La Galleria Nazionale di Palazzo Spinola acquisisce una splendida pala di Anton Maria Vassallo


La Galleria Nazionale di Palazzo Spinola ha acquisito una bella pala di Anton Maria Massallo: raffigura la visione e il martirio del beato Marcello Mastrilli.

Nuova importante acquisizione per la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola di Genova: il museo ligure si arricchisce infatti di una pala di Anton Maria Vassallo (Genova, 1617/1618 - Milano, 1660), la Visione e martirio del beato Marcello Mastrilli, donata al museo dalla proprietaria Maria Angela Profumo, che ha così voluto ricordare il padre, l’ingegnere Giovanni Battista Profumo. Si tratta di un dipinto importante anche perché citato dalle fonti antiche: è menzionato nelle Vite di Raffaele Soprani e Carlo Ratti, ma è citato anche da Federigo Alizeri che fu il primo a individuare correttamente il soggetto rappresentato, dopo aver decifrato l’iscrizione che si trova dipinta nella parte inferiore della tela. Alizeri, nel 1846, aveva segnalato l’opera nella Casa Professa dei Padri gesuiti annessa alla chiesa del Gesù di Genova: il soggetto racconta la visione del beato Marcello Mastrilli, al quale apparve san Francesco Saverio in abiti da pellegrino, e il successivo martirio tramite decapitazione del beato.

Nell’inventare questa nuova iconografia celebrativa, Vassallo, come rileva lo studioso Gianluca Zanelli, utilizzò probabilmente come fonte agiografica l’Istoria della celeste vocatione, missioni apostoliche, e gloriosa morte del P. Marcello Francesco Mastrilli Indiano felicissimo della Compagnia di Gesù redatta da padre Ignazio Stafford e tradotta in Italia a Viterbo ne 1642. La datazione dell’opera dovrebbe dunque collocarsi attorno ai primi anni del quinto decennio del Seicento, come rilevava già nel 1999 la storica dell’arte Anna Orlando, che ipotizzava una data “non lontana quindi anche dal 17 ottobre del 1637 quando il beato Mastrilli morì all’età di 37 anni”. La pala di Vassallo, connotata da una grande sensibilità per il dato naturalistico e da una elevata cura del dettaglio, si situa dunque nella fase matura della sua esperienza figurativa, profondamente influenzata dalla cultura fiamminga che si era diffusa a Genova agli inizi del XVII secolo (Vassallo stesso si formò presso la bottega del pittore fiammingo Vincent Malo, a lungo attivo a Genova).

La nuova acquisizione della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, importante anche per il fatto che consente di ampliare il corpus di opere di Vassallo già presente nel museo (dove già si trovano la Santa Rosalia in gloria e il Riposo durante la fuga in Egitto, sarà presentata venerdì 22 giugno 2018 alle ore 17: la tela, restaurata per l’occasione presso il laboratorio di Palazzo Reale da Giovanni Sassu con la collaborazione di Maddalena Candido, Ludovica Garrone ed Emanuela Mignone, sarà introdotta da Antonio Tarrasco, direttore del Servizio I - Collezioni museali della Direzione Generale Musei del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, e da Serena Bertolucci, direttore di Palazzo Reale e del Polo Museale della Liguria. Il catalogo che accompagna l’acquisizione dando conto delle sue vicende critiche, cronologiche e iconografiche, è curato da Gianluca Zanelli ed edito da Sagep Editori.

La Galleria Nazionale di Palazzo Spinola acquisisce una splendida pala di Anton Maria Vassallo
La Galleria Nazionale di Palazzo Spinola acquisisce una splendida pala di Anton Maria Vassallo


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