Dal 19 al 26 agosto 2020 torna Ventimilarighesottoimari inGiallo, il festival del noir e del giallo civile organizzato dal Comune di Senigallia in collaborazione con la Fondazione Rosellini per la letteratura popolare. Giunto alla sua nona edizione, l’evento letterario di Senigallia propone un ricco programma che vede tra i protagonisti gli autori Piergiorgio Pulixi, Piernicola Silvis, Gabriella Genisi, Sandrone Dazieri e Alessandro Robecchi, Rosa Teruzzi. Come ospiti internazionali, Jean Claude Maire Vigueur e Elisabeth Crouzet Pavan per la sezione sul giallo storico.
Come ogni anno, verranno raccontate storie legate agli avvenimenti storici italiani più o meno recenti con un forte spirito votato alla legalità e al civismo: l’edizione 2020 di Ventimilarighesottoimari inGiallo presenterà in apertura un incontro tenuto da Daria Bonfietti, presidente dell’Associazione dei Parenti delle vittime della strage di Ustica.
Daria Bonfietti dialogherà sul palco di Piazza Garibaldi con un’altra protagonista di quella drammatica vicenda: Tiziana Davanzali, figlia di Aldo Davanzali, l’imprenditore anconetano patron dell’Itavia, la società aerea anconetana fallita a seguito della caduta dell’aereo per un presunto cedimento strutturale del velivolo. Appena pochi mesi fa la Corte d’Appello di Roma ha quantificato l’entità del risarcimento dovuto agli eredi Davanzali da parte dei Ministeri di Difesa ed Infrastrutture.
In dialogo con le arti visive, il festival proporrà la performance dell’artista Giovanni Gaggia Quello che doveva accadere/INVENTARIUM sulla strage di Ustica. Il video della performance sarà proiettato al termine dell’incontro del 19 agosto e per tutta la durata del festival sarà visibile presso l’Auditorium San Rocco in Piazza Garibaldi, tutti i giorni fino al 26 agosto, dalle ore 19.
Il 9 giugno 2017, all’alba, l’artista Giovanni Gaggia (Pergola, 1977) ha messo in scena la performance Quello che doveva accadere/INVENTARIUM nel Porto Antico di Ancona, con l’Arco di Traiano e l’Arco del Vanvitelli. Inventarium è un progetto complesso che si è articolato in più passaggi, tra Bologna e Palermo, e Ancona è il luogo scelto dall’artista per portarlo a compimento. Si tratta di una meditazione artistica ed estetica sulla Strage di Ustica, un approfondimento sul senso di memoria viva in cui il dolore si affranca dalla contingenza della tragica fatalità e trasfigura nei sentimenti di vita, di resistenza, di resilienza.
La scelta di Ancona non è stata casuale: è la città di Aldo Davanzali, fondatore e presidente dell’Itavia, in cui morì nel 2005,andando ad aggiungersi alle ottantuno vittime della strage.
Giovanni Gaggia, seduto sotto l’Arco di Traiano, è protagonista di un atto lento e rituale: un ricamo che diviene segno, intarsio, sutura su di un arazzo plumbeo e luminescente e che dispiega un filo di memoria dalle note ferrigne e cauterizzate.
Immagine: Quello che doveva accadere/INVENTARIUM, performance sulla strage di Ustica dell’artista Giovanni Gaggia. Ph. Credit Michele Alberto Sereni
A Senigallia la performance sulla strage di Ustica dell'artista Giovanni Gaggia |