È stata presentata questa mattina a Torino la grande mostra su Gaudenzio Ferrari (Valduggia, 1475-1480 circa - Milano, 1546) che si terrà dal 23 marzo al 1° luglio 2018 in tre sedi: al Castello di Novara, all’Arca Arte di Vercelli e alla Pinacoteca e al Sacro Monte di Varallo Sesia (a Varallo fino al 16 settembre). La mostra s’intitolerà Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari e sarà curata da Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa, con la supervisione di Giovanni Romano, studioso che negli ultimi anni ha dedicato gran parte dei suoi interessi proprio all’artista piemontese (è stato Giovanni Romano a individuare il funzionamento della bottega di Gaudenzio con un’apposita ricerca). Gaudenzio Ferrari, uno dei maggiori artisti del Rinascimento nel nord Italia, era ritenuto da Giovanni Paolo Lomazzo uno dei sette “governatori” nel “Tempio della Pittura” (gli altri sei erano Mantegna, Michelangelo, Polidoro da Caravaggio, Leonardo, Raffaello e Tiziano: una chiara dimostrazione dell’importanza dell’artista).
Non si tratta della prima monografica dedicata all’artista: la prima (e finora ultima) grande mostra su Gaudenzio Ferrari si tenne nel 1956 al Museo Borgogna di Vercelli, e coinvolse uno dei più grandi storici dell’arte del Novecento, Giovanni Testori (che a Ferrari dedicò la raccolta di saggi del 1964, pubblicata da Feltrinelli e intitolata Il gran teatro montano, e ripubblicata nel 2015 sempre da Feltrinelli), oltre a diversi studiosi piemontesi e lombardi.
Il progetto è promosso dall’Assessorato alla Cultura e Turismo della Regione Piemonte, dal Comune di Varallo Sesia, dalla Pinacoteca di Varallo e dai Comuni di Novara e Vercelli: sono le terre dove si trova conservata buona parte della produzione dell’artista piemontese. L’esposizione sarà anche un’occasione per valorizzare il Sacro Monte di Varallo, dove sono conservate diverse opere realizzate da Gaudenzio Ferrari appositamente per il luogo. I prestiti giungeranno da importanti musei italiani e stranieri (il Louvre di Parigi, lo Städel Museum di Francoforte, lo Szépmuvészeti Múzeum di Budapest, il Ringling Museum of Art di Sarasota in Florida e altri), oltre che da diverse collezioni private. In mostra ci saranno anche opere di artisti di confronto, inclusi quelli a cui Gaudenzio Ferrari guardò (ci saranno opere di Leonardo da Vinci e del Perugino) e quelli influenzati dalla lezione di Gaudenzio Ferrari. In tutto saranno un centinaio le opere (tra dipinti, sculture e disegni) suddivise tra le tre sedi della mostra. Le opere verranno presentate in ordine cronologico: a Varallo Sesia la mostra esporrà le opere della formazione e della fase giovanile fino all’impresa del Sacro Monte, a Vercelli verranno affrontate le opere mature mentre la sede di Novara sarà dedicata alle fasi estreme della carriera di Gaudenzio Ferrari. Il catalogo sarà edito da Officina Libraria e includerà anche un regesto di tutti i documenti noti su Gaudenzio Ferrari, curato da Roberto Cara. Il progetto presenterà novità scientifiche importanti, coinvolgerà un team di studiosi affermati che saranno affiancati da diversi giovani storici dell’arte, e punterà anche sul coinvolgimento del pubblico attraverso un percorso che si preannuncia decisamente chiaro e interessante e attraverso attività didattiche per adulti, bambini e famiglie.
Ci sarà anche un coinvolgimento sul piano turistico: i comuni coinvolti infatti creeranno appositi pacchetti per una piena fruizione della mostra e del territorio (territorio nel quale peraltro sono conservate diverse opere di Gaudenzio Ferrari, presso chiese ed edifici storici: il visitatore sarà dunque invitato a scoprirlo). Le opere inamovibili sono da considerare, secondo il progetto scientifico dei curatori, parte integrante della mostra. “Questa mostra rappresenta una delle maggiori operazioni culturali promosse dalla Regione Piemonte negli ultimi anni”, ha dichiarato l’assessore alla cultura della regione, Antonella Parigi, “Un’esposizione di valore, capace di riunire l’opera di un grande artista e di creare nuovi contenuti, e che potrà valorizzare un territorio ricco di un importante patrimonio storico e artistico”. “Il percorso di Gaudenzio Ferrari, nonostante gli studi passati e recenti, è ancora ricco di incognite”, sottolineano invece i curatori. “Un’esposizione ampia delle sue opere permetterà di scandire meglio cronologicamente la sua carriera, di risolvere alcuni problemi di autografia e di ottenere nuove informazioni sulle modalità di lavoro di Gaudenzio. Nella mostra non saranno presenti solo sue opere ma anche dei suoi contemporanei: sia degli artisti che per lui sono stati importanti come Leonardo e Perugino, sia di chi sulla sua lezione si è formato”. Presto su Finestre sull’Arte ulteriori dettagli.
Nell’immagine: Gaudenzio Ferrari, Storie della vita di Gesù (1513; Varallo Sesia, Santa Maria delle Grazie; Foto di Mauro Magliani)
Titolo mostra | l Rinascimento di Gaudenzio Ferrari | Città | sedi varie | Sede | sedi varie | Date | Dal 30/11/-0001 al 30/11/-0001 | Artisti | Gaudenzio Ferrari | Curatori | Giovanni Agosti, Jacopo Stoppa | Temi | Cinquecento |
Ecco la grande mostra su Gaudenzio Ferrari che si terrà nel 2018 in Piemonte, in tre sedi |