Il bonus cultura per i diciottenni (i 500 euro da spendere in libri, teatri, musei e, in generale, prodotti culturali) sarà profondamente rivisto e verrà rimodulato sulla base del reddito. Il ministro dei beni culturali, Alberto Bonisoli, del resto, non aveva mai fatto mistero di non gradire la misura introdotta dal governo Renzi. Così, grazie a un emendamento alla manovra 2019 approvato in Commissione Bilancio, 18app (questo il nome del bonus) sarà legata all’Isee, che determinerà i beneficiari. La misura si applicherà a partire dal 2019, per i nati nel 2001: per i nati nell’anno 2000 rimarrà invece invariata la misura attuale. Il canale di distribuzione sarà sempre il sito 18app.
Sull’argomento è intervenuto anche il sottosegretario ai beni culturali, Gianluca Vacca (M5S), con un video sulla sua pagina Facebook, nel quale non ha risparmiato alcuni attacchi al Pd. “Per il governo del cambiamento”, ha ribadito Vacca, “la cultura è un settore strategico sul quale investire per la crescita del sistema paese e di tutti i cittadini. Il Pd ci attacca perché sostiene che nella manovra del popolo ci sarebbero dei tagli alla cultura: è incredibile come mentano sapendo di mentire. Niente di più falso ovviamente, poiché non solo non ci sono tagli, ma investiamo in settori importanti della cultura. Confermiamo i soldi per i giovani diciottenni, per acquistare libri, andare a teatro, per entrare nei nostri splendidi musei. Soltanto, li ricalibriamo in base al reddito, quindi non saranno soldi per tutti anche perché immaginiamo che un figlio di una famiglia benestante non abbia bisogno di un aiuto dello Stato per andare al museo o andare a teatro. Quindi soldi per i giovani, per le fasce economiche più deboli e più disagiate, medio-basse. E però investiamo anche in tanti altri settori strategici della nostra cultura: mettiamo risorse per la digitalizzazione del nostro patrimonio culturale, mettiamo risorse per eventi culturali nei territori colpiti dal sisma, mettiamo risorse nel cinema, risorse nel Fus e a sostegno dello spettacolo, aumentiamo i soldi per lo spettacolo. Insomma, tanti provvedimenti per sostenere la cultura e aumentare i fondi della cultura. E per l’ennesima volta il Pd ha person un’occasione per evitare di mentire ai cittadini”.
Vacca: “ai figli dei benestanti non servono bonus per andare al museo. 18app ricalibrata sulla base del reddito” |