Forse la riforma del MiBAC targata Bonisoli (qui le novità e qui la nostra analisi) è tutta da rifare. Il sottosegretario Lucia Borgonzoni infatti è insoddisfatto del percorso che ha portato al testo e chiede una profonda revisione delle novità che il ministro Alberto Bonisoli vorrebbe introdurre, e chiede anche che ci sia più confronto. “La riorganizzazione del MIBAC e la riforma del codice Beni Culturali”, ha dichiarato Borgonzoni in una nota ufficiale, “stanno suscitando un malcontento generale in tutte le categorie coinvolte, segnale che ci impone una necessaria riflessione sulla opportunità di avviare una revisione profonda dei testi, che evidentemente non sembrano essere il frutto di un adeguato confronto con tutte le parti interessate. Ad esprimere il disagio non sono solo gli Enti Museali autonomi, le Regioni, gli Enti Locali, ma anche i sindacati, preoccupati per questa riorganizzazione della struttura”.
Le maggiori criticità della riforma, ha sottolineato il sottosegretario, “sono chiaramente connesse ad una linea di azione che torna a centralizzare prerogative e competenze oggi affidate alle istituzioni sul territorio e che vuole aggregate in maniera verticale prerogative e competenze che oggi sono distribuite nel Ministero in una forma certamente da rivedere, ma al contempo più equilibrata rispetto alla proposta attuale”. Dunque, alla luce di questa “contrarietà generale”, Borgonzoni lancia un appello affinché “entrambi i testi vengano riconsiderati attraverso un ampio confronto che possa permettere alle parti in causa di arrivare ad una soluzione maggiormente condivisa”.
Nella foto: Lucia Borgonzoni
Riforma MiBAC, forse è tutto da rifare: il sottosegretario Borgonzoni chiede profonda revisione della bozza Bonisoli |