Dal 14 al 22 ottobre 2023 si terrà alla Fortezza da Basso di Firenze la XIV Florence Biennale. Mostra internazionale di arte contemporanea e design, ma la manifestazione sta già delineandosi. Tema sarà I Am You. Individual and Collective Identities in Contemporary Art and Design: la XIV Florence Biennale sarà quindi incentrata sui concetti di identità individuali e collettive, nelle loro molteplici accezioni filosofiche, psicologiche, sociologiche e culturali. Il programma definitivo è in via di definizione, ma ci sono già anticipazioni per quanto riguarda i premi e i progetti speciali che caratterizzeranno l’edizione 2023 della mostra che occuperà gli spazi del Padiglione Spadolini e del Padiglione Cavaniglia della Fortezza da Basso.
Come già annunciato, il fotografo americano David LaChapelle e l’architetto spagnolo Santiago Calatrava saranno i destinatari, rispettivamente, del “Premio Lorenzo il Magnifico” e del “Premio Leonardo da Vinci”, entrambi alla carriera. LaChapelle sarà premiato il 17 ottobre e per l’occasione nello spazio espositivo a lui dedicato sarà possibile ammirare una selezione di fotografie realizzate tra il 2009 e il 2023 oltre a una serie inedita in anteprima mondiale in collaborazione con il famoso rapper Tedua, che sarà anche lui presente alla premiazione. Calatrava, che sarà premiato giovedì 19 ottobre, esporrà nel padiglione Cavaniglia una decina di modelli di progetti per l’Italia – realizzati e non – riguardanti le città di Firenze, Venezia, Roma, Reggio Emilia, Genova e il porto-isola di Marina d’Arechi, vicino Salerno.
Molto nutrito il gruppo di artisti e designer ospiti d’onore alla XIV Florence Biennale che avranno uno spazio dedicato in mostra. Due di essi riceveranno il “Premio Lorenzo il Magnifico” del Presidente alla carriera. La prima è l’artista, designer e scultrice milanese Amalia Del Ponte, la quale presenterà una nuova opera a tema, realizzata appositamente per questa edizione. Il secondo è il pittore e incisore peruviano Enrique Galdos Rivas, nato nel 1933 e conosciuto come “El Mago del Color”, il quale esporrà alcune delle sue opere più note e a cui sarà dedicata anche una performance musicale, con la partecipazione delle figlie Martha e Blanca Galdos. Inoltre, Natalia Almada, pronipote del Presidente Messicano Elìas Calles, premiata al Sundance Film Festival di Salt Lake City (USA) per la regia del documentario Users (incentrato sul rapporto tra le persone e la tecnologia) inedito in Italia. Da segnalare, infine, il “Premio alla memoria” e lo spazio commemorativo, dedicati alla fotografa e architetta argentina Raquel Bigio, che aveva partecipato alla XIII Florence Biennale nel 2021 e che è scomparsa lo scorso anno.
Altri ospiti d’onore, ciascuno con un proprio spazio in mostra, saranno la fotografa russa Kristina Makeeva, rifugiata in Gran Bretagna dopo l’invasione dell’Ucraina in totale dissenso con il regime putiniano; il reporter della Rai Gianmarco Sicuro che, in collaborazione con Unicef, proporrà Can you smile for me? L’infanzia sperduta, mostra fotografica che ha per soggetto i bambini coinvolti negli scenari di guerra; l’artista cinese Lv Zhong Yuan che propone opere astratte, tra cui una dedicata al tema della mostra; la paper-artist Federica Ricotti, già creatrice del personaggio di Lupaski per il Corriere dei piccoli, riproposto in vista di una nuova pubblicazione che apparirà entro la fine di questo anno, che alla Fortezza da Basso presenterà delle strisce inedite, realizzate appositamente sul tema portante della XIV Florence Biennale.
Tra i progetti speciali di questa edizione va segnalato I Am Ukraine, con la partecipazione di una decina di artisti provenienti dall’Ucraina, tra cui una coppia di pittrici, madre e figlia, scappate dal paese in guerra, che alla Fortezza da Basso proporrà sia opere fisiche che digitali.
Un altro progetto speciale s’intitola I Am Mahsa dedicato a Mahsa Amini, la cui morte ha dato il via alle manifestazioni di protesta contro le repressioni perpetrate dal regime in Iran. In questo spazio il pubblico troverà una selezione più ampia di opere realizzate da artisti (in larga parte donne) quasi tutti residenti in Iran; tra le sculture se ne segnala una che ritrae una ragazza nell’atto di tendere il velo sul proprio volto fino a quasi strapparlo; da non perdere anche una collezione di gioielli di Sogand Nobahar, MyCity Bloody Tehran, ispirate alle architetture della capitale iraniana, ma che appaiono insanguinate per ricordare la violenza delle repressioni ancora in atto.
La XIV Florence Biennale proporrà anche altri spazi dedicati a ospiti d’onore: due di questi (la fotografa bulgara Viktoria Andreeva e il digital artist francese Jean-Michel Bihorel) saranno appannaggio dei vincitori della International Open Call Competition organizzata in collaborazione con Art Market Magazine e Lens Magazine.
Da segnalare anche la partecipazione di un collettivo di dieci artisti Maori (progetto Tāhū - A Legacy of People and Place), di un’artista aborigena australiana, di un collettivo di artisti argentini, guidato dal maestro Ricardo Juarez, le performance delle compagnie di danza statunitensi dirette da Sandra Parks (Women in Dance) e Donterreo Culp, una performance che coniuga arti visive e sonore dell’artista/compositore Sergio Maltagliati, e l’intervento del famoso autore Giulio Rapetti (in arte Mogol), che terrà un discorso su musica e poesia.
Già decisa anche la composizione della Giuria internazionale della XIV Florence Biennale che sarà formata da Dominique Baechler, Pasquale Celona, Maria Teresa Constantin, Perla Gianni Falvo, Gregorio Luke, Paolo Naldini, Mario Pachioli, Paolo Penko, Regina Schrecker, Maurizio Vanni e Han Yuchen.
Immagine: Jean-Michel Bihorel, Sedimental Memories
XIV Florence Biennale: a ottobre la mostra internazionale di arte contemporanea e design. Le anticipazioni |