Un piano straordinario da 6.000 assunzioni per far fronte alle carenze di organico nel Ministero dei Beni Culturali: è quello che, secondo il ministro Alberto Bonisoli, servirebbe per il dicastero da lui guidato. Lo ha detto ieri al question time alla Camera dei Deputati.
“La questione”, ha dichiarato il ministro, “risulta per me di primaria importanza”. Ecco il testo del suo intervento completo sulle assunzioni: “è mia intenzione procedere in tal senso sulla base della ricognizione dello stato dell’arte della situazione del personale del mio ministero che è già stata avviata. Come è noto, ai sensi della legge 208 del 2015 e dei connessi dcpm, il ministero dei Beni Culturali è stato autorizzato ad assumere un numero di vincitori e di idonei del concorso già svolto per l’assunzione di 500 funzionari tecnici, fino al raggiungimento di 1000 unità. La competente direzione generale e organizzazione mi ha informato che a tutt’oggi si è proceduto all’assunzione di circa 600 unità che sono quindi già operative presso le strutture centrali e periferiche del ministero e sono in corso le procedure per lo scorrimento delle graduatorie per ulteriori 300 unità. Considerato che le nostre graduatorie generali di merito contemplano un numero complessivo di candidati collocati che ammonta a 1.163 unità, una che avremo assunto i 1000 posti che abbiamo già autorizzato, rimarranno 163 persone che sono state giudicate idonee e stiamo valutando la fattibilità di un intervento normativo finalizzato all’assunzione di queste persone. Siamo stati inoltre autorizzati già da adesso a bandire una selezione per l’assunzione di 16 funzionari amministrativi mediante lo scorrimento della graduatoria relativa al concorso 120 Ripam Coesione a valere sul budget assunzionale del 2017, nonché di 500 unità di personale area 2, 5 dirigenti architetti e 4 dirigenti archeologici. Il tema però è un pochino più ampio: questo è quello che già sta succedendo. A livello generale da un primo esame dei dati forniti mi risulta tuttavia che c’è una carenza attuale, rispetto alla dotazione organica prevista dal dcpm 171/2014 che al netto, cioè già scorporata la direzione generale turismo, è di circa 3.000 unità, il che vuol dire che ci sono 3.000 persone in meno nel ministero rispetto a quanto dovrebbero esserci. Inoltre il dato stimato delle cessazioni per ciascun anno per quiescenza (cioè vanno in pensione) nel triennio 2018-2020 è pari a circa 1.000 unità di personale all’anno. Alla luce di questi dati, si ritiene necessario prevedere un piano straordinario di assunzioni pari a circa 6.000 unità, in particolare nel profilo amministrativo. Mi riservo di tenervi aggiornati sulla questione che come già sapete mi sta particolarmente a cuore”.
Immagine: Alberto Bonisoli
Lavoro, il ministro Bonisoli ritiene necessario assumere 6.000 unità nel MiBAC. Ecco cosa ha detto |