Domani, nel tardo pomeriggio, io e l’amico Fabrizio Federici, storico dell’arte di ben note capacità, titoli e competenze, nonché admin della bellissima pagina Facebook Mo(n)stre, saremo ricevuti a Carrara, nel municipio, dalla Commissione Consiliare per la Cultura: oggetto della discussione saranno le condizioni di Palazzo Del Medico, gioiello tardobarocco e tra le principali testimonianze del Settecento carrarese. Il Palazzo oggi, purtroppo, versa in uno stato di degrado tale per cui si pongono necessari lavori di restauro. Ecco qua il testo, scritto da Fabrizio, che abbiamo depositato in Comune:
"Affacciato sulla centrale Piazza Alberica, il Palazzo Del Medico costituisce uno dei monumenti più interessanti della città di Carrara. L’interesse dell’edificio, risalente alla prima metà del XVIII secolo, risiede, da un lato, nella sua importanza storica: esso rappresenta il simbolo dell’ascesa economica e sociale di una famiglia carrarese e, nel contempo, di un’intera classe, che grazie all’escavazione e al commercio del marmo accresce la sua ricchezza e il suo prestigio (riflesso dall’acquisizione di titoli nobiliari) e si stabilisce al vertice della vita cittadina, che occupa per circa un paio di secoli. Una famiglia, quella dei Del Medico, che non esita a porsi direttamente in competizione con la famiglia ducale, come denuncia proprio la facciata del palazzo, che chiaramente si configura come una ripresa di quella del Palazzo Ducale di Massa, che non si vuole solo emulare, ma superare in sontuosità (allo stucco si sostituisce il marmo).
A questo aspetto si affianca un interesse più propriamente artistico, che si manifesta non solo nella facciata fastosa ed elegante insieme, progettata secondo alcuni da Alessandro Bergamini e caratterizzata da una grande perizia esecutiva in tutti gli ornati, ma anche e soprattutto negli interni: l’androne di ingresso, con i rilievi marmorei murati nelle pareti; i saloni del piano nobile, ricchi di decorazioni in marmo, camini, affreschi e stucchi; la magnifica alcova, vero trionfo dei marmi, bianchi e colorati, impreziosita da due erme raffiguranti l’Aurora e il Sonno; la Galleria degli Specchi, su cui si tornerà. La bellezza e la ricchezza di questi ambienti fanno sì che l’importanza dell’edificio trascenda l’ambito locale e che il palazzo si ponga come una delle più significative testimonianze di quella stagione in cui si fondono gli ultimi guizzi del Barocco e la nascente leggiadria rococò.
Il palazzo vive un’esistenza appartata, poco noto com’è agli stessi carrarini e difficilmente accessibile; buona parte degli ambienti più significativi, infatti, è occupata da attività commerciali. Il problema non sta, tuttavia, nella fruibilità pubblica degli spazi e nella destinazione a sede di attività culturali di almeno parte dell’edificio (che sarebbe comunque, in futuro, auspicabile), quanto piuttosto in un aspetto che sta a monte di questo, ovvero nella conservazione fisica dei gioielli custoditi all’interno di Palazzo Del Medico. Se infatti l’alcova e le sale del primo piano si trovano in condizioni (almeno apparentemente) piuttosto buone, la Galleria degli Specchi che si incontra al primo piano salendo le scale del palazzo è in uno stato di fortissimo degrado. Gli specchi sono in gran parte mancanti (al loro posto si vedono le tavole di legno su cui erano un tempo fissati, o direttamente la muratura) o, se ci sono, sono del tutto anneriti; manca parte della decorazione marmorea della porzione inferiore delle pareti; gli stucchi sono in molti punti frantumati; gli affreschi della volta sono danneggiati e ci sono ampie porzioni in cui l’intonaco è caduto, lasciando intravedere l’incannicciato. Questa situazione miserevole, cui è opportuno porre rimedio al più presto, non può che lasciare di sasso tutti gli amanti dell’arte e del patrimonio culturale, dal momento che gli stucchi, popolati di animali reali e fantastici, appaiono subito di elevatissimo livello progettuale ed esecutivo e dal momento che l’ambiente nel suo insieme costituisce un esempio pregevole e assai raro (non solo a Carrara) di interno rococò. A questo si aggiunga il fatto che tale situazione di degrado costituisce un grave pericolo per l’incolumità di chi si trovi a passare o a sostare nella galleria".
Domani saremo quindi in Comune a Carrara per rendere edotte le istituzioni circa la situazione in cui versa Palazzo Del Medico, e per avanzare le nostre proposte. Chiederemo pertanto:
Noi di Finestre sull’Arte e Mo(n)stre stiamo per fare quindi la nostra parte attiva in difesa del patrimonio storico-artistico del nostro territorio: ci auguriamo pertanto che anche le istituzioni vogliano fare la loro parte attiva, e che collaborino perché il meraviglioso Palazzo Del Medico venga risollevato dal suo degrado e vengano poste in essere le condizioni affinché anche in futuro possa essere conservato e mantenuto nella maniera più consona.
Palazzo Del Medico a Carrara (foto di Fabrizio Federici)
L'autore di questo articolo: Federico Giannini
Nato a Massa nel 1986, si è laureato nel 2010 in Informatica Umanistica all’Università di Pisa. Nel 2009 ha iniziato a lavorare nel settore della comunicazione su web, con particolare riferimento alla comunicazione per i beni culturali. È giornalista iscritto all’Ordine dal 2017, specializzato in arte e storia dell’arte. Nel 2017 ha fondato con Ilaria Baratta la rivista Finestre sull’Arte, iscritta al registro della stampa del Tribunale di Massa dal giugno 2017. Dalla fondazione è direttore responsabile della rivista. Collabora e ha collaborato con diverse riviste, tra cui Art e Dossier e Left, e per la televisione è stato autore del documentario Le mani dell’arte (Rai 5) ed è stato tra i presentatori del programma Dorian – L’arte non invecchia (Rai 5). Ha esperienza come docente per la formazione professionale continua dell’Ordine e ha partecipato come relatore e moderatore su temi di arte e cultura a numerosi convegni (tra gli altri: Lu.Bec. Lucca Beni Culturali, Ro.Me Exhibition, Con-Vivere Festival, TTG Travel Experience).