La Cattedrale Vegetale di Lodi, l’imponente architettura vegetale progettata dall’artista lodigiano Giuliano Mauri (Lodi Vecchio, 1938 - Lodi, 2009), uno dei massimi esponenti italiani dell’arte ambientale, è stata definitivamente abbattuta. L’opera, costituita da 108 colonne di legno del diametro di 1,20 metri ciascuna, era un edificio alto 18 metri, lungo 72 e largo 22,48: costata 300mila euro, era stata inaugurata il 24 aprile del 2017, come omaggio che la città aveva voluto rendere al suo grande scultore. Purtroppo, dopo soli due anni dall’inaugurazione, il monumento versava già in un forte stato di degrado, e ad aprile di quest’anno solo ventotto colonne della cattedrale rimanevano in piedi: le altre erano state decimate da maltempo, incuria, affezioni del legno. E da un anno, per ragioni di sicurezza, la Cattedrale Vegetale non era più accessibile.
Sono dunque caduti a vuoto gli appelli indirizzati all’amministrazione leghista, e a niente è servita l’indignazione di Francesca Regorda, nipote di Mauri e curatrice del progetto, che già in primavera aveva chiesto di non associare più il nome di Mauri all’opera, che Regorda aveva definito un “cumulo di macerie” (il Comune aveva provveduto a rimuovere le segnaletiche e i riferimenti all’artista per rispettare la volontà, da parte della famiglia, di tutelare il nome dell’artista).
A oggi, erano rimaste in piedi solo tredici colonne, tutte abbattute dalle ruspe alla vigilia di Natale. La demolizione è stata disposta dalla giunta guidata dal sindaco Sara Casanova (Lega), che comunque già ad aprile non aveva fatto mistero della volontà di “garantire la sicurezza dell’area e riaprire in tempi celeri la ciclopedonale che collega Lodi a Boffalora d’Adda”, come si leggeva in una nota ufficiale (la pista sarà riaperta in gennaio): per farlo, l’intenzione era “rimuovere le poche colonne rimaste, salvaguardando le essenze che erano state messe a dimora al loro interno”. Sempre ad aprile, l’assessore alla cultura Lorenzo Maggi aveva manifestato la volontà di trovare finanziamenti per ricostruire la Cattedrale Vegetale, ma alcuni giorni fa, il 26 dicembre, gli eredi di Giuliano Mauri hanno deciso di “non procedere con il progetto di ricostruzione a Lodi della Cattedrale vegetale”.
È profondamente amareggiato l’ex assessore alla cultura di Lodi, Andrea Ferrari, che commenta su Facebook la vicenda: “La Cattedrale Vegetale di Lodi non esiste più. È stata ferita, troppe volte, senza essere mai curata da nessuno. È stata abbandonata a sé stessa senza che alcuno intervenisse”. E aggiunge: “A nessuno è stato spiegato nulla. A nessuno è stato detto perché nell’estate del 2018 quando le prime colonne davano i primi segni di cedimento nessuno è intervenuto. È stato semplicemente posato un nastro della Polizia Locale intorno alla Cattedrale, così come siamo abituati a vedere sulle scene di un crimine. E poi fino alla fine del 2019 non vi è stato più nulla se non la preparazione delle carte amministrative per incaricare una azienda di abbattere definitivamente l’opera. E come se, mentre un paziente si trova in ospedale, i medici decidono di non intervenire mai fin dai primi sintomi del malessere salvo iniziare a contattare, nel frattempo, l’impresa delle pompe funebri. Per tanti lodigiani e per tante persone che avevano visitato e amato la Cattedrale è una giornata triste. Tanti forse useranno l’abbattimento per specularci politicamente. Personalmente auspico solo che lo stesso spirito bipartisan che aveva permesso di realizzare l’opera e di inaugurala alla presenza di importanti figure istituzionali che oggi governano la Città torni a prevalere e tutti insieme si possa ragionare su come restituire, come forme e modalità nuove, una opera che era servita anche come grande volano turistico per nostra bella Città”.
La Cattedrale Vegetale di Lodi era il terzo edificio del suo genere: la prima Cattedrale Vegetale fu costruita quando l’artista era ancora in vita, nel 2001, nei boschi di Arte Sella, la manifestazione che si svolge ogni anno a Borgo Valsugana, ed è anche l’unica che ancora sopravvive. La seconda, nonché la prima costruita come omaggio postumo, si trovava a Oltre il Colle (Bergamo), edificata nel 2010, ed è stata demolita nel 2018 dopo che un nubifragio l’aveva devastata in maniera irreversibile. La terza era quella che a Lodi era stata edificata come un omaggio della città al suo artista.
Nell’immagine: la Cattedrale Vegetale di Lodi quand’era ancora in salute.
Lodi, abbattuta la Cattedrale Vegetale di Mauri. È durata solo due anni ed era costata 300mila euro |