A Weimar un anno di arte, musica e teatro tra Bach, Goethe e spettacoli all’aperto


La città tedesca di Weimar propone una fitta agenda culturale per il 2025: dalla grande mostra sul Faust al festival dedicato a Bach, passando per concerti, teatro sotto le stelle e performance contemporanee. Weimar conferma il suo ruolo centrale nella scena artistica europea.

Weimar, in Germania, si prepara a vivere un 2025 all’insegna dell’arte, della letteratura e della musica. La città che fu teatro della vita e della produzione di giganti come Goethe e Schiller si presenta oggi con un ricco calendario di eventi culturali, pronto a coinvolgere visitatori da tutto il mondo. L’Ufficio del Turismo di Weimar ha annunciato la programmazione che accompagnerà la città fino alla fine dell’anno, alternando mostre, concerti, spettacoli teatrali e installazioni artistiche. Tra i punti salienti, le Thüringer Bachwochen, il grande progetto espositivo dedicato al Faust, il Festival d’Arte di fine estate e le iniziative dell’estate culturale.

Oskar Schlemmer Montblanc. Castello magico di Faust (1925; acquerello, inchiostro, gouache, bronzo d'oro e d'argento e collage di carte lucide colorate, su carta da acquerello, bpk; Colonia, Università di Colonia, collezione di studi teatrali | TWS)
Oskar Schlemmer Montblanc, Castello magico di Faust (1925; acquerello, inchiostro, gouache, bronzo d’oro e d’argento e collage di carte lucide colorate, su carta da acquerello, bpk; Colonia, Università di Colonia, collezione di studi teatrali | TWS)

Le Settimane Bach della Turingia: un festival in trasformazione

Le Settimane Bach della Turingia (Thüringer Bachwochen) apriranno il calendario dei grandi eventi con una nuova edizione che si svolgerà dall’11 aprile al 4 maggio 2025. Con oltre 50 appuntamenti sparsi in tutta la regione, il festival conferma il proprio ruolo di punto di riferimento per gli appassionati di musica classica. L’edizione 2025 sarà però anche un momento di trasformazione, con un programma che riflette l’importanza crescente della cultura come spazio di mediazione in un mondo in rapido cambiamento. Il motto scelto per quest’anno capovolge una celebre frase del compositore Max Reger: “Fine e inizio di tutta la musica”, un’espressione che allude a un nuovo inizio, capace di dialogare con la tradizione senza rinnegarla.

Il progetto “Faust” e l’omaggio a Goethe

Al cuore della proposta culturale di Weimar per il 2025 si colloca anche il progetto espositivo dedicato al Faust, capolavoro assoluto di Johann Wolfgang von Goethe. A 250 anni dall’arrivo dello scrittore in città, la Klassik Stiftung Weimar, una tra le più importanti istituzioni culturali della Germania, inaugura un anno tematico che trasformerà la città in un laboratorio dedicato all’opera. Mostre, installazioni e dibattiti inviteranno il pubblico a riscoprire il testo, a interpretarlo e a interrogarsi sulla sua attualità. La grande mostra Faust, ospitata presso il Museo Schiller, propone una rilettura radicale dell’opera: Heinrich Faust viene presentato come simbolo di una modernità ambivalente, accompagnato da oggetti delle collezioni naturali e artistiche di Goethe. Questi ultimi illustrano i temi e gli interessi che lo hanno accompagnato durante la lunga genesi del Faust. La mostra si distingue per l’originalità dell’allestimento, sviluppato anche grazie alla collaborazione con l’artista di fumetti Simon Schwartz e con gli esperti della Deutsche Kinemathek. Un’ampia sezione video raccoglie interviste a studiosi e lettori comuni, offrendo una pluralità di interpretazioni e accessi. Non manca un’importante proposta per il pubblico più giovane o meno esperto, che potrà trovare nella mostra una porta d’ingresso al testo e, insieme, nuove chiavi di lettura. Tra i momenti più attesi dell’anno tematico, la possibilità di ammirare da vicino il manoscritto originale del Faust II, conservato presso l’Archivio Goethe e Schiller, che verrà esposto proprio nel 2025.

L’estate di Weimar: concerti, teatro e danza all’aperto

Parallelamente, la città si prepara a risplendere durante i mesi estivi con un fitto calendario di eventi all’aperto, raccolti sotto il titolo di Estate di Weimar 2025. Da giugno a settembre, Weimar si trasformerà in un grande palcoscenico con concerti, spettacoli teatrali, feste di strada e performance di danza. L’obiettivo è quello di restituire alla città il suo ruolo di crocevia artistico, mescolando forme espressive diverse e accogliendo artisti da tutto il mondo. I dettagli del programma verranno annunciati nelle prossime settimane.

Scenografia di Don Juan e Faust (1925; , fotografia storica, Biblioteca duchessa Anna Amalia).  Ripresa: studio fotografico Eckner, Weimar Klassik Stiftung Weimar
Scenografia di Don Juan e Faust (1925; , fotografia storica, Biblioteca duchessa Anna Amalia). Ripresa: studio fotografico Eckner, Weimar Klassik Stiftung Weimar

Il Festival Kunstfest, momento di grande richiamo

Un altro momento di grande richiamo sarà il Festival Kunstfest, in programma dal 20 agosto al 7 settembre 2025. Un evento multidisciplinare che accoglie ogni anno artisti di fama internazionale, e che anche nella prossima edizione promette un calendario ricco e variegato. Tra gli appuntamenti già confermati, il concerto We esist! del Dee Dee Bridgewater Quartet, in programma il 16 luglio, aprirà simbolicamente la stagione. Dal 20 al 23 agosto andrà in scena FaustX, nuova produzione teatrale firmata da Brett Bailey e dalla compagnia Third World Bunfight. Il 21 agosto sarà invece la volta del Concerto della Memoria di Buchenwald, con la Capella Cracoviensis diretta da Jan Tomasz Adamus. Il 22 agosto Martin Kohlstedt si esibirà in un atteso concerto solista, mentre il 23 e 24 agosto il nuovo circo europeo farà tappa a Weimar con Muschio, spettacolo co-prodotto da FOCASA Circus e Peculiar Man. Il 30 e 31 agosto, il coreografo sudafricano Gregory Maqoma presenterà in prima europea lo spettacolo di danza Genesis – The Beginning and End of Time, seguito lo stesso giorno dal concerto di Anna Meredith, intitolato Fibs. Dal 4 al 6 settembre sarà la volta di Faust II – Game Over, nuova produzione dello Stellwerk Junges Theater diretta da Till Wiebel. A chiudere idealmente il festival sarà il 7 settembre lo spettacolo Faustus in Africa! di William Kentridge e della Handspring Puppet Company, un evento che promette di unire teatro visivo, marionette e riflessione politica.


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