Anche gli Uffizi partecipano agli eventi per i settecento anni dalla morte di Dante Alighieri (Firenze, 1265 - Ravenna, 1321), e lo fanno con mostre in alcuni luoghi-simbolo della Toscana che sono stati annunciati ieri dal direttore delle Gallerie, Eike Schmidt. Ci saranno, intanto, i prestiti per le mostre di Ravenna e di Forlì, già annunciati nelle scorse settimane.
E poi, ci saranno una mostra a Poppi, nel Casentino, dove Dante scrisse alcune parti del Purgatorio e dell’Inferno, e una al Castagno d’Andrea (frazione di San Godenzo, sempre nelle Foreste Casentinesi), il borgo montano dove, nel 1302, nella locale abbazia benedettina, si tenne il convegno degli esuli fiorentini a cui partecipò anche Dante (era per lui l’ultima speranza di tornare a Firenze).
E ancora, tra le iniziative, l’installazione di una scultura di Giuseppe Penone in piazza della Signoria (intitolata Identità, con due alberi che si incontrano e si incrociano, uno con le radici a terra e uno con le radici in cielo, come da nota immagine dantesca), che seguirà una mostra monografica su Penone che aprirà a marzo, nel mese delle celebrazioni del “Dantedì” (25 marzo) istituito dal ministro dei beni culturali Dario Franceschini. Tra le opere esposte, ci sarà anche un tessile creato appositamente per l’occasione: un lavoro lungo 15 metri con versi scritti attorno a un albero, che prende spunto dal brano del Paradiso in cui Dante vede un albero rovesciato con le radici nel cielo.
Infine, gli Uffizi e il Museo Galileo di Firenze realizzeranno assieme una rassegna dedicata al rapporto di Dante con le scienze, tema mai affrontato in una mostra: per i due musei si tratterà della seconda collaborazione dopo quella messa in atto per la mostra sul Codice Leicester del 2018-2019.
Gli Uffizi per Dante Alighieri: nel 2021 diverse mostre nei luoghi-simbolo |