di
Federico Giannini, Ilaria Baratta
, scritto il 04/11/2017
Categorie: News Focus / Argomenti: Arte contemporanea
Una delle nuove sezioni di Artissima è il Deposito d'Arte Italiana presente: 128 opere di artisti dal 1994 a oggi. È possibile fissare un canone dell'arte italiana contemporanea?
Il Deposito d’Arte Italiana Presente è una delle nuovissime sezioni di Artissima (qui i dettagli e le informazioni sulla fiera): si tratta di una sorta di “magazzino” che accoglie opere realizzate dal 1994 a oggi da alcuni dei migliori artisti italiani contemporanei. Il progetto, curato da Ilaria Bonacossa e Vittoria Martini (qui è possibile leggere un’intervista di approfondimento a Vittoria Martini, che abbiamo pubblicato nei giorni scorsi), propone in tutto 128 opere e, leggiamo nella presentazione “nasce dalla ricognizione della storia di Artissima ripercorsa come un grande archivio per studiare retrospettivamente, attraverso uno sguardo inedito, il sistema dell’arte italiana e il suo mercato”. Si tratta inoltre di un omaggio al Deposito d’Arte Presente ideato tra il 1967 e il 1968 dal gallerista Gian Enzo Sperone. Con il Deposito curato da Ilaria Bonacossa e Valeria Martini è possibile fissare un canone dell’arte italiana degli ultimi vent’anni? Alla critica e al pubblico la risposta: noi ci limitiamo a fornire qui un panorama (senza dubbio incompleto: giusto per dare un’idea) con dieci opere che abbiamo selezionato.
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Artissima, ingresso del Deposito d’Arte Italiana Presente |
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Giulia Piscitelli, Italsider/Collant (1994; stampa fotografia montata su alluminio, 100 x 70 cm) |
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Luca Vitone, Wide City (1998; modello in legno della Torre Velasca, vernice ad acqua, 40 stampe fotografiche a colori montate, mappe turistiche di Milano, 140 x 60 x 37 cm) |
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Giorgio Andreotta Calò, Torino-Guarene (2008; serie di 20 polaroid, 110,7 x 8,8 cm) |
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Goldschmid & Chiari, Repression Device #50 (2012; Collage, passepartout, 50 x 50 cm) |
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Alessandro Sciaraffa, Ti porto il mare (2012; tre tamburi, pelle naturale, acciaio, motori elettrici, circuiti elettronici, 101 x 217 cm ciascuno) |
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Alis/Filliol, Alieno (2013; plastilina, base in legno truciolare, 145 x 22 x 22 cm) |
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Alek O., Tangram (Jumping Dog) (2013; stoffa acrilica di un ombrellone teso, 243 x 243 cm)
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Lorenzo Scotto di Luzio, Lorenzo Scotto di Luzio interpreta Luigi Tenco (2002; casse, 10 copertine con dischi in vinile, impianto stereo) |
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Renato Leotta, Aventura (Thessaloniki) (2017; argilla cruda, 55 x 53 x 40 cm) |
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Patrizio Di Massimo, The Sword Swallower (2017; olio su tela di lino, 153,5 x 123,5 cm) |
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