A seguito della collocazione in cassa integrazione della bibliotecaria nonché storica dell’arte Azelia Batazzi e della segretaria Katiuscia Girolami, la biblioteca di Giuliano Briganti di Siena, ospitata nei locali del complesso di Santa Maria della Scala a Siena, ha subito una drastica riduzione degli orari di apertura e a oggi il suo futuro è incerto. Pubblichiamo di seguito l’appello, promosso da Giulio Burresi e firmato da alcuni importanti personalità della storia dell’arte (e al quale ovviamente anche noi di Finestre sull’Arte abbiamo aderito), con il quale si chiede il reintegro delle due bibliotecarie, oltre a certezze sul futuro di questo importante istituto culturale. Ecco il testo dell’appello.
APPELLO PER LA BIBLIOTECA DI GIULIANO BRIGANTI PRESSO IL COMPLESSO MUSEALE DI SANTA MARIA DELLA SCALA, SIENA
Da lunedì 1 ottobre, la biblioteca di Giuliano Briganti, collocata nel complesso museale dello Spedale di Santa Maria della Scala, ha perso sia la bibliotecaria e storica dell’arte Azelia Batazzi sia la segretaria Katiuscia Girolami. Entrambe sono in cassa integrazione e non potranno più lavorare.
Si tratta di due straordinarie figure di operaie della cultura. Punto di riferimento per studenti e studiosi, avevano creato un piccolo cenacolo a Siena, con la loro disponibilità, la loro gentilezza, la loro eleganza. Prodighe di consigli verso i più giovani, attente alle esigenze degli studiosi più scaltriti, hanno cercato di lavorare nell’ombra, nel silenzio, con pochi fondi. Possiamo testimoniare che belle amicizie tra studenti sono nate nei locali, luminosi e panoramici, della biblioteca, a causa della bella atmosfera che avevano saputo far nascere.
L’etica dello studio, l’onestà intellettuale, il rispetto dell’articolo 9 della Costituzione erano costantemente affermati nella biblioteca di Giuliano Briganti, e chi ha avuto la fortuna di conoscere lo storico dell’arte, al centro della cultura storico-artistica del Novecento e degli allievi di Roberto Longhi, è consapevole di quanto sia stato generoso con i giovani. Azelia Batazzi e Katiuscia Girolami hanno tentato di continuare lo spirito e gli intenti del suo pensiero.
Oggi la straordinaria avventura del fondo Briganti, fortemente voluto come acquisto del Monte dei Paschi di Siena dall’ex assessore Marina Romiti ormai alcuni anni fa, volge al termine.
Il patrimonio librario non è più controllato da Azelia Batazzi né da Katiuscia Girolami ma da due fototecarie che, pur cortesi, disponibili e attente, hanno un compito diverso, la conservazione e la tutela del patrimonio fotografico, e immaginiamo che saranno oberate di lavoro.
Non siamo sindacalisti né pretendiamo di esserlo. A noi interessano le opere d’arte, il frusciare dei libri, il dolce suono dell’inchiostro che scorre sul foglio del quaderno dei nostri appunti, i manoscritti da scartabellare, le fotografie da schedare e da riporre nel cassetto.
Conosciamo bene il sacrificio della ricerca ma crediamo nei valori più alti dell’Umanesimo, inteso come studio dei comportamenti dell’essere umano.
La storia dell’arte è figlia dell’uomo, è alla base dell’educazione civica del buon cittadino, è la fonte del rispetto per il paesaggio, per la storia, per i nobili valori dello studio e della Costituzione della Repubblica Italiana.
Non amiamo esibirci, al circo dei mass media preferiamo il silenzio dei musei, delle chiese, degli archivi, delle biblioteche, delle fototeche.
Ciononostante, esigiamo il rispetto da parte delle istituzioni. D’altra parte, non solo il fondo di Giuliano Briganti ha subito un taglio al personale che mina la sua sopravvivenza ma anche una riduzione negli orari d’apertura.
Se fino a poco tempo fa la biblioteca era aperta dalle 9 alle 17 dal lunedì al giovedì, il venerdì dalle 9 alle 14, oggi il fondo è aperto dalle 10 alle 13, il pomeriggio soltanto su appuntamento.
Immaginiamo i disagi per studenti e studiosi che vivono fuori da Siena.
Non abbiamo pretese né accampiamo rivendicazioni. Siamo semplicemente liberi cittadini, non legati a nessun partito, amiamo la storia dell’arte e la cultura.
Auspichiamo che le istituzioni ascoltino la nostra voce, che Azelia Batazzi e Katiuscia Girolami tornino sul posto di lavoro, serene e fattive come un tempo.
Ciò non inficia il valore etico e la competenza delle due fototecarie che continuano a tenere aperto il fondo, tutt’altro. Siamo soltanto fortemente preoccupati che anch’esse subiranno lo stesso destino delle due operaie della cultura che oggi non possono più lavorare.
Semplicemente, amiamo la ricerca.
Firenze, 10 ottobre 2012, sala di lettura della Biblioteca Marucelliana.
Promotore: Giulio Burresi, studente, Siena.
Primi firmatari:
Paola Barocchi, professore emerito, Scuola Normale Superiore, Pisa.
Alberto Cornice, storico dell’arte, Accademia degli Intronati, Siena.
Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte, Scuola Normale Superiore, Pisa.
Tomaso Montanari, storico dell’arte, Università degli Studi “Federico II”, Napoli.
Lisa Miele, storica dell’arte, Napoli.
Per aderire all’appello: scrivere un’e-mail all’indirizzo appello.fondobriganti@gmail.com
Specificare: nome, cognome, attuale posizione professionale, eventuale istituzione di riferimento, città.
Gli autori di questo articolo: Federico Giannini e Ilaria Baratta
Gli articoli firmati Finestre sull'Arte sono scritti a quattro mani da Federico Giannini e Ilaria Baratta. Insieme abbiamo fondato Finestre sull'Arte nel 2009. Clicca qui per scoprire chi siamo