Come avevamo anticipato in un articolo che abbiamo pubblicato venerdì, non esistono prove serie per ipotizzare che la maiolica con una testa d’angelo possa anche solo esser lontanamente associata alla mano di Leonardo da Vinci. Un insegnante, il professor Ernesto Solari, ha infatti attribuito al genio del Rinascimento una maiolica che, come scrivevamo venerdì, sembra essere più un’opera neorinascimentale di fine Ottocento o inizio Novecento che un dipinto del Quattrocento, e anche se lo fosse, sarebbe comunque lontanissima dalla sensibilità leonardesca.
In merito alla presunta scoperta (Solari sostiene che si tratterebbe della prima opera di Leonardo: la si vorrebbe infatti far risalire al 1471), occorre registrare le prime prese di posizione da parte della comunità scientifica. In particolare, il Guardian ha raggiunto lo storico dell’arte Martin Kemp, esperto di Leonardo da Vinci, che sull’artista toscano ha pubblicato numerosi contributi scientifici. “Le possibilità che l’opera sia di Leonardo”, sostiene Kemp, sono “meno di zero”. E aggiunge: "per Leonardo non finisce mai la silly season“ (termine con cui, nel giornalismo inglese, si indica la stagione estiva, durante la quale, sui tabloid britannici, aumenta l’attenzione verso le notizie frivole e irrilevanti). Il particolare convincente per il professor Kemp, che ha anche insegnato all’Università di Oxford, sono i capelli, bollati come ”simili a vermicelli".
L'esperto di Leonardo: le probabilità che la testa d'angelo sia sua sono meno di zero |