Il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia ha riaperto le porte al pubblico dopo un impegnativo lavoro di restyling. L’inaugurazione è avvenuta il 3 agosto 2018, giorno in cui il museo ha compiuto il suo 136° compleanno, e il riallestimento necessario per dargli un nuovo look è stato reso possibile grazie ad un finanziamento straordinario di 4,5 milioni di euro del Mibac destinato al Polo museale del Friuli Venezia Giulia, nell’ambito del Piano strategico Grandi Progetti Beni Culturali previsto dal decreto legge noto come Art bonus, destinato al completamento di Musei di rilevante interesse nazionale.
I lavori sono consistiti in un rinnovamento degli spazi della villa Cassis Faraone, cosa che non succedeva dal restauro del 1955 ed il nuovo allestimento è stato studiato per esaltare e rendere più facilmente fruibili i capolavori custoditi.
Alberto Bonisoli, ministro per i Beni e le Attività culturali, era presente all’inaugurazione sottolineando: "l’ampliamento del Man permette di offrire al pubblico tesori finora confinati nei depositi, facendo comprendere a pieno l’importanza e il rilievo dell’antico insediamento romano che, fino a tutto il periodo tardo antico, è stato uno dei centri irradianti di civiltà e sapere del bacino adriatico e dell’intero Mediterraneo. Uomini, commerci, conoscenze e religioni si sono incontrati e reciprocamente contaminati per secoli in questa città, lasciando significative testimonianze di cui ora, grazie all’impegno profuso dal Ministero insieme alla Regione Friuli Venezia Giulia, possiamo godere appieno".
“Il museo”, spiega il direttore del Polo Museale del Friuli Venezia Giulia Luca Carbulotto, “è sempre un organismo complesso con una sua vita e una sua storia, nel quale conoscenza, emozione e narrazione costituiscono un insieme multiforme, che tutto si modifica quando muta anche solo una sua parte. Per questo, il compito di riallestirlo conservandone luogo e anima, ma volgendolo agli standard moderni, chiede tanto intima partecipazione che lucido distacco”.
Il direttore del MAN di Aquileia, Marta Novello, aggiunge: “Il fine del progetto è stato quello di fare del museo, ancor più di prima, un luogo aperto a tutti e non solo agli addetti e ai cultori dell’archeologia. Un luogo vivo, in cui siano le opere stesse, e per loro tramite gli antichi abitanti di Aquileia, ad accompagnare il visitatore, o meglio i diversi visitatori con le loro molteplici esigenze, alla scoperta di quello che fu uno dei più importanti centri economici, culturali e strategico-militari del mondo romano. I materiali sono stati sottoposti a una attenta opera di selezione e vengono ora presentati all’interno dei loro contesti di utilizzo, nell’intento di offrire un coinvolgente percorso narrativo che consenta una maggiore comprensione della realtà della città antica”.
Il progetto di riallestimento è frutto di un lavoro di squadra che ha visto affiancate professionalità interne al Mibac – quali i direttori Caburlotto e Novello, Anna Chiarelli, Responsabile unico del procedimento, Stefania Casucci per la progettazione, Elena Braidotti e Annalisa De Franzoni per il supporto tecnico-scientifico – a professionisti come Giovanni Tortelli per l’allestimento museografico, a un comitato scientifico composto da esperti del settore – Gemma Sena Chiesa, Francesca Ghedini, Franca Maselli Scotti, Francesca Morandini, Matteo Ceriana. Per informazioni sul museo è possibile visitare il sito ufficiale.
Nella foto, il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia. Ph. Credit Rino Porrovecchio.
Riapre il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia con un allestimento nuovissimo |