Sembra incredibile che il direttore del più antico museo italiano della ceramica lavori a gratis, ma è quello che potrebbe succedere a Deruta, uno dei maggiori centri italiani per la lavorazione della ceramica, dove la settimana scorsa il Comune ha pubblicato un avviso di selezione pubblica per titoli e colloquio per il conferimento di incarico di direttore del Museo Regionale della Ceramica e della Pinacoteca Comunale.
Il Museo venne fondato nel 1898 dal notaio Francesco Briganti e da allora ha continuato ininterrottamente le sue attività, con un’esposizione di più di seimila opere disposte in ordine cronologico su quattro piani. Un museo prezioso e dalla lunga storia anche la Pinacoteca Comunale, che ha sede nel trecentesco Palazzo dei Consoli e che fu fondata agli inizi del Novecento: il museo ospita opere del Perugino, di Niccolò Alunno, di Giovanni Paolo Pannini, di Giovanni Battista Gaulli e altri grandi pittori di tutte le epoche. L’importanza di questi musei è ben sottolineata anche nel bando di concorso: si ribadisce che il Museo Regionale della Ceramica è il più antico museo italiano sulla ceramica, e che al suo “contesto artistico rinascimentale di assoluto rilievo, si associano le finalità di un museo artistico-industriale, che dedica una sezione specifica alle tecniche dei processi di lavorazione della decorazione della maiolica, del lustro, della ceramica ingobbiata e graffita e del restauro tecniche e tipologie decorative, che hanno reso famosa Deruta con le numerose opere conservate in oltre cento musei nel mondo”. Lo stesso dicasi per la Pinacoteca, che ospita una raccolta “ricca e diversificata, con opere provenienti per lo più dalle chiese locali di San Francesco e di Sant’Antonio Abate, Ospedale di San Giacomo di Deruta e chiesa dei Defunti di Ripabianca; di grande interesse artistico sono l’affresco di Pietro Vannucci, detto il Perugino (Padre Eterno, San Romano e San Rocco), le due opere di Niccolò di Liberatore, detto l’Alunno (Madonna dei Consoli e Gonfalone di Sant’Antonio Abate) e il messale francescano in pergamena del XIII secolo”.
Data l’importanza dei due musei, anche per la figura cercata è richiesto un profilo di altissimo livello: una laurea in beni culturali o simili, “esperienza pluriennale nell’organizzazione e gestione di strutture culturali pubbliche o private, preferibilmente di carattere museale, ovvero svolgimento di prestigiosi incarichi di coordinamento scientifico”, e poi “comprovata qualificazione professionale in materia di tutela e valorizzazione dei beni culturali”, e ancora “esperienza nella gestione e organizzazione delle risorse umane, finanziarie e strumentali”, “esperienza nelle attività di fundraising”, “esperienza nell’ideazione e nell’implementazione di progetti di comunicazione”, “capacità di utilizzo delle tecnologie, in particolare nell’ambito museale e delle istituzioni culturali”. Il direttore poi, ovviamente, dovrà anche saper parlar bene in italiano e in inglese.
Chiaramente il direttore farà tutto quello che compete a una figura di questo livello: curerà la gestione scientifica dei due musei, riceverà in consegna e cura le sedi, le raccolte, il materiale, le attrezzature e gli inventari, rappresenterà il servizio museale nei rapporti con gli uffici pubblici, sovrintenderà alla salvaguardia e all’ordinamento delle raccolte, alla costituzione e all’aggiornamento degli inventari, e poi ancora sovrintenderà alla conservazione, al restauro, all’ordinamento, all’esposizione, allo studio delle collezioni e sarà responsabile delle attività didattiche ed educative, coordinerà le campagne di comunicazione e promozione (e ne sarà responsabile), concorrerà alla definizione dei progetti culturali dei musei, elaborerà i documenti programmatici e la relazione annuale sullo stato dei due musei, coordinerà le attività di monitoraggio e valutazione delle attività e dei servizi, assicurerà la realizzazione delle iniziative programmate, sarà responsabile della gestione scientifica, della formazione dei piani di ricerca e di studio, formulerà proposte e darà il parere sulle acquisizioni, sui prestiti, sui depositi e sulle donazioni, regolerà la consultazione dei materiali, l’accesso ai depositi, le riproduzioni delle opere e degli oggetti, valuterà e coordinerà gli interventi necessari per garantire l’adeguatezza degli ambienti, delle strutture e degli impianti delle sedi museali.
Tutte queste responsabilità e queste mansioni delicate e di altissimo livello, per le quali le competenze richieste sono altissime, in cambio di... niente. Si legge infatti nel bando che l’incarico “non costituisce rapporto di lavoro subordinato, non determina costituzione di alcun rapporto dipendente di impiego e subordinazione gerarchica o di inserimento di fatto in apparati organizzativi stabili legati allo svolgimento di funzioni proprie del Comune”, che l’incarico “sarà espletato dal soggetto incaricato in piena autonomia, senza vincoli di subordinazione, secondo le direttive e le indicazioni del Comune di Deruta, alle quali dovrà attenersi con inquadramento nella forma del lavoro autonomo professionale”, che il direttore dovrà “garantire la propria presenza in occasioni di riunioni, incontri o eventi attinenti all’incarico, secondo le necessità rappresentate dal Responsabile dell’Area competente”, che l’incarico avrà la durata di tre anni e soprattutto che “viene conferito a titolo gratuito”. Salvo “rimborso spese opportunamente documentate”. Troppa grazia.
Sarebbe interessante sapere quale professionista potrebbe accettare di lavorare come direttore di un museo in cambio di vitto e alloggio e spese per i trasporti. Vengono in mente solo due profili: un ricco latifondista con la passione della storia dell’arte, oppure una persona che ha una stima di se stessa che sta sotto lo zero. Insomma, sarà dura trovarli: più facile ritirare il bando e prevedere un adeguato compenso, perché dirigere un museo non è un passatempo e necessita di un professionista a cui venga riconosciuto il dovuto. Se il sindaco la pensa diversamente, provi a dire al suo idraulico che la riparazione del rubinetto che perde sarà “conferita a titolo gratuito”, dopodiché lo invitiamo a raccontarci quale sarà stata la risposta del professionista.
Nella foto: il Museo Regionale della Ceramica di Deruta
Assurdo a Deruta: si cerca il direttore del prestigioso Museo della Ceramica, ma l'incarico è gratuito! |