Torino Città Dinamica: in piazza San Carlo proiettate la storia e l'arte della città


A Torino parte la prima edizione del progetto Torino Città Dinamica: dal 23 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023, uno spettacolo di videomapping proietta sul lato ovest di piazza San Carlo la storia e l’arte della città, con fotografie e opere dei musei torinesi.

Un videomapping in piazza San Carlo a Torino per conoscere l’arte e la storia della città. È in programma dal 23 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023 la prima edizione del progetto Torino Città Dinamica, che ha luogo nella piazza simbolo della rigorosa eleganza sabauda. Torino Città Dinamica si sostanzia in un video percorso narrativo proiettato sulle facciate dei palazzi del lato ovest, per mostrare circa 70 immagini di opere pittoriche, grafiche e fotografiche conservate in alcune tra le collezioni museali cittadine.

Torino Città Dinamica è un progetto del Comune di Torino realizzato da Fondazione per la Cultura Torino e 24 ORE Cultura, main partner Intesa Sanpaolo, con il sostegno di Fondazione CRT, in collaborazione con Fondazione Torino Musei, GAM, Palazzo Madama, Fondazione De Fornaris, Museo Nazionale del Risorgimento, Gallerie d’Italia - Torino e Fondazione Contrada Torino: l’obiettivo è quello di promuovere la cultura torinese in modo innovativo e sostenibile. Le immagini saranno proiettate sulle superfici degli edifici ottenendo spettacolari effetti visivi, per coinvolgere emotivamente lo spettatore. Il videomapping vede la regia e la art direction di Karmachina (www.karmachina.it), ed è composto da un prologo e tre atti e segue idealmente il processo di trasformazione della città di Torino raccontando per immagini il passaggio dalla società aristocratica a quella tecnica. La sceneggiatura e il content design sono di Giuliano Corti, la postproduzione video e compositing di Francesca Macciò e Filippo Marta, e infine Musica e sound design sono a cura di Alberto Modignani.

Il prologo (La piazza e l’indipendenza) si apre con delle immagini sul luogo stesso in cui è visibile il videomapping: piazza San Carlo. Sulla facciata vengono proiettate le architetture dipinte da Giovanni Michele Graneri, pittore di scene di genere, capaci di restituire il clima di un’intera epoca con un sapore vivace e vernacolare di un Settecento popolare e insieme aristocratico. La piazza, che dalla metà del Seicento è di fatto ‘il Salotto di Torino’, si riconosce nei particolari delle architetture di Carlo di Castellamonte, concepita come una ‘platea barocca’, luogo magico in cui la vita si rispecchia e si rappresenta. Il racconto prosegue sui campi di battaglia dove si è fatta l’Unità d’Italia a opera di anonimi soldati e ‘padri della Patria’, negli anni dell’epopea risorgimentale, eroi che gli artisti hanno ritratto seguendo i canoni di un’estetica legata al mito di fondazione, soldati e condottieri, politici e generali, nobili e plebei nei volti dei quali si legge l’orgoglio dell’impresa.

Il primo atto (La forma umana e il volto) si apre con una galleria di ritratti della seconda metà dell’Ottocento conservati alla GAM di Torino. Indagando la trasformazione e le mutazioni avvenute nell’occhio e nella mente dei pittori, in questo atto si vede come i volti raffigurati diventino, progressivamente, più espressivi eludendo pian piano i canoni del realismo pittorico. Il confronto è visibile attraverso i ritratti fotografici di Mario Gabinio provenienti dall’Archivio Fotografico della Fondazione Torino Musei che mettono bene in luce un passaggio di testimone, dal ritratto che interpreta lo sguardo all’obiettivo della macchina fotografica che cattura il vero in uno scatto. La rottura del codice della rappresentazione è ormai chiara e insanabile e il Futurismo ne interpreta lo spirito. Il secondo atto (Forme in movimento) mette in scena le opere e gli autori del Futurismo e, in particolare, della stagione torinese (anni Venti) che si esprime attraverso un’estetica più giocosa rispetto alla precedente. Le forme e i colori non sono più il martello con cui spezzare la percezione, ma rispondono piuttosto a un gioco combinatorio di geometrie e colori. Filippo Tommaso Marinetti, fondatore della corrente, viene raffigurato da Enrico Prampolini secondo i canoni dell’estetica proclamata e propagandata nei Manifesti delle Arti futuriste dove il segno grafico e tipografico concorrono all’affermazione di un’idea dirompente di progresso. Infine, nel terzo atto (Astrattismo polifonico) i rapporti tra colori, forme e profondità del campo percettivo danno luogo a composizioni polifoniche di linee, superfici e colori. Le opere di Giacomo Balla rappresentano alla perfezione questa grande tendenza artistica e vogliono fornire lo spunto ideale per l’epilogo di uno spettacolo concepito come un percorso che guarda al passato con gli occhi di un presente artistico e tecnologico.

Per Torino Città Dinamica l’Archivio Fotografico della Fondazione Torino Musei ha selezionato e fornito 238 immagini che si suddividono in 159 riproduzioni di opere della GAM e della Fondazione De Fornaris, 76 scatti provenienti dai fondi storici, 3 fotografie di opere di Palazzo Madama. In seguito a un’accurata ricerca, 53 immagini sono state utilizzate per la versione definitiva del videomapping e per gli approfondimenti che saranno disponibili sui totem in piazza San Carlo. Sono invece tredici i quadri conservati al Museo Nazionale del Risorgimento (di cui alcuni in deposito grazie a un accordo con la GAM - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino) visibili nelle proiezioni in piazza San Carlo. La Battaglia di Guastalla di Jan Peeter Verdussen (1743-1745) proviene invece dal patrimonio artistico di Intesa Sanpaolo ed è esposto alle Gallerie d’Italia - Torino, mentre le restanti immagini da riviste e manifesti d’epoca.

“Il progetto Città Dinamica”, dichiara Stefano Lo Russo, sindaco di Torino, “rappresenta un punto di incontro ideale tra cultura e innovazione. Cittadini e turisti saranno accompagnati in una visita virtuale delle collezioni dei musei della città. Attraverso la tecnica del videomapping si proietteranno i contenuti d’arte arricchiti dall’elemento di animazione in grado di raccontare il nostro patrimonio artistico in un inedito viaggio di immagini, colori e suoni”.

“L’obiettivo che 24 ORE Cultura”, afferma l’amministratore delegato Federico Silvestri, “si è prefissato di raggiungere con questo progetto di videomapping è quello di ‘estroflettere’ l’arte, dalla parete di un museo al muro di una piazza, simbolo per eccellenza della vita cittadina. E questo è possibile grazie al linguaggio universale delle immagini, della bellezza; un linguaggio che arriva a tutti, senza bisogno della mediazione delle parole”.

Torino Città Dinamica: in piazza San Carlo proiettate la storia e l'arte della città
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