Come da tradizione, l’ultimo giorno dell’anno Finestre sull’Arte pubblica la classifica delle migliori mostre italiane dell’anno appena concluso. Quest’anno, per la classifica delle migliori mostre del 2024 in Italia, ci sono due importanti novità: abbiamo deciso di conferire due riconoscimenti, la miglior mostra d’arte antica o moderna e la miglior mostra d’arte contemporanea, e soprattutto abbiamo affidato il compito a una giuria di qualità composta da oltre 100 addetti ai lavori (giornalisti, storici dell’arte, critici, curatori, artisti, direttori di musei, galleristi, antiquari, uffici stampa). L’elenco di tutti i giurati è pubblicato in calce all’articolo assieme al metodo con cui è stata stilata la classifica.
Inoltre, la redazione di Finestre sull’Arte ha deciso, per mantenere viva la passata tradizione per cui era la stessa redazione a scegliere le mostre a suo avviso più interessanti, di conferire due menzioni speciali, del tutto slegate dal voto della giuria. Le menzioni sono state conferite a Il Cinquecento a Ferrara. Mazzolino, Ortolano, Garofalo, Dosso (a cura di Vittorio Sgarbi e Michele Danieli, a Ferrara, Palazzo dei Diamanti, dal 12 ottobre 2024 al 16 febbraio 2025), giudicata come la miglior mostra d’arte antica o moderna del 2024 in Italia secondo la redazione della testata, ed ex aequo a Pierre Huyghe. Liminal (a cura di Anne Stenne, a Venezia, Punta della Dogana, dal 17 marzo al 24 novembre 2024) e a Julien Creuzet. Attila cataracte ta source aux pieds des pitons verts finira dans la grande mer..., padiglione della Francia alla Biennale di Venezia (a cura di Céline Kopp e Cindy Sissokho, Venezia, Giardini della Biennale, dal 20 aprile al 24 novembre 2024), giudicate come le migliori mostre d’arte contemporanea del 2024 in Italia secondo la redazione della testata.
Di seguito pubblichiamo invece le due classifiche, in ordine dalla decima alla prima posizione.
10. Picasso lo straniero (a cura di Annie Cohen-Solal; Milano, Palazzo Reale, dal 20 settembre 2024 al 2 febbraio 2025)
9. Vasari. Il teatro delle Virtù (a cura di Cristina Acidini; Arezzo, Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea, dal 30 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025)
8. Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole (a cura di Douglas Dreishpoon; Firenze, Palazzo Strozzi, dal 27 settembre 2024 al 26 gennaio 2025)
7. Pittura e poesia nel Seicento. Giovan Battista Marino e la meravigliosa passione (a cura di Andrea Zezza, Patrizia Tosini ed Emilio Russo; Roma, Galleria Borghese, dal 19 novembre 2024 al 9 febbraio 2025)
6. Empoli 1424. Masolino e gli albori del Rinascimento (a cura di Andrea De Marchi, Silvia De Luca e Francesco Suppa; Empoli, Museo della Collegiata e chiesa di Santo Stefano, dal 6 aprile al 7 luglio 2024)
5. Jean Tinguely (a cura di Vicente Todolí, Lucia Pesapane, Fiammetta Griccioli e Camille Morineau; Milano, Pirelli HangarBicocca, dal 10 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025)
4. Guercino. L’era Ludovisi (a cura di Raffaella Morselli e Caterina Volpi; Roma, Scuderie del Quirinale, dal 31 ottobre 2024 al 26 gennaio 2025)
3. Pino Pascali (a cura di Mark Godfrey; Milano, Fondazione Prada, dal 28 marzo al 23 settembre 2024)
2. Preraffaeliti. Rinascimento moderno (a cura di Elizabeth Prettejohn, Peter Trippi, Cristina Acidini e Francesco Parisi; Forlì, Musei San Domenico, dal 24 febbraio al 30 giugno 2024)
1. Federico Barocci Urbino. L’emozione della pittura moderna (a cura di Luigi Gallo e Anna Maria Ambrosini Massari con Luca Baroni e Giovanni Russo; Urbino, Galleria Nazionale delle Marche, dal 20 giugno 2024 al 6 ottobre 2024). Miglior mostra d’arte antica o moderna in Italia nel 2024 secondo la giuria di qualità di Finestre sull’Arte.
10. Cyprien Gaillard. Retinal Rivalry (a cura di Samuele Piazza; Torino, OGR, dal 30 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025)
9. Marina Abramović. Between Breath and Fire (a cura di Karol Winiarczyk; Bergamo, Gres Art, dal 14 settembre al 1° febbraio 2025)
8. Louis Fratino. Satura (a cura di Stefano Collicelli Cagol; Prato, Centro Pecci, dal 26 settembre 2024 al 2 febbraio 2025)
7. Wael Shawky. I Am Hymns of the New Temples (a cura di Massimo Osanna, Andrea Viliani e Gabriel Zuchtriegel; Venezia, Palazzo Grimani, dal 17 aprile al 30 giugno 2024)
6. Bertozzi&Casoni. Non è quel che sembra (Fontanellato, Labirinto della Masone, dal 14 settembre 2024 al 7 gennaio 2025)
5. Stranieri ovunque - Foreigners everywhere, mostra internazionale della 60^ Biennale di Venezia (a cura di Adriano Pedrosa; Venezia, Giardini e Arsenale, dal 20 aprile al 24 novembre 2024)
4. Open Group. Repeat after me, padiglione della Polonia alla Biennale di Venezia (a cura di Marta Czyz; Venezia, Giardini della Biennale, dal 20 aprile al 24 novembre 2024)
3. Mark Manders. Silent Studio (a cura di Bernardo Follini; Torino, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, dal 31 ottobre 2024 al 15 marzo 2025)
2. Anselm Kiefer. Angeli caduti (a cura di Arturo Galansino; Firenze, Palazzo Strozzi, dal 22 marzo al 21 luglio 2024)
1. Pierre Huyghe. Liminal (a cura di Anne Stenne; Venezia, Punta della Dogana, dal 17 marzo al 24 novembre 2024). Miglior mostra d’arte contemporanea in Italia nel 2024 secondo la giuria di qualità di Finestre sull’Arte.
Giampaolo Abbondio, gallerista; Fabrizio Ajello , artista; Giuliana Altea, associata di Storia dell’Arte Contemporanea, Università di Sassari; Francesca Antonacci, gallerista; Giulia Aurigemma, ordinaria di Storia dell’Arte Moderna, Università di Chieti; Susanna Bagnoli , giornalista, ufficio stampa Fondazione Pisa; Francesca Banchelli , artista; Ilaria Baratta, giornalista, caporedattrice Finestre sull’Arte; Giorgio Baratti, antiquario; Laura Barreca, critica e storica dell’arte, direttrice Museo Civico di Castelbuono; Valentina Bernabei, giornalista; Luca Bertolo , artista; Donatella Biagi Maino, associata di Museologia, Università di Bologna; Andrea Bianconi, artista; Nicola Bolla, artista; Paolo Bolpagni, storico dell’arte, direttore Fondazione Ragghianti; Maria Bonmassar, giornalista, ufficio stampa Maria Bonmassar; Stefano Brachetti, direttore Rocca di Gradara; Sergio Campagnolo, giornalista, fondatore e direttore ufficio stampa Studio Esseci; Caterina Caputo, storica dell’arte; Daniela Caracciolo, storica dell’arte, ricercatrice Università del Salento; Massimiliano Caretto, antiquario; Maurizio Cecchetti, giornalista; Fulvio Cervini, ordinario di Storia dell’Arte Medievale, Università di Firenze; Tristana Chinni, giornalista; Michele Chiossi, artista; Paolo Coen, ordinario di Museologia, Università di Teramo; Vittoria Coen, storica dell’arte, docente Accademia di Belle Arti di Macerata; Floriana Conte, storica dell’arte, associata di Storia dell’Arte Moderna, Università di Foggia; Milena Cordioli, storica dell’arte, docente Accademia di Belle Arti Santa Giulia; Giorgio Dellacasa, storico dell’arte; Luisa Derosa, storica dell’arte, ricercatrice Università di Foggia; Pietro Di Loreto, giornalista, direttore Aboutartonline; Pietro Di Natale , storico dell’arte, direttore Fondazione Ferrara Arte; Alberto Fabbiano, giornalista, ufficio stampa Lara Facco; Vincenzo Farinella, storico dell’arte, ordinario di Storia dell’Arte Moderna, Università di Pisa; Fabrizio Federici, storico dell’arte, ricercatore Università di Firenze; Marco Ferri, giornalista; Ada Patrizia Fiorillo, associata di Storia dell’Arte Contemporanea, Università di Ferrara; Andrea Fontanari, artista; Sabino Frassà, curatore, responsabile Premio Cramum; Pietro Gaglianò, curatore, critico d’arte; Cristina Galassi, storica dell’arte, direttrice Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici, Università di Perugia; Giorgia Gastaldon, critica d’arte, ricercatrice Università dell’Insubria; Ilaria Gianni, curatrice, fondatrice di Iuno - centro di ricerca per l’arte contemporanea; Federico Giannini, giornalista, direttore responsabile Finestre sull’Arte; Alessandra Giannotti, associata di Storia dell’Arte Moderna, Università di Siena; Francesca Anita Gigli, giornalista, content creator; Massimo Guastella, associato di Storia dell’Arte Contemporanea, Università del Salento; Axel Hémery , direttore Pinacoteca Nazionale di Siena; Marco Horak , storico dell’arte; Laura Iamurri, ordinaria di Storia dell’Arte Contemporanea, Università Roma Tre; Antonio Iommelli, direttore Musei Civici di Palazzo Farnese, Piacenza; Kamilia Kard, artista; Stefano L’Occaso, direttore Palazzo Ducale, Mantova; Antonio Lampis, direttore settore cultura Provincia Autonoma di Bolzano, già direttore generale musei MiBACT; Gabriele Landi, artista; Damiano Lapiccirella, gallerista; Angelo Loda, funzionario storico dell’arte, Soprintendenza di Brescia; Teresa Macrì, critica d’arte, curatrice, docente Accademia di Belle Arti di Roma; Tiziana Maffei , direttrice Reggia di Caserta, consigliere ICOM Italia; Simona Maggiorelli, giornalista, direttrice Left; Elena Magini, curatrice, coordinatrice dipartimento ricerca Centro Pecci Prato; Patrizia Mania, critica d’arte, associata di Storia dell’Arte Contemporanea, Università della Tuscia; Pietro Cesare Marani, storico dell’arte; Lucilla Meloni, critica d’arte, docente di Storia dell’Arte Contemporanea, Accademia di Belle Arti di Roma; Mauro Minardi, storico dell’arte; Raffaella Morselli, ordinaria di Storia dell’Arte Moderna, Università di Roma La Sapienza; Francesco Occhinegro, antiquario; Marinella Paderni, curatrice, docente Storia dell’Arte Contemporanea, Accademia di Belle Arti di Bologna; Daniele Panucci, curatore, ricercatore Università di Genova; Caterina Paparello, storica dell’arte, ricercatrice Università Ca’ Foscari Venezia; Marta Paraventi , giornalista, storica dell’arte, docente Accademia di Belle Arti di Macerata; Clarice Pecori Giraldi, art advisor, consigliera Gruppo Apollo; Emanuele Pellegrini , ordinario di Storia dell’Arte, Scuola IMT Alti Studi Lucca; Simone Pellegrini , artista; Beatrice Peria, storica dell’arte, docente Accademia di Belle Arti di Roma; Eva Perini, imprenditrice, presidente Sentiment of Beauty odv; Ludovico Pratesi , curatore, critico d’arte; Carlo Pratis, gallerista; Simone Raddi, giornalista, ufficio stampa Studio Esseci; Adriana Rispoli, curatrice; Massimiliano Rossi, ordinario di Museologia, Università del Salento; Giorgia Salerno , conservatrice, Museo MAR Ravenna; Marta Santacatterina, giornalista; Davide Sarchioni , curatore; Giovanni Sassu, storico dell’arte, già direttore Musei di Rimini; Tiziano Scarpa, scrittore; Luca Siracusano, associato di Storia dell’Arte Contemporanea, Università di Teramo; Maria Rosa Sossai, curatrice, ricercatrice; Jacopo Suggi, giornalista, curatore; Angelo Tartuferi, storico dell’arte; Antonello Tolve, critico d’arte, docente Didattica dell’Arte, Accademia Albertina di Torino; Marco Tonelli, critico d’arte, curatore, docente Accademia di Belle Arti Foggia; Paolo Torriti, storico dell’arte, ricercatore Università di Siena; Patrizia Tosini, ordinaria di Storia dell’Arte, Università di Roma Tre; Alessandra Troncone, curatrice Quadriennale di Roma 2025; Francesca Velani, direttrice Lubec; Stefania Ventra, storica dell’arte, associata di Museologia, Università Ca’ Foscari Venezia; Riccardo Venturi, critico d’arte; Giulio Verago, curatore; Cecilia Vicentini, storica dell’arte, ricercatrice Università E-Campus; Eugenio Viola, critico d’arte, curatore Padiglione Italia Biennale di Venezia 2022; Rossella Vodret, storica dell’arte; Massimiliano Zane, progettista culturale, consulente attuazione PNRR Cultura Regione Veneto; Giulia Zanichelli, giornalista; Luca Zuccala, giornalista, direttore Artslife; Catia Zucchetti, gallerista.
La redazione di Finestre sull’Arte ha inizialmente selezionato una rosa di 40 candidate, scelte tra le mostre più interessanti dell’anno tenute in sedi istituzionali (non abbiamo inserito, per questo primo anno, le gallerie commerciali), 20 per l’arte antica e 20 per l’arte contemporanea, a seguito di un confronto tra redazione, collaboratori, colleghi ed esperti. A ogni giurato è stato chiesto di esprimersi votando con un voto da 1 a 10 le mostre visitate. La classifica è stata poi stilata con un sistema improntato al massimo equilibrio, tenendo conto sia del punteggio medio ottenuto, sia dell’interesse suscitato dalla mostra misurandolo in termini di visite ottenute, facendo però in modo che ci fosse armonia tra il voto medio e il numero di visite. Ogni mostra della “top 10” della classifica è stata comunque visitata da almeno il 30% dei giurati. Ogni giurato poteva esprimersi soltanto sulle mostre visitate e su quelle per le quali non ha lavorato o collaborato.