Lo storico francese Claude Schopp ha oggi annunciato di aver trovato la chiave per risolvere uno dei più curiosi misteri della storia dell’arte: l’identità della modella che posò per l’Origine du Monde di Gustave Courbet (Ornans, 1819 - La Tour-de-Peilz, 1877), il celeberrimo dipinto del 1866, conservato al Musée d’Orsay di Parigi, che raffigura, con estrema precisione, i genitali di una donna esposti senza filtro alcuno all’occhio dell’osservatore, e che negli ultimi tempi è balzato all’onore delle cronache per un caso di censura su Facebook arrivato in tribunale.
Schopp, storico della letteratura e specialista di Dumas (nel 2017 un suo libro su Dumas figlio gli è valso la vittoria del Premio Goncourt per la biografia), pensa che a posare per Courbet sia stata Constance Quéniaux, ballerina dell’Opéra di Parigi, e afferma che la sua ipotesi è suffragata su base documentaria. In particolare, Schopp ha lavorato sulla corrispondenza tra Alexandre Dumas figlio e la scrittrice George Sand, e in particolare sostiene che la “soluzione” del mistero sia contenuta in una lettera che Dumas figlio inviò a Sand nel giugno del 1871, nella quale si parlava proprio di Courbet. Nella trascrizione del manoscritto conservato nella Bibliothèque nationale de France (BnF) si poteva leggere la frase “on ne peint pas de son pinceau le plus délicat et le plus sonore l’interview de Mlle Queniault [sic] de l’Opéra” (“uno non dipinge col suo pennello la più delicata e sonora intervista della signorina Quéniaux dell’Opéra”).
Schopp, resosi conto che la parola “intervista” nel contesto non aveva alcun senso, ha voluto controllare in maniera approfondita il manoscritto, e si è accorto che Dumas, in realtà, non aveva scritto “interview”, bensì “intérieur”: secondo lo storico, la frase così riletta diverrebbe una chiara allusione ai genitali della ballerina francese, ed è dunque possibile ipotizzare che sia stata lei a posare per il grande pittore francese. “È stata come un’illuminazone”, ha dichiarato Schopp all’agenzia France-Presse. “Spesso faccio scoperte lavorando duramente, ma qui ho trovato senza cercare”. Lo studioso ha poi discusso della sua scoperta con Sylvie Aubenas, direttrice del dipartimento delle stampe e delle fotografie della BnF. Che accoglie di buon grado le ipotesi di Schopp: “Questa testimonianza scoperta da Claude mi fa dire”, ha dichiarato Aubenas, “che abbiamo al 99% la certezza che la modella di Courbet sia stata Constance Quéniaux”.
Ma c’è anche altro: l’ipotesi, spiega ancora Schopp, è rafforzata anche dal nome del primo proprietario del dipinto (nonché suo probabile committente), il diplomatico turco-egiziano Khalil Bey (Il Cairo, 1831 - Istanbul, 1879), uno tra i personaggi più vulcanici della Parigi degli anni Sessanta dell’Ottocento. All’epoca, Constance Quéniaux aveva trentaquattro anni, non danzava più da sei, ed era diventata una delle amanti del diplomatico ottomano, di un anno più anziano. In effetti, in passato già altri studiosi avevano ipotizzato che i genitali dipinti da Courbet appartenessero a una delle amanti di Khalil-Bey, che aveva fama di tombeur de femmes: nel 2011, lo storico Gérard Desanges aveva fatto il nome di Jeanne de Tourbey, animatrice di un circolo letterario. Alla domanda sul perché il nome di Constance non sia circolato prima, Aubenas risponde sostenendo che, negli ambienti del tempo, l’identità della modella di Courbet era una sorta di segreto di Pulcinella, e il fatto che Dumas abbia voluto scrivere a chiare lettere il suo nome su carta probabilmente si doveva al fatto che tra lui e Courbet non scorresse buon sangue. E poi questo “segreto conosciuto da tutti”, come lo ha definito Aubenas, si sarebbe perso dopo che Quéniaux divenne col tempo una signora rispettabile dell’alta società francese, particolarmente attiva nel campo della filantropia.
Nell’immagine: Gustave Courbet, L’origine du monde (1866; olio su tela, 46 x 55 cm; Parigi, Musée d’Orsay)
“Ecco chi era la modella dell'Origine du monde di Courbet”: storico francese annuncia di aver risolto il mistero |