Dal 31 agosto al 6 settembre 2020 si terrà a Mantova la quinta edizione di Without Frontiers, Lunetta a colori, il festival di arte contemporanea nato nel 2016 in occasione di Mantova Capitale Italiana della Cultura. Ogni anno il festival coinvolge artisti italiani e internazionali che realizzano opere di arte urbana e di arte pubblica allo scopo di riqualificare e valorizzare il quartiere Lunetta, nella periferia Nord della città.
Without Frontiers è organizzato dall’associazione Caravan SetUp ed è a cura di Simona Gavioli con l’apporto scientifico di Lavinia Bottini, in collaborazione con l’associazione culturale Il Cerchio e le Gocce, il supporto del Comune di Mantova e il contributo di Tea.
Come sottolineato dal titolo stesso, il festival è un inno all’abbattimento delle frontiere attraverso l’arte, a favore di continuità culturale capace di unire il centro della città alla sua periferia. Un esperimento artistico, sociale e culturale che continua a crescere.
Quest’edizione, Bada al senso e le parole baderan a se stesse, sarà incentrata sul mondo di Alice nel Paese delle Meraviglie e sull’analisi che Gilles Deleuze ne compie nel testo Logica del senso, nel quale il filosofo francese segue Alice nel suo viaggio attraverso un mondo governato dal paradosso e da forme diverse di realtà. Gli artisti coinvolti, tra cui Aris, Andrea Casciu, Corn79, Howlers e Kiki Skipi, creeranno un immaginario surreale interpretando le tematiche di Lewis Carroll. Per la prima volta il quartiere vedrà la realizzazione di due combo: la prima ad agosto ad opera di Aris e Corn79, la seconda a ottobre ad opera di Kiki Skipi e Andrea Casciu.
In particolare saranno affrontati i temi di comunione tra diverse culture, la capacità d’integrazione e la sensibilizzazione alle diversità.
“Quando si entra a Lunetta” commenta la curatrice Simona Gavioli, “ci si ritrova immersi in un universo brulicante di colori. Attraversando il Sottopasso espanso, opera dipinta da Corn79, si è travolti dai toni caldi dei rossi, dei gialli e dell’arancio e si viene trasportati all’interno di un quartiere meraviglioso e surreale. La scritta degli artisti Bianco–Valente che svetta sulla cima del primo palazzo - “ti voglio conoscere” - fa sentire vivo il richiamo di una comunità pronta all’accoglienza e incuriosita dai nuovi ingressi in questo piccolo mondo. Ci si sente un po’ come Alice, che inseguendo il Bianconiglio, si ritrova catapultata nel Paese delle Meraviglie. E proprio come il mondo di Carroll, Lunetta è abitata da esseri surreali: orsi, cigni, api, stelle che esplodono, cavalli che emergono dall’acqua, blocchi di cemento variopinti che sembrano vorticare e cadere come i massi della volta della Sala dei Giganti di Palazzo Te. Attraversare il sottopasso equivale, quindi, a valicare la frontiera e accedere a un altro mondo. Fantastico e surreale, dove inconscio e desideri prendono vita assumendo forme concrete e tangibili. Ci si ritrova in un’altra dimensione dove tutto sembra possibile, dove tutto sembra sovvertito e capovolto. Gradatamente si scivola in un universo alternativo, dove a regnare non è la regina di cuori, ma l’arte che, pulsando, continua a dare vita all’intero quartiere”.
"Quest’anno il viaggio di Without Frontiers“ continua la curatrice, ”sarà quindi oltre i confini della logica, alla ricerca di universi infantili, utopici e irreali. La fantasia sarà il mezzo di trasporto utile ad attraversare la soglia immaginaria di un’uscita verso l’interno. Attraverso il gioco, l’assurdo e il surreale ognuno tornerà a sentirsi una piccola Alice, che vive nel proprio mondo, dove tutto è assurdo. “S’io avessi un mondo come piace a me, là tutto sarebbe assurdo: niente sarebbe com’è, poiché tutto sarebbe come non è, e viceversa! Ciò che è non sarebbe e ciò che non è sarebbe”. Tornare bambini, quindi, e meravigliarsi per le piccole cose, scoprendo la verità che si cela nei romanzi di Carroll: tutta la realtà è fondata su convenzioni contraddittorie, e quindi paradossali. I mondi fantastici, che solo i bambini riescono a vedere e concepire, sono in verità quanto c’è di più reale proprio perché abitati dal paradosso. Le soglie di Lunetta sono proprio come la porticina scoperta da Alice in uno dei capitoli dell’opera di Carroll, che custodisce, oltre a se stessa, quel mondo meraviglioso a cui la piccola protagonista desidera avere accesso: il mondo della bellezza e della creatività racchiuso in Lunetta".
Nei giorni del festival sono in programma altri eventi, tra danza, incontri di lettura, laboratori, proiezioni di film e attività ludiche.
Tra le novità di quest’anno, il lancio su piattaforma GoFundMe della campagna di crowdfunding a sostegno del festival; i fondi raccolti saranno impiegati per le spese previste, come l’acquisto dei materiali, il noleggio delle strutture per gli artisti, la comunicazione e la promozione.
Nell’immagine, l’opera di Corn79 realizzata nel sottopasso (2018). Ph.Credit Livio Ninni
Mantova, la street art invade un intero quartiere per abbattere le frontiere |