Sono terminate a Perugia e dintorni le riprese di Pillole di Perugino, la web-serie dedicata a Pietro Vannucci detto il Perugino (Città della Pieve, 1445 circa – Fontignano, 1523), a cura della redazione di Finestre sull’Arte con la partecipazione dello storico dell’arte e divulgatore Jacopo Veneziani, volto noto della divulgazione televisiva e via web (è protagonista dei programmi Rai 3 Le parole della settimana e Il borgo dei borghi e autore di due best-seller della saggistica d’arte rivolta al grande pubblico come Divulgo e Simmetrie, entrambi pubblicati da Rizzoli). Pillole di Perugino si articolerà in dieci puntate realizzate da Danae Project e dedicate ad altrettante opere dell’artista umbro, durante le quali Veneziani svelerà al pubblico notizie sulle opere, aneddoti e fatti curiosi, stile, importanza, novità, in un viaggio che attraverserà buona parte dell’Umbria alla scoperta di dieci capolavori collocati lungo tutto l’arco della carriera del Perugino, di cui si celebrano quest’anno i cinquecento anni dalla scomparsa.
Le opere che il pubblico scoprirà assieme a Jacopo Veneziani saranno l’Adorazione dei Magi (Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria), la Pietà del Farneto (Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria), la Madonna della Confraternita della Consolazione (Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria), la Sala delle Udienze del Collegio del Cambio (Perugia, Collegio del Cambio), la Pala di Corciano (Corciano, Santa Maria), San Romano e san Rocco (Deruta, Pinacoteca Civica), il Battesimo di Cristo (Città della Pieve, Duomo), il Polittico di sant’Agostino (Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria), la Pala di Monteripido (Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria), la Trinità e santi (Perugia, Cappella di San Severo). Un percorso trasversale, dunque, che da Perugia si sposta nel territorio per portare il grande pubblico a scoprire i capolavori più interessanti dell’artista, da quelli più famosi ad alcune opere meno note ma che esprimono bene l’anima di uno degli artisti più importanti del Rinascimento, ricordato spesso soltanto come il maestro di Raffaello, ma in realtà pittore più richiesto del suo tempo, artista moderno, a capo di una delle botteghe più attive dell’Italia del tempo, in grado di mettere a punto uno stile che fu imitato e preso a modello da tantissimi artisti. Le dieci puntate della web-serie saranno pubblicate prossimamente sui canali di Finestre sull’Arte, dove potranno essere viste gratuitamente da tutti.
“Visitare una regione seguendo le tracce di un artista che vi ha lavorato cinquecento anni prima permette di sbirciare con lo sguardo di oggi nel mondo di ieri”, afferma Jacopo Veneziani. “È ciò che mi è successo spostandomi da un borgo all’altro in Umbria per raccontare la lunga carriera di Pietro Vannucci, il Perugino, uno dei maggiori pittori del Rinascimento. Ho avuto l’impressione di attraversare le vie degli artigiani della ceramica di Deruta, le terrazze panoramiche di Corciano, i vicoli silenziosi di Città della Pieve e ancora le strade animate del centro di Perugia in compagnia di coloro che, secoli fa, dialogarono con il Perugino per portare la sua arte in quei luoghi. Ho immaginato ogni puntata di questa web-serie come una finestra aperta su quelle storie lontane, ogni dipinto come un varco per accedere alle speranze, ai timori, alle aspirazioni di un tempo che fu. Incontreremo un Perugino poco più ventenne che, dopo i suoi anni di formazione a Firenze, si presenta alla città di Perugia pieno di ambizioni con un dipinto-curriculum vitae, la comunità operosa di Deruta spaventata dalla peste, le preghiere di un gruppo di frati francescani isolati in un piccolo convento immerso in un bosco di querce, l’orgoglio del parroco e del ‘sindaco’ di Corciano, fieri di aver raccolto il denaro necessario per stipulare un contratto con il Vannucci, quando ormai veniva considerato l’artista più importante del momento, la soddisfazione provata dai banchieri dell’Arte del Cambio di Perugia scoprendo il ciclo di affreschi nella loro Sala delle Udienze e ancora il dolore del Perugino quando, ormai anziano maestro, dovette completare l’affresco di un suo allievo scomparso prematuramente, Raffaello Sanzio”.
“La web-serie Pillole di Perugino è il nostro modo per omaggiare uno dei più grandi artisti del Rinascimento nell’anno del cinquecentenario”, dichiara Federico Giannini, direttore responsabile di Finestre sull’Arte. “Abbiamo immaginato un percorso tra le opere del Perugino che fosse in grado di muoversi essenzialmente lungo due direzioni: da una parte, dar conto di tutto l’iter dell’artista, sottolineando la varietà della sua produzione, con anche l’obiettivo di contribuire a dissipare quell’idea di pittore noioso e ripetitivo che, a torto, s’è fissata nell’immaginario comune. E, sempre in quest’ottica, abbiamo cercato di costruire assieme a Jacopo Veneziani un percorso per presentare il Perugino come un artista innovativo, un artista che riuscì a inventare un linguaggio capace di diffondersi in modo capillare dal nord al sud della penisola. Dall’altra, abbiamo voluto mostrare opere diffuse nel territorio, e non soltanto dentro ai musei: la serie si concentrerà infatti anche su opere che sono rimaste nei luoghi per i quali sono state dipinte, per invitare il pubblico a visitare tutto il territorio, a muoversi lungo borghi e valli per scoprire il Perugino ovunque, in tutta la regione, dove ancora si conserva il meglio della sua arte. Senza avere pretesa di esaustività, naturalmente: Pillole di Perugino è un progetto concepito nel pieno spirito delle iniziative di Finestre sull’Arte e vuole essere pertanto un punto di partenza e non d’arrivo”.
Pillole di Perugino è un progetto che fa parte delle iniziative per la divulgazione e diffusione della conoscenza della figura e dell’opera di Perugino selezionate dal Comitato Promotore delle celebrazioni per il quinto centenario della morte del pittore Pietro Vannucci detto “il Perugino”, costituito nel 2022 dal Ministero della Cultura. Il progetto, a cura della redazione di Finestre sull’Arte, con la partecipazione di Jacopo Veneziani, video di Danae Project, è cofinanziato con i fondi messi a disposizione del Comitato dal Ministero.
Di seguito, alcune immagini del backstage.
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