Si chiuderà il prossimo 2 luglio la mostra Da Monet a Bacon. Capolavori della Johannesburg Art Gallery, in corso alla Villa Reale di Monza. La mostra, curata da Simona Bartolena, espone diversi capolavori provenienti dalla raccolta sudafricana, aperta al pubblico nel 1910: si tratta di una delle più importanti collezioni d’arte africane, i cui due nuclei principali furono radunati dal collezionista d’arte Hugh Lane e dalla filantropa Florence Phillips, moglie di Lionel Phillips, magnate delle miniere anglo-sudafricano. Il ritratto della donna, eseguito da Antonio Mancini, uno dei protagonisti più sottovalutati dell’Ottocento italiano, fa parte della collezione ed è esposto a Monza.
La mostra si propone non solo di far scoprire i capolavori della Johannesburg Art Gallery, ma anche di raccontare la sua storia: il visitatore scoprirà così la generosità di Florence Phillips, che desiderava che la città di Johannesburg avesse un proprio museo d’arte e convinse il marito e altri magnati a investire per dotare la raccolta di una sede adeguata: l’edificio, che ancora ospita la collezione, fu progettato dall’architetto Edwin Lutyens e aperto nel 1915.
Sono sessanta le opere esposte (dipinti, acquerelli e opere grafiche) che trovano spazio negli Appartamenti Principe di Napoli e Duchessa di Genova, offrendo un adeguato panorama degli interessi dei collezionisti che crearono la raccolta. Suddivisa in sette sezioni, l’esposizione procede secondo un iter cronologico: si parte dall’Ottocento inglese (con due opere di William Turner, un capolavoro di Lawrence Alma-Tadema come La morte del primogenito e i dipinti dei Preraffaelliti: spicca la Regina cordium, ovvero la “regina di cuori”, di Dante Gabriel Rossetti, che raffigura una sua amante, Elizabeth Siddal) per passare attraverso la pittura paesaggista francese del XIX secolo (con Corot, Courbet e Millet) e arrivare all’impressionismo, con opere di Edgar Degas (Le ballerine), Claude Monet (La primavera) e Alfred Sisley (Sulla riva del fiume a Veneux) e un nutrito numero di lavori di Eugéne Boudin, che fu il primo maestro di Monet.
La mostra continua con la sezione dedicata ai post-impressionisti (Le bagnanti di Paul Cézanne, la Rochelle di Paul Signac e il Ritratto di un uomo anziano di Vincent Van Gogh le tre opere principali) per poi giungere alla sezione degli inizi del Novecento (con opere di Matisse, Picasso, Modigliani, Gleizes e altri) e a quella del secondo Novecento (si esplorano la pop art, con opere di Roy Lichtenstein e Andy Warhol, e le ricerche di Francis Bacon ed Henry Moore). La settima e ultima sezione è invece dedicata all’arte sudafricana del Novecento, con opere di Maggie Laubser, Maude SumnerSelby Mvusi e George Pemba, che documentano le evoluzioni (e talvolta anche le involuzioni) sociali del Sudafrica nel XX secolo, con particolare riguardo alla vita durante gli anni bui dell’Apartheid.
La mostra è aperta tutti i giorni tranne il lunedì dalle 10 alle 19, il venerdì dalle 10 alle 22. Il costo del biglietto è di 12 euro. Ridotto 10 euro per gruppi, convenzionati e ragazzi dai 18 ai 25 anni. Ridotto speciale 5 euro per scolaresche e ragazzi sotto i 18 anni. Gratuito per bambini sotto i 6 anni, diversamente abili con accompagnatore, soci ICOM, giornalisti con tesserino, guide turistiche, due insegnanti per ogni scolaresca, un accompagnatore per ogni gruppo di adulti. Catalogo edito da Skira, informazioni su www.villarealedimonza.it.
Immagine: Claude Monet, La primavera (1875; olio su tela, 58 x 78,5 cm; Johannesburg, Johannesburg Art Gallery)
Titolo mostra | Da Monet a Bacon. Capolavori della Johannesburg Art Gallery | Città | Monza | Sede | Villa Reale di Monza | Date | Dal 30/11/-0001 al 30/11/-0001 | Artisti | Claude Monet, Francis Bacon | Temi | Claude Monet, Francis Bacon |
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