Il presidente del consiglio incaricato, Giuseppe Conte, ha parlato anche di valorizzazione del patrimonio culturale nel suo discorso al Quirinale questa mattina, dopo aver ricevuto l’incarico di formare un nuovo governo dal presidente della repubblica Sergio Matterella.
Conte ha parlato di beni culturali nell’elencare le linee che dovranno ispirare l’azione del governo: “non sarà un governo contro”, ha dichiarato Conte, “sarà un governo per il bene dei cittadini, per modernizzare il paese, per rendere la nostra nazione ancora più competitiva nel contesto internazionale, ma anche più giusta, più solidale e inclusiva. Realizzerò un governo nel segno della novità: è quello che mi chiedono anche le forze politiche che hanno annunciato la disponibilità a farne parte. È questo il momento di una nuova stagione, un’ampia stagione riformatrice, di rilancio, di speranza, che offra al paese risposte e anche certezze. Mi ripropongo di ricreare una squadra di lavoro che si dedichi incessantemente, con tutte le proprie competenze ed energie, a offrire ai nostri figli l’opportunità di vivere in un paese migliore, un paese in cui l’istruzione sia di qualità e sia aperta a tutti, un paese all’avanguardia nella ricerca nelle più sofisticate tecnologie, che primeggi a livello internazionale nella tutela dell’ambiente, nella protezione della biodiversità, nella protezione dei mari, che abbia infrastrutture sicure, reti efficienti, che si alimenti prevalentemente con le energie rinnovabili, che valorizzi i beni comuni e il patrimonio artistico, culturale, che integri stabilmente nella propria agenda politica il benessere ecosostenibile, un paese che rimuova le disuguaglianze di ogni tipo, disuguaglianze sociali, territoriali, di genere, che sia un modello di riferimento a livello internazionale nella protezione delle persone con disabilità, che non lasci che le proprie energie giovanili si disperdano fuori dai confini nazionali, ma anzi che sia un paese fortemente attraente per tutti i giovani che vivono all’estero, che veda un Mezzogiorno finalmente rigoglioso di tutte le sue ricchezze (umane, naturali, culturali), un paese nel quale la pubblica amministrazione non sia permeabile alla corruzione, sia amica dei cittadini e delle imprese, un paese con una giustizia ancora più equa, ancora più efficiente, dove le tasse le paghino tutti (ma proprio tutti), ma le paghino meno”.
Ma c’è anche spazio per la cultura in un altro senso: Conte infatti ha dichiarato di aver spesso evocato la formula di un “nuovo Umanesimo”. “Non ho mai pensato che fosse lo slogan di un governo, ho sempre pensato che fosse l’orizzonte ideale per un intero paese”, ha affermato. Il presidente incaricato ha poi fatto sapere di aver avuto delle perplessità nell’accettare un nuovo incarico, ma di averle superate consapevole che nel primo mandato ha lavorato nell’interesse dei cittadini.
Giuseppe Conte: “vogliamo offrire ai nostri figli un paese che valorizzi il patrimonio culturale” |