Alla fine andrà in porto il discusso accordo tra Italia e Francia per lo scambio temporaneo di opere di Leonardo da Vinci e Raffaello in occasione delle rispettive mostre temporanee dedicate al cinquecentenario della scomparsa (il 2019 per Leonardo, il 2020 per Raffaello). A rivelarlo è il quotidiano inglese The Guardian, secondo il quale i ministri della cultura dei due paesi, Dario Franceschini e Franck Riester, si troveranno martedì a Parigi per firmare l’accordo, che prevede il prestito di opere di Leonardo da Vinci da parte dell’Italia per la mostra del Louvre (che comincerà nel mese di ottobre) e l’arrivo in Italia di alcune opere di Raffaello per gli eventi a lui dedicati.
Il Guardian, citando un non meglio identificato portavoce di Franceschini, fa sapere anche che l’accordo riguarda “molte opere”: quali di preciso sarà tuttavia stabilito la prossima settimana. Probabile che però molti capolavori non saranno inclusi: per esempio, per l’Annunciazione, qualche mese fa il direttore degli Uffizi, Eike D. Schmidt, si era opposto al prestito. Tra le papabili, a nostro avviso, potrebbero invece rientrare la Scapiliata, il Ritratto di musico dell’Ambrosiana e alcuni disegni.
Il quotidiano britannico ha provato ad avere qualche informazione dalla professoressa Barbara Agosti, docente di storia e critica d’arte all’Università di Roma Tor Vergata e membro del Comitato per le Celebrazioni dei 500 anni della morte di Leonardo, costituito da Franceschini nel febbraio del 2018 col fine di valutare le iniziative da promuovere quest’anno per ricordare Leonardo (oltre ad Agosti ne fanno parte Pinin Brambilla Barcilon, Roberta Barsanti, Alessandro Cecchi, Vincent Delieuvin, Mario De Simoni, Maria Teresa Fiorio, Antonio Forcellino, Fiorenzo Galli, Paolo Galluzzi, Pietro Marani, Antonia Pasqua Recchia, Sabrina Sammuri, Luke Syson). Agosti però ha fatto sapere che “si tratterà solo di siglare un patto”, perché “l’anno di Leonardo volge al termine e gran parte del lavoro è già stato fatto. Adesso tocca a Raffaello”. Inoltre, ha concluso Agosti, “ora che la situazione si è calmata speriamo che ognuno possa lavorare bene, perché tutte le incertezze ci hanno impedito di lavorare al meglio”.
Franceschini, ricorda il giornale inglese, cominciò i negoziati col governo francese nel 2017, pochi mesi prima del termine del suo mandato, e l’accordo subì un brusco stop con l’arrivo del governo gialloverde (si ricorderà la forte polemica innescata dall’allora sottosegretario Lucia Borgonzoni che accusò la Francia di voler avere per sé la più importante mostra dell’anno su Leonardo, facendo diventare il cinquecentenario leonardiano un caso politico). Adesso, col ritorno di Franceschini al governo, il dialogo con la Francia è ricominciato: peraltro, questa settimana il presidente della repubblica francese Emmanuel Macron ha compiuto una visita a Roma per incontrare il presidente Sergio Mattarella, nell’ambito della quale ha confermato l’amicizia tra i due paesi.
Nell’immagine: Leonardo da Vinci, Annunciazione (1472-1475 circa; olio e tempera su tavola, 98 x 217 cm; Firenze, Uffizi)
Franceschini siglerà accordo con la Francia per lo scambio di opere di Leonardo e Raffaello |