Non si placa la polemica tra Fratelli d’Italia e il direttore del Museo Egizio, Christian Greco. In una nota diramata quest’oggi da Federico Mollicone, responsabile nazionale del partito guidato da Giorgia Meloni, protagonista di un acceso scontro giovedì scorso con il direttore, viene lanciato un avvertimento a Christian Greco, che ha quasi il sapore della minaccia. “Quegli anni del pensiero unico e dell’odio conforme, grazie a Dio, sono finiti”, si legge nel comunicato. “Criticare la politica di gestione di una istituzione culturale pubblica, come ha fatto Giorgia Meloni in modo civile davanti al Museo Egizio, è e deve essere assolutamente possibile in una Nazione libera”.
Fratelli d’Italia non ha proprio gradito l’iniziativa Fortunato chi parla arabo, che da due anni a questa parte concede una gratuità ogni due ingressi a tutti i cittadini che parlano l’arabo: “La campagna di comunicazione fatta dal Museo in arabo, infatti, con tanto di visual raffigurante una coppia con la donna velata, al di là della sua durata temporanea, è il sintomo della malattia dell’Occidente. Un pensiero debole che distrugge la propria storia e identità a favore delle altre. Una iniziativa ideologica e anti italiana”. Il comunicato termina con l’avvertimento diretto a Christian Greco: “stiano tranquilli il direttore Greco e gli estensori dell’anacronistico appello: una volta al governo Fratelli d’Italia realizzerà uno dei punti qualificanti del proprio programma culturale che prevede uno spoil system automatico al cambio del Ministro della Cultura per tutti i ruoli di nomina, in modo da garantire la trasparenza e il merito, non l’appartenenza ideologica”.
La redazione di Finestre sull’Arte esprime piena solidarietà a Christian Greco per gli attacchi che la sua persona e il museo da lui diretto stanno ricevendo in questi giorni.
Fratelli d'Italia avverte il direttore del Museo Egizio: “una volta al governo cambi nei ruoli di nomina” |