Il ministro dei beni culturali, Alberto Bonisoli, ha convocato per il prossimo 9 gennaio un comitato istituzionale per fare il punto sulle opere d’arte che sono state trafugate dall’Italia, in diversi contesti e periodi storici e per diversi motivi, e che sono finite all’estero, sia in collezioni pubbliche sia in collezioni private. Al comitato prenderanno parte il Capo di Gabinetto del Ministero, Tiziana Coccoluto, il Segretario Generale Giovanni Panebianco, e i rappresentanti dell’Ufficio Legislativo, dell’Ufficio del Consigliere Diplomatico, del Comando tutela patrimonio culturale dei Carabinieri, della Direzione Generale Archeologia, belle arti e paesaggio, della Direzione Generale Musei, nonché dell’Avvocatura generale dello Stato (e un consulente per i rapporti culturali internazionali, designato dal Ministro).
“Ho deciso la convocazione straordinaria del Comitato, che presiederò personalmente”, ha dichiarato il Ministro, “per esaminare in modo approfondito, puntuale e organico le diverse problematiche che riflettono profili tecnico-giuridici e di diplomazia culturale complessi e molto delicati per l’Italia. Per questo motivo sono già in contatto con i colleghi Bonafede e Moavero. Il Governo è attento e compatto sull’affermazione di principi che sono, prima di ogni altra cosa, di etica e di legalità”. La convocazione del comitato arriva all’indomani della sentenza della Corte di Cassazione che ha reso definitiva la confisca immediatamente esecutiva dell’Atleta di Lisippo disposta dal gip di Pesaro nel mese di giugno (Bonisoli ha fatto sapere che il governo italiano si è già attivato per far tornare la scultura bronzea del IV secolo a.C. nel nostro paese). “Una sentenza”, ha commentato Bonisoli, “che dimostra come sia possibile, nonostante iter lunghi e articolati, riconoscere i giusti diritti per poter ottenere la restituzione di importanti opere del patrimonio culturale nazionale trafugate dal nostro Paese. Questo è ciò che intendiamo fare, con fermezza, anche attraverso il Comitato per il recupero e la restituzione dei beni culturali”.
Il MiBAC ha inoltre fatto sapere che nel corso della riunione verranno anche valutate azioni per riportare in Italia il Vaso di fiori di Jan van Huysum sul quale, a inizio anno, il direttore degli Uffizi, Eike D. Schmidt, ha richiamato l’attenzione lanciando un appello alla Germania per la sua restituzione: l’opera infatti è legittima proprietà dell’Italia perché fu rubata nel 1944 dai nazisti, che la portarono via da Palazzo Pitti, e oggi si trova in una collezione privata tedesca. Eike D. Schmidt parteciperà alla riunione del comitato del 9 gennaio.
Nella foto: l’Atleta di Lisippo
Il 9 gennaio il MiBAC riunisce un comitato per fare il punto sulle opere rubate dall'Italia e finite all'estero |