Dal 29 marzo al 24 giugno 2019, a Firenze, nella Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio, è allestita la mostra Leonardo da Vinci e Firenze. Fogli scelti dal Codice Atlantico, rassegna che celebra il cinquecentenario della scomparsa di Leonardo da Vinci (Vinci, 1452 - Amboise, 1519). Firenze lo fa ricordando il legame che Leonardo ha sempre avuto con la città, ospitando una rassegna che presenta dodici carte provenienti dal Codice Atlantico, conservato alla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano. Curata da Cristina Acidini, la mostra si propone di ritrovare nei fogli del Codice i tanti richiami al luogo d’origine di Leonardo, mai veramente lasciato e comunque mai dimenticato.
La mostra intende dimostrare che Firenze fu sempre presente nella mente di Leonardo, ovunque egli si trovasse, sia nella rete di protezioni, conoscenze e amicizie che lo ha accompagnato per tutta la vita, sia nella corrispondenza che ha continuato sempre a tenere, sia nel bagaglio che si portato appresso sino alla fine, di esperienze e ricordi. I dodici fogli scelti, che non sono naturalmente gli unici in cui si trovano richiami a Firenze, funzionano come fili d’Arianna al contrario, che indirizzano il visitatore nei profondi meandri del Labirinto, anziché indicarne l’uscita. E come Labirinto si devono considerare i tantissimi aspetti del rapporto sfaccettato e molto spesso contraddittorio tra Leonardo e la città, nel cui dominio nacque e nella quale trascorse gli anni fondamentali della sua formazione.
In mostra non ci sono soltanto fogli: a chiusura dell’esposizione è stato infatti collocato un solo quadro, proveniente dalla Pinacoteca Ambrosiana. Si tratta di un dipinto attribuito a uno dei principali allievi di Leonardo, Gian Giacomo Caprotti detto il Salaì (Oreno, 1480 - 1524), che raffigura il Busto del Redentore. Nell’allestimento, introduce un argomento nuovo, non trattandosi di un’opera riconosciuta come di Leonardo, e non essendo riconducibile al rapporto del maestro con la sua città. Il dipinto tuttavia è connesso, per vie ancora misteriose ma inequivocabili, al Salaì, del quale reca la firma, o il soprannome, SALAI, che fu tra gli assistenti più cari a Leonardo.
La mostra è visitabile negli orari d’apertura di Palazzo Vecchio: dal 29 al 31 marzo dalle 9 alle 19, dal 1° aprile al 24 giugno tutti i giorni dalle 9 alle 23, tranne il giovedì, dalle 9 alle 14. La biglietteria chiude un’ora prima. Si visita con il biglietto di Palazzo Vecchio. Per info consultare il sito di Palazzo Vecchio.
Nella foto: la Sala dei Gigli
Titolo mostra | Leonardo da Vinci e Firenze. Fogli scelti dal Codice Atlantico | Città | Firenze | Sede | Palazzo Vecchio | Date | Dal 29/03/2019 al 24/06/2019 | Artisti | Leonardo da Vinci | Temi | Leonardo da Vinci |
Firenze, a Palazzo Vecchio in mostra fogli scelti dal Codice Atlantico di Leonardo da Vinci |