Un grave incidente in Spagna, occorso al Monastero dell’Escorial, ha coinvolto un celebre dipinto di Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore, 1488/1490 - Venezia, 1576), il Cristo Crocifisso. Secondo quando riportato dai media spagnoli, i servizi di sicurezza del monastero, alle 10 del mattino di mercoledì scorso, hanno rinvenuto il dipinto tizianesco, solitamente appeso a cinque metri d’altezza, rovinato al suolo. La caduta ha provocato al dipinto uno squarcio di dimensioni importanti, a forma di sette, che ha interessato la porzione inferiore del dipinto, stando a quanto riporta una nota del Patrimonio Nacional, l’ente statale dipentende dal Ministero della Cultura che gestisce i siti culturali di proprietà dello Stato spagnolo (tra i quali il Monastero dell’Escorial).
Al momento non sono ancora note le cause che hanno provocato la caduta dell’imponente dipinto (è alto 2,14 metri e largo 1,09, e con la cornice arriva a 2,42 metri di altezza per 1,37 di larghezza), ma stando a quanto ha dichiarato al quotidiano El País il presidente del Patrimonio Nacional, Alfredo Pérez de Armiñán, è probabile che la colpa sia del degrado della parete in gesso a cui il dipinto era appeso: il gesso è infatti un materiale che con il tempo perde forza, e i tecnici del Patrimonio ipotizzano che quello della parete del Cristo Crocifisso si sia sgretolato senza che nessuno si fosse accorto dello stato di conservazione in cui versava. Tuttavia il presidente ha voluto ribadire che tutte le opere del Patrimonio Nacional “sono ben conservate e sorvegliate”, e ha definito l’evento “una disgrazia nei confronti della quale nutro un profondo dispiacere”. Il dipinto è già stato prontamente ricoverato nei laboratori del Patrimonio Nacional dove subirà l’intervento di restauro. Fortunatamente, sembra che l’opera non abbia subito perdite della pellicola pittorica.
Il Cristo Crocifisso di Tiziano figura tra i dipinti inviati dal re Filippo II all’Escorial nel 1574, ma non si sa con certezza quando Tiziano abbia realizzato l’opera (le ipotesi più accreditate la vogliono terminata attorno al 1555, per ragioni stilistiche). Forse Tiziano la realizzò direttamente per Filippo II: sappiamo infatti che il pittore cadorino spedì nel 1556, verso le Fiandre allora dipendenti dalla corona spagnola, un gruppo di dipinti destinati allo stesso monarca. Tuttavia lo storico dell’arte Charles Hope ha proposto di individuare nel Cristo Crocifisso dell’Escorial una “opera devotissima” citata in una lettera di Tiziano del 1554, e ha suggerito che il committente potesse essere il cardinale Alessandro Farnese, che avrebbe ordinato l’opera all’artista verso la metà degli anni Quaranta (Tiziano infatti, nella stessa lettera, asseriva di averla avuta tra le mani per circa dieci anni).
Tiziano, Cristo Crocifisso (1555 circa; olio su tela, 214 x 109 cm; San Lorenzo de El Escorial, Monastero dell’Escorial) |
Grave incidente in Spagna, all'Escorial il Cristo Crocifisso di Tiziano cade e si squarcia |