Dopo la prima “incursione” alla prefettura di Milano, durante la quale ha esposto un dipinto che raffigurava il ministro dell’interno Matteo Salvini nei panni di un improbabile Robocop, Cristina Donati Meyer (Milano, 1985) nelle scorse ore ha compiuto un altro blitz artistico per protestare contro la politica leghista: questa volta l’artista si è recata presso la sede della Lega Nord in via Bellerio a Milano per esporre un’opera intitolata Censimenti e realizzata in segno di protesta contro l’idea di censire i rom manifestata nei giorni scorsi da Salvini.
Il dipinto raffigura due bambini ebrei in un campo di sterminio nazista, accompagnati da una celebre citazione di Bertolt Brecht, e colti mentre mostrano i numeri di riconoscimento tatuati sulle braccia: un parallelo con la schedatura su base etnica voluta da Salvini. “Questo parallelo, seppur in forma di provocazione artistica”, ha affermato Donati Meyer, “è per me ancor più doloroso, avendo origini ebraiche”. Cristina Donati Meyer, che unisce arte a impegno politico, non è nuova a questo tipo di performance, in passato messe in atto anche per sensibilizzare l’opinione pubblica, per esempio, sul tema del femminicidio. L’affissione di Censimenti di fronte alla sede della Lega Nord è stata poi interrotta dai militari che presidiano la strada: l’artista è stata identificata da Digos e Carabinieri e quindi allontanata. L’opera, ha dichiarato, sarà poi donata alla città di Milano, come è stato per il “Salvini-Robocop”, che adesso è affisso sulla rampa di uno dei ponti del Naviglio Grande, in un punto di grande passaggio.
Cristina Donati Meyer, art director di Spazio M’Arte a Milano, vive e lavora nel capoluogo lombardo (il suo atelier si trova nella zona dei navigli). Ha preso parte alla Biennale di Venezia nel 2012, nel Padiglione Italia curato da Vittorio Sgarbi, e ha esposto le sue opere in diverse mostre personali e collettive in tutta Italia.
Un'opera contro il censimento dei rom alla sede della Lega Nord: nuovo blitz artistico di Cristina Donati Meyer |