Italia Nostra ha presentato un ricorso al Tar del Veneto per chiedere che venga bloccato il prestito dell’Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci al Louvre per la grande mostra sull’artista toscano che partirà tra pochi giorni. Italia Nostra in particolare chiede che venga annullato il provvedimento del direttore delle Gallerie dell’Accademia, Giulio Manieri Elia, che ha concesso l’autorizzazione al prestito all’estero: l’associazione ravvisa infatti la violazione del Codice dei Beni Culturali, e in particolare del comma 2 dell’articolo 66, dove si stabilisce che non possono uscire dal territorio della Repubblica italiana “i beni che costituiscono il fondo principale di una determinata ed organica sezione di un museo, pinacoteca, galleria, archivio o biblioteca o di una collezione artistica o bibliografica”.
Risulta infatti a Italia Nostra che l’Uomo vitruviano appartenga al fondo principale delle Gallerie dell’Accademia, in base all’identificazione fatta con nota del 23 ottobre 2018 (protocollo 2470) dell’ex direttrice del Museo, Paola Marini. Lo stesso articolo impone che non possano lasciare il paese “i beni suscettibili di subire danni nel trasporto o nella permanenza in condizioni ambientali sfavorevoli”, e Italia Nostra evidenzia che tutte le relazioni tecniche hanno sconsigliato il trasferimento del disegno di Leonardo da Vinci.
“Italia Nostra”, dichiarano la presidente nazionale Mariarita Signorini e la presidente di Italia Nostra Venezia Lidia Fersuoch, “attende ora un decreto d’urgenza del Presidente del Tar e della Camera di Consiglio del Tribunale, fissata il 24 ottobre, giorno dell’inaugurazione della mostra”.
Nell’immagine: Leonardo da Vinci, Le proporzioni del corpo umano secondo Vitruvio - “Uomo vitruviano”, dettaglio (1490 circa; punta metallica, penna e inchiostro, tocchi di acquerello su carta bianca, 34,4 x 24,5 cm; Venezia, Gallerie dell’Accademia)
Per Italia Nostra il prestito dell'Uomo Vitruviano al Louvre è contro la legge: presentato un ricorso al Tar |