La Fondazione Querini Stampalia, come confermavamo nel primo pomeriggio, è tra le istituzioni culturali più colpite dalla marea che ha invaso Venezia nella notte tra il 12 e il 13 novembre. Fonti ufficiali della Fondazione confermano danni ingenti all’intero piano terra: in particolare, l’acqua è arrivata nell’Area Scarpa, nell’Auditorium, nei depositi librari, nel bookshop e nella caffetteria. Nessun danneggiamento invece alle collezioni d’arte, che come in pressoché tutti i musei veneziani si trovano ai piani superiori. Ad aver avuto la peggio è il patrimonio librario: 35 metri lineari di miscellanee di fine Ottocento richiedono restauri urgenti in quanto colpite dalla forza dell’acqua, e sono stati sommersi dall’acqua ulteriori 600 metri lineari di pubblicazioni della biblioteca moderna e di periodici, che si trovavano conservati in parte a Palazzo Querini Stampalia, sede della Fondazione (nei pressi di Santa Maria Formosa, e a pochi passi da San Marco), in parte in magazzini esterni ma anch’essi situati nel centro storico di Venezia.
Sono fuori uso alcuni impianti così come gli ascensori, si registrano pesanti danni alla caffetteria-ristorante, ci sono state grosse perdite di pubblicazioni cartacee e oggetti di design che si trovavano nell’area bookshop, inoltre sono stati fortemente danneggiati anche gli arredi del piano terra. L’Area Scarpa è stata colpita al punto da non essere più idonea a ospitare l’importante mostra Luigi Pericle (1916-2001)_Beyond the visible, la cui chiusura era prevista per il 24 novembre: è stato deciso per una chiusura anticipata.
Molti volontari, soprattutto studenti, si sono già messi al lavoro per ripulire le aree colpite, ma i danni sono molto ingenti: è presto per quantificarli economicamente e nel dettaglio, ma le stime parlano di molte decine di migliaia di euro. La direttrice della Fondazione Querini Stampalia, Marigusta Lazzari, commenta così l’accaduto: “negli ultimi trent’anni centinaia di migliaia di euro sono stati impiegati in lavori di restauro che hanno messo in sicurezza la struttura dalle acque alte, sino a quota 160 centimetri. Mirate e quotidiane azioni di riduzione delle spese sembrano vanificate da questo evento drammatico ed è con grande amarezza che dobbiamo registrare che ciò inciderà pesantemente sulla struttura nel prossimo futuro”.
La Fondazione necessita dunque di aiuto: chiunque voglia donare, lo può fare attraverso il conto corrente della Fondazione Querini Stampalia, IBAN IT 76 O 010 0502 0000 0000 0032 500, specificando come causale Acqua alta_12 novembre 2019. Di seguito, alcune foto della Querini Stampalia colpita dall’inondazione e dei volontari al lavoro.
Venezia, è emergenza alla Querini Stampalia. Sommerse tantissime pubblicazioni, alla Fondazione serve aiuto |