Malgrado il ministro Bray non abbia ancora risposto all’appello contro la misura sui beni culturali non esposti contenuta nel ddl Semplificazioni, appello che abbiamo lanciato su queste pagine il 1° di agosto, e che è ancora possibile firmare cliccando qua, giungono segnali incoraggianti.
In un articolo apparso sul blog di Tomaso Montanari pochi giorni fa (il 18 di agosto), intitolato “Perché ho accettato di provare a cambiare il Ministero per i Beni Culturali”, lo stesso Montanari spiega le ragioni per le quali ha accettato di far parte della commissione per il rilancio dei beni culturali istituita dal ministro, ed elencando le iniziative positive di Massimo Bray, Montanari scrive che il ministro “ha fatto anche ritirare lo stupidissimo e dannoso provvedimento sul noleggio delle opere nei depositi dei musei”.
Non siamo riusciti a trovare una fonte che non sia Montanari riguardo questa affermazione: che sia quindi un’anticipazione dello storico dell’arte fiorentino? O che l’azione del ministro Bray sia passata talmente in sordina che nessuno ne ha dato notizia? Abbiamo un buon margine di sicurezza nel pensare che Montanari abbia letto il nostro appello, e ci piacerebbe pensare che ne abbia discusso col ministro e quest’ultimo sia arrivato alla conclusione di ritirare la misura che il nostro appello intende combattere.
Massimo Bray non ci ha dato una risposta diretta come ha fatto con tanti altri, è vero, ed è anche vero che l’appello ha ricevuto a oggi quasi quattrocento firme di quattrocento persone diverse (storici dell’arte, studiosi, docenti, studenti, appassionati, o semplicemente cittadini che tengono al loro patrimonio): una risposta sarebbe un gesto molto gradito ma, ad ogni modo, se la notizia riportata da Montanari è vera, non possiamo che dirci contenti del nostro ministro Bray e possiamo finalmente dire di avere un buon ministro per i Beni Culturali.
Gli autori di questo articolo: Federico Giannini e Ilaria Baratta
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