Via all’edizione del cinquantenario di Arte Fiera. La mostra-mercato di Bologna ha aperto oggi al pubblico dopo l’anteprima riservata a stampa e “vip”, e celebra quest’anno un anniversario importante. 171 gallerie, una Main Section suddivisa tra arte storicizzata e contemporaneo come da tradizione della fiera bolognese, e tre sezioni curate e su invito: Fotografia e immagini in movimento, Pittura XXI e Multipli, dedicate rispettivamente alla fotografia e ai video, alla pittura contemporanea e alle opere in edizione dal libro d’artista al design d’autore. Un public program che rivisita episodi, personaggi, pubblicazioni degli anni passati di Arte Fiera, a partire da quello di fondazione, il 1974. E molti stand interessanti: come per tutte le fiere principali, abbiamo selezionato i 10 da non perdere. L’edizione 2024 di Arte Fiera è sostenuta dal main partner BPER Banca, e dai partner Ducati, Mutina e Stefauto.
Uno stand tutto dedicato alle opere di Piero Dorazio per Lorenzelli Arte: grandi quadri che occupano tutto lo stand, monografico, e che la galleria milanese presenta in concomitanza con la mostra Hypnerotomania un omaggio a Piero Dorazio e alla sua relazione con il colore. Lo stand è tutto dedicato a dipinti rossi eseguiti dal 1959 al 1989, e offre dunque la possibilità di ripercorrere trent’anni di carriera dell’artista visti dalla prospettiva di un colore unico, mentre la mostra in galleria approfondisce altre sfumature del maestro del cromatismo tramite una selezione di opere dagli anni Settanta agli anni Novanta.
Nomi affermati e nomi nuovi allo stand della galleria Studio Sales di Roma che mescola anche pittura e scultura. Da vedere le ironiche opere del marchigiano Davide Monaldi che reinterpretano con la ceramica alcuni soggetti iconografici tradizionali (imperdibile il San Francesco che parla agli animali: tra gli animali ci sono fenicotteri, pterodattili e pure un Gremlin) e i dipinti di Romina Bassu, che si concentra sugli streotipi femminili modellati dalla cultura maschilista. Tra gli artisti affermati presente Flavio Favelli con le sue celebri opere fatte con le carte dei cioccolatini.
Tra i migliori stand della sezione Pittura XXI c’è quello della galleria romana ADA che dedica tutto il suo spazio al giovane pittore bergamasco Diego Gualandris. Classe 1993, con all’attivo già partecipazioni importanti (tra cui una Quadriennale di Roma, quella del 2020), Gualandris si presenta ad Arte Fiera con la mostra La guardona, una sorta di viaggio immaginario tra mondi fantastici popolati da dinosauri e insetti giganti visti da una statuetta che Gualandris ha nella sua camera (statuetta, peraltro, presente allo stand). Prezzi decisamente interessanti per uno dei migliori giovani pittori italiani, da vedere.
La napoletana Acappella partecipa alla sezione Pittura XXI di Arte Fiera con una personale di Claudio Coltorti. Nato a Napoli nel 1989, Coltorti si pone l’obiettivo di “captare delle forze” cercando di superare la dicotomia tra figurativo e astratto “attraverso una sorta di ‘realismo espanso’”, ci informa la galleria, “in cui il vero obiectum della rappresentazione non sono delle figure o degli oggetti, ma delle relazioni. Sagome femminili (doppioni di un originale introvabile) si installano al centro di interni privi di profondità, attratte da uno schermo in cui lo sguardo umano (sembra dirci la pittura) è ciò che non si può guardare”. Una selezione dei suoi delicati dipinti recenti è tutta a disposizione del pubblico nello stand.
La sezione Fotografia in movimento è dominata dallo stand di Glenda Cinquegrana Art Consulting che si presenta con uno stand dedicato a tre artisti: Mazaccio&Drowilal, Helmut Newton e Tim White-Sobieski. Una proposta che mette insieme dunque uno dei più grandi fotografi di sempre, un artista affermato, e un duo di giovani, quello composto dai francesi Robert Drowilal ed Elise Mazac (detta Mazaccio): i loro montaggi sono tra le cose più interessanti che la fotografia ha da proporre in questa edizione di Arte Fiera.
Da segnare lo stand A71 del padiglione 25 per vedere il miglior solo show di Arte Fiera: s’intitola It’s all over now, Baby Blue ed è la personale di Daniele Galliano, uno dei più grandi pittori italiani degli ultimi quarant’anni, che presenta le sue opere nel bellissimo stand di Federico Rui Arte Contemporanea. Citazione da Bob Dylan per raccontare, con alcuni dipinti monumentali e altre visioni invece più raccolte, le contraddizioni della società del XXI secolo. Potente e suggestivo. E con prezzi molto interessanti.
La Galleria Forni dedica un omaggio, al padiglione 26, allo scultore siciliano Girolamo Ciulla, da poco scomparso, nome storico della galleria bolognese. Le sculture in travertino di Ciulla, dedicate alle dee della mitologia greca e agli animali (tra cui l’onnipresente coccodrillo), che parlano di antiche civiltà mediterranee, svettano sugli allestimenti blu che ricordano il mare di Sicilia. Un commosso saluto a un artista da riscoprire.
Lunetta 11 e la Galleria d’Arte Niccoli partecipano insieme ad Arte Fiera per proporre la mostra Uomini antichi, doppia personale di CCH e Simone Settimo. “Due artisti, diversi tra loro per età, formazione, percorso, ambito geografico”, spiega il curatore Fabio Belloni. "Ma soprattutto diversi per poetica e indirizzo di ricerca. Difficile tentarne un apparentamento. Oppure, proprio perché così distanti, in dialogo perfetto. Entrambe sono figure inquiete, per le quali è stato – o continua a essere – indispensabile misurarsi con più linguaggi, magari anche in simultanea. A ben vedere però un dato comune esiste, e va riconosciuto nella pratica della pittura: contaminata con molto altro, certo; ma in fondo quella di sempre. Impossibile rifiutare un mestiere, con gli strumenti e i valori che porta con sé. Impossibile anche sconfessare i modelli da cui si discende. Uomini antichi, in buona sostanza; pur con tutta la vitalità che rende attuale il loro discorso. Le righe che seguono vorrebbero tracciarne un profilo: tenendo al centro il tema della pittura, e guardando in particolare le prove più recenti.
Uno dei migliori stand del padiglione 26, con alcuni degli artisti che hanno fatto la storia dell’arte italiana recente. Giulio Paolini, Vettor Pisani, Omar Galliani, e un mirabile confronto tra Lino Frongia e Stefano Di Stasio. È la proposta di Galleria Vigato che incentra tutto il suo stand su un tema: la riflessione sul passato, che è sempre stata una delle caratteristiche dell’arte moderna italiana, data l’importanza universale assunta dalla tradizione da cui essa è sorta. Molti artisti si sono sentiti in continuità con quella tradizione, molti altri, specie in epoca contemporanea, l’hanno presa ad oggetto di riflessione problematica. Sono loro gli artisti che compongono la proposta della galleria piemontese.
Boccanera, una delle gallerie che a nostro avviso meglio lavorano sulla giovane pittura italiana, presenta un solo show di Linda Carrara, artista ormai sempre più affermata. Bergamasca, classe 1984, vive e lavora tra Milano e Bruxelles: nelle sue opere più recenti, quelle esposte allo stand di Boccanera, la visione pittorica si è spostata verso una rappresentazione “vitalista” della realtà: la materia e l’azione pittorica sono diventate il punto focale dell’opera stessa, svincolandosi così dal puro figurativo per un “evento pittorico figurale”. In questo senso le immagini presentate dall’artista non coincidono con le cose che descrivono, ma sono volte a evocare l’esperienza primaria che le ha generate, l’osservazione a cui rimandano, il loro lato primordiale, quasi in una narrazione metafisica sia dell’evento pittorico che dell’esperienza da cui son nate.