Il presidente della repubblica francese, Emmanuel Macron, è intervenuto ieri sera, nel suo terzo discorso alla nazione sul coronavirus, anche sul tema degli abbattimenti dei monumenti, dichiarando che la Francia non cancellerà le tracce della sua storia e non demolirà alcuna statua. “Vedo che ci dividiamo per qualsiasi cosa”, ha premesso Macron, “e vedo che a volte perdiamo anche il senso della nostra storia. Il nostro unirci attorno al patriottismo repubblicano è una necessità. Siamo una nazione dove ciascuno, qualunque sia la sua origine o la sua religione, deve trovare il proprio posto. Questo è vero dappertutto e per tutti? No. La nostra lotta deve dunque continuare, intensificarsi, per far sì che ognuno ottenta il titolo di studio e la professione che corrispondano ai suoi meriti e al suo talento, e dobbiamo combattere contro il fatto che il nome, la provenienza, il colore della pelle troppo spesso riducono ancora l’uguaglianza delle possibilità che ognuno deve avere”.
“Saremo inflessibili di fronte al razzismo, all’antisemitismo e alle discriminazioni”, ha poi aggiunto il presidente: “saranno prese nuove decisioni forti. Ma questa nobile battaglia è deviata nel momento in cui si trasforma in comunitarismo, in riscrittura carica di odio, o falsa, del passato. Questo tipo di lotta è inaccettabile anche perché viene recuperato dai separatisti. Questa sera, miei cari compatrioti, ve lo dico molto chiaramente: la Repubblica non cancellerà alcuna traccia né alcun nome della sua storia. La Repubblica non rimuoverà alcuna statua. Dobbiamo piuttosto guardare in maniera lucida a tutta la nostra storia nel suo complesso, a tutte le nostre memorie, e in particolare al nostro rapporto con l’Africa, per costruire un presente e un futuro possibile, tra una riva e l’altra del Mediterraneo, con una volontà di verità e senza rivisitare o negare quello che siamo”.
“Non costruiremo il nostro futuro nel disordine”, ha concluso Macron. “Senza l’ordine repubblicano, non c’è sicurezza, né libertà. Sul nostro suolo, i poliziotti e i gendarmi sono gli unici che assicurano quest’ordine. Sono esposti a rischi quotidiani per noi, ed è per questo che meritano il sostegno dei poteri pubblici e la riconoscenza della nazione”.
Macron sui monumenti: “non cancelleremo la nostra storia e non rimuoveremo alcuna statua” |