A Torino la sesta edizione di SolidArte: la grande arte contemporanea per dare un futuro ai bambini bisognosi


Sono venticinque gli artisti, italiani e internazionali, alla sesta edizione di SolidArte, evento di solidarietà organizzato da OAF-I (Organizzazione di Aiuto Fraterno – Italia) e finalizzato a sostenere Vita ai bambini, un progetto del Sermig (Servizio Missionario Giovani) per dare un futuro ai piccoli bisognosi. Arte e solidarietà tornano quindi ad abbracciarsi giovedì 30 maggio, in occasione della sesta edizione di SolidArte, mostra d’arte di beneficenza che si svolgerà alle ore 18 presso il Museo Ettore Fico di Torino (Via F. Cigna, 114). Il linguaggio dell’arte si fa pertanto universale e diventa veicolo sociale.

SolidArte è un evento organizzato dall’associazione OAF-I (Organizzazione di Aiuto Fraterno – Italia), curato da Michela Frittola, realizzato in collaborazione con il Museo Ettore Fico, con il Patrocinio del Consiglio regionale del Piemonte e della Città di Torino.  “Solidarte”, sottolinea Maurizio Irrera, presidente di OAF-I, “è giunta alla sesta edizione ed ancora una volta siamo orgogliosi di poter contare sull’adesione di artisti prestigiosi che hanno donato una loro opera per aiutarci a sostenere il progetto ’Vita ai bambini’, ovvero offrire, all’interno degli spazi del Sermig, un’accoglienza residenziale per bambini affetti da gravi patologie”.

Le opere donate dai venticinque artisti che hanno aderito a SolidArte 2019 saranno allestite dal 25 al 30 maggio 2019, negli spazi del Museo Ettore Fico. Si potranno ammirare un’opera di Arnaldo Pomodoro, uno dei più grandi scultori contemporanei italiani, molto noto ed apprezzato anche all’estero; un’opera dell’architetto e designer Alessandro Mendini, recentemente scomparso, che dalla fine degli anni Settanta fu tra i rinnovatori del design italiano; una tela di Ettore Fico donata per l’occasione dal Museo Ettore Fico; i lavori di due dei protagonisti della stagione dell’Arte Povera come Piero Gilardi e Giorgio Griffa; un maestro della pittura analitica come Riccardo Guarneri, già protagonista alla Biennale di Venezia del 1966 e nuovamente alla Biennale del 2017; importanti artisti come Mario Airò, Marco Bagnoli, Massimo Bartolini, Bertozzi&Casoni, Franco Guerzoni, Ugo La Pietra, Nino Longobardi, Eva Marisaldi, Perino&Vele, Alfredo Pirri; un’opera di Nunzio, vincitore alla XLII Biennale di Venezia del Premio 2000 come miglior giovane artista mentre nel 1995 vi torna con una sala personale e gli viene assegnata una Menzione d’Onore; una giocosa installazione tra arte e design realizzata da Marco Lodola; alcuni dei protagonisti della scena artistica torinese come Francesco Barocco ed Enrico T. De Paris, un disegno realizzato dall’illustratore e fumettista Massimiliano Frezzato in occasione del live painting che ha inaugurato la mostra C’era una volta… giocando con le favole - Disegni, bambini, diritti a Palazzo Lascaris; alcuni dei più interessanti esponenti delle nuove generazioni artistiche come Paolo Bini, Rebecca Moccia (protagonista con una sua installazione nell’ambito di Opera Viva Barriera di Milano), Serena Vestrucci (Vincitrice del XVIII Premio Cairo) ed Eugenio Tibaldi protagonista due anni fa proprio al Museo Ettore Fico della suggestiva installazione dal titolo Seconda Chance.

Vita ai bambini è un progetto del Sermig che pone al centro i bambini e la priorità di aprire loro un futuro. A Torino si vuole offrire un’accoglienza residenziale per bambini affetti da gravi patologie presso l’Eremo di Pecetto. Nelle stanze realizzate al primo piano è stato accolto il progetto Vita ai bambini. Per la maggior parte si tratta di bambini e ragazzi stranieri che vivono nei Paesi più poveri dell’Europa dell’Est, dell’Asia Centrale e del Sud America, in zone dove non esistono strutture ospedaliere in grado di curare la loro malattia. I bambini sono seguiti da associazioni internazionali che lavorano nell’ambito della tutela dei diritti dei bambini malati e dai Servizi Sociali degli Ospedali (in particolare l’Ospedale infantile Regina Margherita di Torino). Il Sermig offre ospitalità residenziale al bambino malato e alla sua famiglia per tutto il periodo necessario alle cure ma anche per i successivi controlli trimestrali, semestrali e annuali, che avvengono a volte fino a cinque anni dopo il loro primo arrivo. Anche i famigliari dei bambini troveranno sostegno e affiancamento in un periodo difficile, delicato e di particolare vulnerabilità. OAF-I dal 2000, anno della sua nascita, “si prefigge di lavorare in unione di spirito e di intenti con tutti coloro che condividono il progetto di aiutare bambini e giovani in difficoltà a riacquistare la dignità e la fiducia in se stessi, smarrita a causa dell’emarginazione o di precarie condizioni sociali e familiari” (Statuto, art.2.).

Tutti i progetti che l’Associazione sostiene sia in Italia che nel Sud del mondo, mirano a dotare i più giovani e vulnerabili, degli strumenti necessari per garantire loro un futuro migliore; ciò attraverso la garanzia di un’educazione e una formazione scolastica di base che altrimenti non potrebbero ottenere.

Per tutte le informazioni potete visitare il sito ufficiale di OAF-I.

Fonte: comunicato

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A Torino la sesta edizione di SolidArte: la grande arte contemporanea per dare un futuro ai bambini bisognosi


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