la celebre casa d’aste londinese, la definisce una once-in-a-lifetime opportunity, ovvero una di quelle occasioni che capitano una volta nella vita: si parla della grande asta che mette in vendita il patrimonio di Freddie Mercury (Stone Town, 1946 – Londra, 1991), lo storico cantante e frontman dei Queen, uno dei gruppi rock più amati di tutti i tempi. Freddie Mercury: A World of His Own, questo il titolo dell’asta, divisa in varie tornate, ha già mandato in visibilio fan di tutto il mondo pronti a lottare per accaparrarsi i cimeli del cantante della grande rock band, da quelli più alla portata fino a pezzi unici valutati centinaia di migliaia di sterline. Per chi invece non potrà o non vorrà acquistare niente, la vendita rimarrà comunque un’opportunità irripetibile per esplorare il regno pubblico e privato di una superstar della musica, di un’icona del rock che, lontana dai palchi, ha sempre coltivato la passione per il collezionismo.

La raccolta di Freddie Mercury include arte, moda, strumenti musicali, fotografie, mobili, gioielli, il tutto accumulato nel corso di cinquant’anni. Al patrimonio si aggiungono poi i documenti personali, gli appunti, i taccuini, i fogli autografi. La collezione è stata meticolosamente conservata nell’amata casa di Garden Lodge a Londra per oltre tre decenni e mostra una varietà in grado di testimoniare non solo l’eclettismo delle passioni di Freddie Mercury, ma anche il suo stile, il suo talento artistico, la sua mente brillante.

La serie di aste partirà la seconda settimana di settembre: prima, dal 4 agosto al 5 settembre, la sede di Sotheby’s in New Bond Street a Londra accoglie l’esposizione della raccolta (che ha fatto registrare sinora oltre centomila visitatori, fanno sapere dalla auction house britannica), gratuita e aperta senza prenotazione, accompagnata per l’occasione da due ristoranti (con nel menù i piatti preferiti del cantante!) e temporary shop ispirati all’estro di Freddie Mercury e dove il pubblico trova in vendita oggetti e gadget a tema, il tutto aperto negli orari d’apertura della mostra (il negozio, peraltro, accetta solo pagamenti con carta)

Freddie Mercury allo stadio di Wembley nel 1986. Foto: Denis O'Regan
Freddie Mercury allo stadio di Wembley nel 1986. Foto: Denis O’Regan
La sede di Sotheby's a Londra addobbata per l'occasione con i baffi di Freddie Mercury all'entrata
La sede di Sotheby’s a Londra addobbata per l’occasione con i baffi di Freddie Mercury all’entrata
La stanza giapponese della casa di Freddie Mercury
La stanza giapponese della casa di Freddie Mercury

Sono in tutto sei le aste che consentiranno al pubblico d’immergersi nel mondo di Freddie Mercury, e ai più fortunati di portarsene a casa un pezzo. Tre di queste sono aste a tempo (ovvero si offre in anticipo su di un periodo definito entro una data di scadenza, vince chi alla scadenza avrà offerto di più, naturalmente con possibilità di rilanciare durante l’asta se la propria offerta viene superata), che sono già cominciate, tutte l’11 agosto: si tratta di In Love With Japan, Crazy Little Things 1 e Crazy Little Things 2, che chiuderanno rispettivamente l’11, il 12 e il 13 di settembre, con termine fissato per le offerte in tutte e tre le occasioni alle 10 del mattino (ora di Londra, le 11 da noi). La prima asta riflette la passione per l’arte giapponese di Freddie Mercury: in vendita ci sono diverse stampe ukiyo-e oltre a oggetti provenienti dal paese del Sol Levante, ma anche cataloghi di mostre d’arte giapponese stampati tra il 1979 e il 1991, i libri personali di Freddie Mercury sul Giappone (libri di cultura giapponese ma anche diversi manga, i fumetti nipponici), le fotografie delle tappe giapponesi del tour mondiale A night at the Opera del 1976, e poi abiti come kimono e giacche in stile. Si tratta di un’asta abbordabile: i top lot sono una preziosa stampa ottocentesca di Kitagawa Utamaro, raffigurante una madre che allatta il bambino, e una shodana (un cabinet per strumenti di scrittura) del periodo Showa (XX secolo), entrambe stimate tra le 10 e le 20mila sterline (11.600-23.200 euro), ed entrambe al momento senza offerte. Le stampe sono tante e si portano via a cifre basse (ci sono ukiyo-e di Utamaro che stanno attorno alle 3mila sterline, circa 3.500 euro), mentre poca la richiesta anche per un lotto di 17 cataloghi di arte giapponese (50-100 sterline, ovvero 58-116 euro, anche se al momento c’è un’offerta di 550, circa 640 euro) e per molte ceramiche, valutate attorno alle 3-400 sterline (350-465 euro): si presume però che, per gli oggetti di minor pregio, la concorrenza sarà agguerrita e i prezzi saliranno di molto rispetto al reale valore dei pezzi, solo per il fatto che sono appartenuti a uno dei cantanti più amati della storia. Meno accanita parrebbe essere l’asta per gli oggetti di valore un po’ più alto rispetto a quelli più economici (le stampe, per esempio, per adesso hanno offerte in linea con le stime).

Le due aste Crazy Little Things 1 e 2, il cui nome riecheggia il celebre brano dei Queen Crazy Little Thing Called Love tratto dall’album The Game del 1979, sono quelle riservate alla platea più vasta dei fan dal momento che mettono in vendita oggettistica varia e cimeli a cifre basse: basti pensare che alla prima asta il top lot ha una stima di sole 3-5mila sterline (3.500-5.800 euro), ed è una serie di undici ritratti dei gatti di Freddie Mercury, opera di Ann Ortman. C’è poi un importante lotto valutato appena 1.000-1.500 sterline (1.160-1.750 euro), dal momento che il valore economico intrinseco del lotto è poca cosa, ma per i fan ha un valore affettivo molto alto poiché si tratta della raccolta personale di dischi di Freddie Mercury, che annovera circa 275 pezzi che offrono un interessantissimo spaccato sui gusti musicali del cantante. Si va dai Led Zeppelin a David Bowie, da Aretha Franklin a Kate Bush, dai Go West agli Spandau Ballet, da Prince a Stevie Wonder, da Madonna agli A-Ha, da Tina Turner a Phil Collins, dai Cutting Crew a Eric Clapton, da Chaka Khan a Whitney Houston, dagli Eurythmics a George Michael, da Michael Jackson ai Simply Red, da Billy Ocean ai Culture Club, insomma tutto il meglio della musica leggera degli anni Settanta e Ottanta. E ci sarà da battagliare per avere i dischi di Freddie Mercury, dato che, quando mancano ancora quasi due settimane alla scadenza dell’asta, le offerte hanno già superato le 5mila sterline (5.800 euro).

Le due aste propongono di tutto: si va da una vasta raccolta di 400 dischi dei Queen e di Freddie Mercury passando per i libri della biblioteca personale del cantante (gli argomenti: musica, fiabe, romanzi, fitness, e anche una curiosa sezione interamente di 29 volumi dedicati ai gatti, animali che la rockstar adorava), dai poster alle chincaglierie più stravaganti. Giusto a titolo di esempio ci sono collezioni di fermacarte, un modellino della Santa María (la caravella di Colombo), matrioske, fiaschette tascabili, boccali da birra tedeschi, una raccolta di giochi da tavolo, statue e dipinti di gatti di tutte le forme e dimensioni (inclusa una replica di un gatto egizio dal valore irrisorio, 50-80 sterline, cioè 58-93 euro, che però ha già oltrepassato le 1.500, ovvero 1.750 euro, di offerte).

La seconda parte dell’asta Crazy Little Things vede invece come top lot una collezione di 19 provini fotografici (6-8mila sterline), venduti a condizione che non se ne traggano edizioni commerciali. Il vero oggetto cult per i fan di Freddie Mercury è però il pettine per baffi in argento, marca Tiffany & Co., col quale c’immaginiamo il cantante a mettersi in ordine i suoi iconicissimi mustacchi: il valore è di appena 4-600 sterline (465-700 sterline), ma le offerte (superate le 50) hanno già toccato le 26mila (30mila euro circa), sorprendendo peraltro gli stessi esperti di Sotheby’s. Ci sono pure valigie appartenute al leader dei Queen, un orologio Seiko di plastica dalle forme tipicamente ottantiane (valore 3-500 sterline, offerte che hanno superato le 6mila), i vari dischi d’argento e d’oro che Freddie Mercury ha ricevuto nella sua carriera, certificati e attestati di vario genere, le magliette che il cantante indossava per fare attività sportiva, persino i suoi costumi da bagno, e poi una vasta scelta di abbigliamento, da quello casual alle tenute formali. Le offerte hanno già superato le mille sterline per praticamente tutti gli oggetti di questo tipo.

Kitagawa Utamaro, Madre che allatta il bambino (XIX secolo; xilografia, 360 x 241 mm)
Kitagawa Utamaro, Madre che allatta il bambino (XIX secolo; xilografia, 360 x 241 mm)
Furisode del periodo Showa (1960-1970 circa)
Furisode (kimono a maniche lunghe per ragazza) del periodo Showa (1960-1970 circa)
I ritratti dei gatti di Freddie Mercury eseguiti da Ann Ortman
I ritratti dei gatti di Freddie Mercury eseguiti da Ann Ortman
La raccolta di dischi di Freddie Mercury
La raccolta di dischi di Freddie Mercury
Libri appartenuti a Freddie Mercury
Libri appartenuti a Freddie Mercury
Libri sui gatti
Libri sui gatti
Sculture di gatti
Sculture di gatti
Mick Rock, Collezione di 19 provini (1973-1974)
Mick Rock, Collezione di 19 provini (1973-1974)
Pettine per baffi di Tiffany & Co.
Pettine per baffi di Tiffany & Co.
Abbigliamento sportivo
Abbigliamento sportivo
Abbigliamento sportivo
Abbigliamento sportivo
Camicie appartenute a Freddie Mercury
Camicie appartenute a Freddie Mercury
Doppiopetto formale degli anni Ottanta appartenuto a Freddie Mercury
Doppiopetto formale degli anni Ottanta appartenuto a Freddie Mercury

L’asta clou si terrà però il 6 settembre alle 17 di Londra (le 18 in Italia): sarà la Evening Sale che metterà in vendita i lotti più pregiati, 59 in tutto, e sarà un’asta con modalità classica, ovvero gli acquirenti si sfideranno in tempo reale all’ultima offerta. La stima più alta (2-3 milioni di sterline, ovvero 2,33-3,49 milioni di euro) è per il pianoforte Yamaha modello G2 appartenuto al cantante, presentato da Sotheby’s come “lo strumento usato per comporre alcune delle più grandi canzoni del XX secolo”. A seguire, la bozza autografa di Bohemian Rhapsody (800mila-1,2 milioni di sterline) e un dipinto della collezione dell’artista, il Ritratto di Kathleen Newton del pittore naturalista francese James Tissot. Tra le bozze autografe ci sono poi quelle per We are the champions (200-300mila sterline), Somebody to love (150-200 mila sterline, 175-232mila euro), Don’t stop me now (120-180 mila sterline, 140-210 mila euro) e altre.

Al di là del dipinto di Tissot, le opere d’arte in realtà sono poche, e non particolarmente interessanti fatte alcune eccezioni. In vendita figurano un dipinto del pittore italo-austriaco ottocentesco Eugen von Blaas, Una rosa, con stima 70-80mila sterline (80-93 mila euro), acquistato in asta da Christie’s nel 1991 (probabilmente l’unico vero interesse monografico di Freddie Mercury nel campo delle arti visive era per questo artista, visto che nella sua raccolta figurano altre sue interessanti opere: le sue passioni comunque erano quelle per l’arte del secondo Ottocento e, come s’è visto, per l’arte giapponese), e poi una stampa di Picasso, Jaqueline au chapeau noir (50-70mila sterline, 58-81 mila euro), un esemplare della famosissima xilografia della pioggia sul ponte di Hiroshige (30-50mila sterline, 35-58mila euro), un busto di Diana in marmo e in bronzo di Henri Weigele (25-35mila sterline, 29-40mila euro), una litografia di Marc Chagall (8-12mila sterline, 9-14 mila euro), un’acquatinta di Henri Matisse (Masque blanc sur fond noir, 3-5mila sterline, 3.500-4.300 euro). E c’è anche un orologio Fabergé del 1908-1917, stima 30-50mila sterline (35-58 mila euro). Sempre alla Evening Sale verranno vendute anche le famose scarpe Adidas indossate più volte da Freddie Mercury, stima 3-5mila sterline (3.500-4.300 euro), oltre ad alcuni costumi di scena particolarmente celebri, come il costume Mercury Wing disegnato da Wendy de Smet (40-60mila sterline, 47-70mila sterline) indossato nel video di Bohemian Rhapsody e per il tour del 1975-1976, e la celeberrima corona indossata per il Magic Tour del 1986 (60-80mila sterline, 70-93 mila euro).

La vendita del 7 settembre, intitolata On stage (10 del mattino ora di Londra, 11 in Italia) vende invece oggetti legati alla presenza di Freddie Mercury sul palcoscenico. Il top lot è un taccuino con testi per canzoni risalente ai primi anni Settanta (120-180mila sterline, 140-210 mila euro), e anche in questo caso in asta vanno diverse bozze, manoscritti, costumi di scena, strumenti musicali. Tra i costumi ci sono il giacchetto di pelle di Crazy Little Thing Called Love (23-26mila sterline, 27-30 mila euro), o ancora il costume da gatto del tour 1976-1977 (15-20mila sterline, 17,5-23mila euro), oppure quello con stampa a pelle di mucca del video di I want to break free (8-12mila sterline, 9-14 mila euro). Da segnalare anche i Ray-Ban aviator di Freddie Mercury venduti in lotto unico con un paio di occhiali da sole a forma di stella, stima 2-4mila sterline (2.300-4.600 euro).

Ultimo appuntamento, l’8 settembre sempre alle 10 del mattino ora londinese, con l’asta At Home che fa entrare gli appassionati letteralmente nella casa di Freddie Mercury: in vendita infatti quadri, mobili e oggetti che decoravano la sua dimora di Garden Lodge. Il top lot è un quadro di Eugen von Blaas, la Portatrice d’acqua, stima 50-70mila sterline (58-81 mila euro), seguito da un pianoforte laccato in stile cinese (40-60mila sterline, 46,5-70mila euro) e da un quadro del pittore verista napoletano Adriano Bonifazi, Un pubblico attento, una gustosa scenetta di genere che raffigura una bambina intenta ad ascoltare un bambino che suona, stima 30-50mila sterline (35-58mila euro). L’asta comprende altri quadri di Eugen von Blaas, dipinti di William Russell Flint, acquarellista scozzese noto per i suoi soggetti femminili, una serie di incisioni di Salvador Dalí, Les Amours de Cassandre (6-8mila sterline, 7-9.300 euro) e sempre di Dalí una serie di dieci incisioni sulla Divina Commedia (4-6mila sterline, 4,6-7.000 euro), e poi un Gatto sulla balaustra di Théophile Steinlen, stima 2-3mila sterline (2.300-3.500 euro). Seguono una vasta teoria di stampe, disegni, porcellane soprattutto orientali, arredi del primo Novecento, lampade in stile Liberty. Da segnalare anche un acquerello di Erté, pseudonimo del costumista russo naturalizzato francese Romain de Tirtoff (di cui il cantante possedeva diversi fogli, molti in vendita), che raffigura un personaggio abbigliato all’orientale, e che risulta sia stato donato a Freddie Mercury da Elton John (stima 3-4mila sterline).

Il pianoforte Yamaha di Freddie Mercury
Il pianoforte Yamaha di Freddie Mercury
Il manoscritto autografo di Bohemian Rhapsody (1974 circa)
Il manoscritto autografo di Bohemian Rhapsody (1974 circa)
James Tissot, Ritratto di Kathleen Newton (olio su tela, 59,5 x 45,7 cm)
James Tissot, Ritratto di Kathleen Newton (olio su tela, 59,5 x 45,7 cm)
Manoscritto autografo di Don't stop me now (1974 circa)
Manoscritto autografo di Don’t stop me now (1974 circa)
Eugen von Blaas, Una rosa (olio su tela, 100 x 73 cm)
Eugen von Blaas, Una rosa (olio su tela, 100 x 73 cm)
Il costume Mercury Wing del 1975-1976 di Wendy De Smet
Il costume Mercury Wing del 1975-1976 di Wendy De Smet
La corona del Magic Tour
La corona del Magic Tour
Pablo Picasso, Jacqueline au chapeau noir (1962; litografia, 520 x 640 mm, ed. 3/50)
Pablo Picasso, Jacqueline au chapeau noir (1962; litografia, 520 x 640 mm, ed. 3/50)
Utagawa Hiroshige, Pioggia improvvisa sul ponte Shin-Ohashi e Atake (XIX secolo; xilografia, 495 x 345 mm)
Utagawa Hiroshige, Pioggia improvvisa sul ponte Shin-Ohashi e Atake (XIX secolo; xilografia, 495 x 345 mm)
Henri Matisse, Masque blanc sur fond noir (1949-1950 [1966]; acquatinta, 315 x 250 mm)
Henri Matisse, Masque blanc sur fond noir (1949-1950 [1966]; acquatinta, 315 x 250 mm)
Orologio Fabergé, eseguito da Henrik Wigström (1908-1917)
Orologio Fabergé, eseguito da Henrik Wigström (1908-1917)
Taccuino con parole per canzoni
Taccuino con parole per canzoni
Giacchetto di pelle di Crazy Little Thing Called Love
Giacchetto di pelle di Crazy Little Thing Called Love
Il costume da gatto del 1976-1977
Il costume da gatto del 1976-1977
Eugen von Blaas, Portatrice d'acqua (1886; olio su tela, 100 x 65 cm)
Eugen von Blaas, Portatrice d’acqua (1886; olio su tela, 100 x 65 cm)
Adriano Bonifazi, Un pubblico attento (1876; olio su tela, 61 x 107 cm)
Adriano Bonifazi, Un pubblico attento (1876; olio su tela, 61 x 107 cm)
William Russell Flint, Cecilia posa come la Julia del poeta Robert Herrick (1964; acquerello, 100 x 240 mm)
William Russell Flint, Cecilia posa come la Julia del poeta Robert Herrick (1964; acquerello, 100 x 240 mm)
Una delle tavole della Divina Commedia di Salvador Dalí
Una delle tavole della Divina Commedia di Salvador Dalí
Erté, Chang-Ti (gouache su carta, 281 x 361 mm). Donato a Freddie Mercury da Elton John
Erté, Chang-Ti (gouache su carta, 281 x 361 mm). Donato a Freddie Mercury da Elton John
Théophile-Alexandre Steinlne, L'été, chat sur une balustrade (1909; litografia su carta, 489 x 585 mm)
Théophile-Alexandre Steinlne, L’été, chat sur une balustrade (1909; litografia su carta, 489 x 585 mm)

I pezzi su cui si ipotizza ci sarà la battaglia più serrata saranno i manoscritti autografi, che rappresentano la punta di diamante delle vendite per via della loro rarità. “Grazie all’emergere di questo straordinario gruppo di primi testi scritti a mano”, ha dichiarato Gabriel Heaton, specialista di libri e manoscritti da Sotheby’s, “ora possiamo apprezzare appieno la sua assoluta abilità come paroliere. Le prime bozze come queste vengono facilmente perse o scartate, quindi la rara sopravvivenza di questi manoscritti ci fornisce spunti affascinanti su come le sue canzoni sono state sviluppate e messe insieme, ricordandoci la loro complessità e raffinatezza musicale... Abbastanza diverso da qualsiasi cosa fosse stata pubblicata prima, Bohemian Rhapsody era il rischio più grande della band, che divenne rapidamente il loro più grande successo”.

Cosa fare per portare a casa un pezzo appartenuto a Freddie Mercury senza pagare cifre folli? Naturalmente a un’asta del genere non si partecipa per il valore intrinseco dell’oggetto in sé, a meno che non si voglia concorrere per i pezzi più rari, perché c’è il rischio serio di portare a casa pezzi di poco valore e di pagarli un’esagerazione per il solo fatto che sono appartenuti a Freddie Mercury. Insomma, un’asta come questa insegna che il feticismo si paga. Per fare un affare migliore occorre concentrarsi semmai sugli oggetti di fascia media (per esempio stampe o vasi giapponesi) che, nelle aste a tempo, non hanno ancora raggiunto offerte assurde e stanno ancora viaggiando su valori in linea con la stima. Più difficile invece accaparrarsi uno degli oggetti più economici a cifre che rispecchino il loro valore intrinseco: in questo caso occorrerà mettere in conto una quota parte da pagare per il solo fatto di toccare una statuina, un foglio o una fotografia che sono passati per le mani del proprio cantante preferito. Per chi volesse tentare, si può partecipare alle aste anche da casa propria: basta collegarsi all’apposita sezione sul sito di Sotheby’s, seguire le istruzioni e piazzare la propria offerta, sperando risulti la migliore!


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