Che le mostre di Goldin avessero più a che fare con lo spettacolo che con la scienza era cosa nota, ma mai prima d’ora dalle sue mostre erano nati dei film. Arriva infatti nelle sale italiane “Van Gogh. Tra il grano e il cielo”: il titolo è lo stesso della mostra di Goldin a Vicenza e promette di essere uno sguardo sul pittore olandese attraverso le opere dell’artista provenienti dalla collezione privata di Helene Kröller-Müller, di cui ne era una grande estimatrice avendo nella sua collezione privata quasi 300 opere appartenenti a Vincent van Gogh.
Ad accompagnare lo spettatore nel racconto è Valeria Bruni Tedeschi, ripresa nella chiesa di Auvers-sur-Oise, che van Gogh dipinse qualche settimana prima di suicidarsi. Altri luoghi visitati da van Gogh che il film esplorerà sono la chiesa di Nuenen (soggetto dei quadri e dei disegni degli anni olandesi che fanno da sfondo al capitolo dedicato all’ansia religiosa di van Gogh, che trova un parallelo in quella di Helene), l’Accademia Reale di Belle arti di Bruxelles (nelle cui aule Vincent trascorse pochi mesi) e le strade di Parigi (da Rue Lepic 54, dove Vincent visse per due anni a partire dal marzo 1886 con il fratello Theo, sino al Moulin de la Galette e alla vigna di Montmartre).
Il film, diretto da Giovanni Piscaglia e scritto da Matteo Moneta con la consulenza scientifica e la partecipazione (in veste di narratore) di Marco Goldin, è prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital e sarà nelle sale solo il 9, 10 e 11 aprile.
Il van Gogh di Goldin diventa un film. Arriva nelle sale “Van Gogh. Tra il grano e il cielo” |