Tragedia all’Archivio di Stato di Arezzo, dove due dipendenti sono deceduti per intossicazione, mentre un terzo è sopravvissuto. Stando a quanto riportano gli organi d’informazione locale, i due dipendenti, Piero Bruni di 59 anni e Filippo Bagni di 55, stavano facendo delle verifiche in un locale seminterrato dopo l’entrata in funzione del sistema anticendio: a seguito di una fuoriuscita di argon, il locale è stato invaso dal gas che lo ha privato di ossigeno, causando la morte per soffocamento delle due persone. Niente hanno potuto fare i soccorsi, chiamati dai colleghi che hanno trovato i due lavoratori riversi sul pavimento. I due dipendenti dell’Archivio di Stato, ha dichiarato alla stampa Roberto Tommasini, dirigente dei vigili del fuoco di Arezzo, si sono trovati “in un ambiente saturo di argon rimanendo intossicati: il gas non provoca scoppi ma brucia l’ossigeno”. Il palazzo, che si trova nel pieno centro storico della città toscana, vicino a piazza Grande, è stato evacuato, e adesso occorrerà accertare le cause del drammatico incidente.
Intanto, il ministro dei beni culturali, Alberto Bonisoli, ha disposto un’indagine interna. “ho appreso della tragica morte di due persone, Filippo Bagni e Piero Bruni, che lavoravano all’archivio di stato di Arezzo”, ha dichiarato il ministro. “Sono costernato e profondamente addolorato. Voglio porgere le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e un augurio di pronta guarigione alla terza persona coinvolta nell’incidente. Ho immediatamente disposto un’ispezione interna al ministero che possa eventualmente anche essere di ausilio alla procura che ha già doverosamente aperto un’indagine. Ho già disposto l’invio di funzionari ad Arezzo e, insieme con i vertici del ministero, stiamo seguendo in tempo reale la vicenda”.
Nell’immagine, la sede dell’Archivio di Stato di Arezzo
Arezzo, due dipendenti dell'Archivio di Stato muoiono intossicati sul lavoro. Il ministro dispone un'ispezione interna |