Roma, Gian Maria Tosatti presenta il programma 2022-2024 della Quadriennale


Gian Maria Tosatti ha presentato stamani il programma 2022-2024 della Quadriennale di Roma. Mostre ma non solo: anche un progetto di monitoraggio della scena artistica italiana, una nuova rivista e un ciclo di lezioni sull’arte dal 2000 in poi. 

Presentato questa mattina a Roma il programma per il triennio 2022-2024 della Fondazione La Quadriennale di Roma, ideato dal nuovo direttore artistico Gian Maria Tosatti. Il programma è stato presentato da Tosatti e dal presidente della fondazione, Umberto Croppi, in occasione dei 95 anni della Quadriennale (1927-2022), un anniversario che, ha fatto sapere la Fondazione, “coincide con uno snodo particolare della vita dell’Istituzione e imprime uno slancio alla revisione delle sue attività, in una logica di continuo rinnovamento e ampliamento della portata della sua azione”. L’anniversario, in particolare, ha fornito una cornice simbolica per la revisione delle attività e lo stimolo propulsivo alla partenza della programmazione, i cui progetti di analisi, studio, promozione dell’arte italiana del XX-XXI secolo si sviluppano nel primo anno e mezzo sotto il suo denominatore.

Dopo la Quadriennale d’arte 2021, il Consiglio di amministrazione della Fondazione, presieduto da Umberto Croppi e composto da Lorenzo Micheli Gigotti, Fabio Mongelli, Valentina Tanni, ha deciso di utilizzare il triennio 2022-2024 come “opportunità”, si legge in una nota, “per consolidare l’identità di Quadriennale come ente di ricerca sulle arti visive in Italia del XX-XXI secolo e come ente promotore degli artisti italiani nel nostro Paese e all’estero, secondo alcune linee di indirizzo precise: mappatura e promozione dell’arte emergente; iniziative di formazione; rapporti stabili di collaborazione con istituzioni all’estero; comunicazione, ricerca e formazione relative al mondo delle tecnologie digitali e di rete”.

La progettazione e la realizzazione del programma 2022-2024 sono state affidate a Gian Maria Tosatti, selezionato tramite bando pubblico e nominato direttore artistico della Fondazione fino a settembre 2024. “Siamo molto contenti di presentarci oggi con un programma ambizioso e con attività già in essere”, dichiara Umberto Croppi. “Questo grazie al costante sostegno dei nostri partecipanti, Ministero della Cultura, Regione Lazio, Comune di Roma. Desideriamo inoltre esprimere la nostra gratitudine ai prestigiosi partner istituzionali: la Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha dato un fondamentale contributo alla produzione, e Treccani, con cui abbiamo rinnovato intese sempre più integrate”.

Inoltre, a partire dal 2022, la Quadriennale intraprende un cammino che si dà come obiettivo il rafforzamento della percezione di istituzione di riferimento per l’arte contemporanea italiana. La Quadriennale si presenta pertanto anche con una nuova identità visiva, sviluppata da Studio FM Milano, che marca questo passaggio e l’accompagnerà d’ora in poi.

L'edizione 2016 della Quadriennale di Roma
L’edizione 2016 della Quadriennale di Roma

Le scelte alla base del programma

Gian Maria Tosatti ha ideato per il 2022-2024 un percorso unitario strutturato in pratiche operative che non sono concepite come progetti a sé stanti, ma sono pensate come ingranaggi interdipendenti di un unico meccanismo. Questo percorso si pone l’obiettivo di “fare di Quadriennale un luogo di riflessione radiante per ricerche, indagini e approfondimenti sull’arte italiana”, si legge ancora nel comunicato diffuso dalla fondazione. L’articolazione del percorso prevede progetti e iniziative che intendono sviluppare una conoscenza analitica soprattutto delle generazioni artistiche emerse in Italia dopo il 2000 e stimolare un dibattito critico sulle vicende recenti e recentissime dell’arte italiana nel più ampio contesto internazionale. Di conseguenza l’attenzione si focalizza sulle attività di ricerca e di documentazione (attraverso iniziative editoriali, studio visit, borse di studio, networking interuniversitario), ma è previsto anche un programma pubblico fatto di mostre, festival, appuntamenti. Continuativi saranno il confronto e la collaborazione con realtà all’estero, incentrati sull’aggiornamento professionale e sul sostegno agli artisti.

La realizzazione del programma 2022-2024 prevede il coinvolgimento, come consulenti, di oltre una ventina tra curatori e storici dell’arte selezionati da Tosatti, e ciascuno attivo su uno o più specifici progetti. Molte delle attività, inoltre, mantengono una porta aperta al possibile contributo di proposte provenienti dal mondo dell’arte, specialmente giovane.

“La mia direzione artistica”, sottolinea Tosatti, “intende contribuire alla massima evoluzione degli strumenti di cui dispone la Quadriennale nel suo statuto. Spero di riuscire a disegnare con le attività condotte in questo triennio un profilo che collochi Quadriennale in una posizione che oggi è davvero necessaria nel nostro sistema culturale. Penso che l’arte italiana abbia bisogno di una istituzione scientifica che porti avanti con costanza, metodo e credibilità indagini critiche sulla scena contemporanea italiana. E mi auguro che i primi passi che già stiamo muovendo, cercando di essere collettori fra intelligenze e istituzioni del nostro territorio nazionale, possano incoraggiare una sempre maggiore connessione di tutti gli organi del nostro sistema culturale”.

Gian Maria Tosatti. Foto di Andrea Veneri
Gian Maria Tosatti. Foto di Andrea Veneri

Il programma nel dettaglio

Si parte con Panorama, progetto di monitoraggio della scena artistica italiana attraverso un’ attività quotidiana di studio visit da parte di 15 curatori distribuiti uniformemente su tutto il territorio nazionale. Per il nord Italia: Giacinto Di Pietrantonio, Francesca Guerisoli, Paola Nicolin, Roberta Tenconi, Riccardo Venturi; per il centro Italia: Lara Demori, Nicolas Martino, Angel Moya Garcia, Marco Scotti, Marco Trulli; per il sud Italia: Daniela Bigi, Marcello Francolini, Lorenzo Madaro, Chiara Pirozzi, Alessandra Troncone. Ogni giorno sarà proposta al pubblico - sulle pagine del sito della Quadriennale (quadriennalediroma.org) e della nuova rivista Quaderni d’arte italiana (quaderni.online) – la presentazione critica di un artista in base all’osservazione del suo lavoro attuale. Ogni mese saranno condotti circa 30 studio visit, distribuiti in modo equilibrato fra nord Italia, centro e sud, con l’obiettivo di rappresentare l’intero ventaglio delle scene territoriali in un orizzonte nazionale. Il progetto decorre dal mese di marzo 2022. Il primo studio visit è condotto da Daniela Bigi ed è dedicato al duo artistico Campostabile.

Nasce inoltre una nuova pubblicazione, Quaderni d’arte italiana, rivista trimestrale che ha l’obiettivo di fornire uno spazio di indagine e di riflessione sull’arte italiana del XXI secolo, approfondendo le sue relazioni con le diverse scene culturali e socio-politiche, sia italiane che internazionali (edita da Treccani e pubblicata in italiano e in inglese), viene intesa non solo come strumento di lettura del presente ma anche come una finestra internazionale aperta sull’arte italiana. Gli articoli saranno pubblicati anche settimanalmente e in modo gratuito sul sito della Quadriennale e sulla piattaforma digitale quaderni.online, oltre a essere accessibili anche dal sito di Treccani. Direttore responsabile della rivista è Gian Maria Tosatti, mentre il comitato editoriale è composto da Nicolas Ballario, Francesca Guerisoli, Nicolas Martino, Attilio Scarpellini e Andrea Viliani. La realizzazione della rivista coinvolge come redattori i curatori che collaborano ai diversi progetti. Il primo numero della rivista sarà pubblicato nel mese di marzo 2022.

Ancora, via al progetto Network interuniversitario, concepito come uno strumento di incentivazione della ricerca sull’arte italiana del XXI secolo in ambito accademico. L’obiettivo è quello di promuovere la scrittura di tesi di dottorato o di specializzazione su tematiche relative all’arte contemporanea del nostro Paese. Per farlo, Quadriennale mette a disposizione diversi strumenti di sostegno, da un lavoro di networking tra i dipartimenti universitari, alla messa in rete degli studenti per la condivisione delle bibliografie tra ricerche affini. Il compito è quello di implementare la creazione di fonti storiografiche utili per la testimonianza del nostro presente artistico. Durante l’anno, il network produce seminari e incontri con gli studenti e i docenti, al fine di rafforzare gli strumenti di confronto e di collaborazione tra gli atenei, i ricercatori, i dottorandi e gli specializzandi. Le migliori tesi saranno pubblicate dalla Quadriennale. Questa attività promuove anche due borse di studio di 12 mesi: una per una ricerca originale sull’arte italiana del XXI secolo e l’altra per una ricognizione sull’arte digitale italiana. Raffaella Perna è la consulente per la realizzazione del progetto Network interuniversitario. Il progetto decorre dal mese di marzo 2022.

Focus anche sull’arte digitale: le attività di studio e produzione relative all’arte digitale diventeranno strumento di approfondimento e articolazione di linguaggi specifici e contemporanei applicati alla grande tradizione delle arti visive. Gli strumenti attraverso cui questa attività viene portata avanti sono integrati nelle varie pratiche della Quadriennale, in modo da considerare il digitale non come una disciplina separata dalle altre, ma come una possibilità linguistica applicata a ogni tipologia di progetto che i curatori e gli artisti possono utilizzare. Ogni anno le attività relative alle pratiche digitali produrranno delle coproduzioni che coinvolgeranno artisti italiani nella creazione di opere nuove. Questa attività, in connessione con il progetto Network interuniversitario, produce inoltre una borsa di studio di 12 mesi per un dottore di ricerca che intenda approfon - dire aspetti sul rapporto tra il digitale e le arti visive. Il bando per la borsa di studio sulle arti digitali è online sul sito di Quadriennale dal 7 marzo 2022, con scadenza 11 aprile 2022. Valentino Catricalà è il consulente per la realizzazione del progetto Arte digitale.

Quadriennale porterà poi avanti un programma di mostre il cui obiettivo è creare l’occasione per approfondimenti critici sulla ricerca degli artisti italiani. Ogni mostra partirà dalla scrittura di un saggio commissionato a curatori italiani e stranieri che cerchi di definire aspetti specifici del lavoro di un determinato artista o che proponga analisi di contesto. Le mostre si terranno a Roma. Per ogni appuntamento sarà esposto un numero di opere che andrà da una a tre, in modo da poter dare la massima attenzione agli elementi costitutivi dei singoli lavori. In questo progetto, anch’esso centrato sull’arte italiana del XXI secolo, un focus particolare sarà dedicato ai giovanissimi artisti. Le mostre decorreranno da settembre 2022.

Proseguendo, nel triennio 2022-2024 Quadriennale realizzerà ogni anno un volume che si pone l’obiettivo di rappresentare la discussione critica sull’arte prodotta in Italia durante gli ultimi 12 mesi. La sua sezione principale sarà costituita da una raccolta di brani estratti dalla rassegna stampa dell’intero anno solare in cui sono coinvolte le attività di artisti e curatori italiani. Il volume verrà accompagnato da sei “saggi di navigazione”, attraverso i quali orientarsi nel mare magnum della sezione compilativa. I saggi saranno composti dai curatori coinvolti nei diversi progetti della programmazione. L’obiettivo di questo volume è tracciare un panorama identificabile, di fissare un’istantanea di cosa abbia caratterizzato la produzione artistica italiana di anno in anno. La preparazione decorre dalla primavera 2022.

Spazio anche a un festival: la Quadriennale si dà l’obiettivo di promuovere ogni anno un festival come momento di confronto tra l’Istituzione e la scena dell’arte italiana e internazionale, con l’obiettivo di trovare percorsi e azioni di sistema che possano migliorare il tessuto connettivo del mondo dell’arte e portare massimo interesse nei confronti delle ricerche degli artisti e dei curatori italiani. Sarà, spiega la fondazione, “un festival di parole e di pensieri, che privilegia l’incontro e la collaborazione”. L’edizione 2022 è prevista a settembre.

Per gli Amici della Quadriennale, ci sarà un ciclo di incontri di storia dell’arte italiana del XXI secolo per sviluppare strumenti di orientamento nella scena artistica più contemporanea. Il ciclo, progettato e realizzato da Ludovico Pratesi, prevede 18 appuntamenti, di cui 9 frontali, e 9 percorsi di visita in studi di artisti, collezioni e spazi per l’arte contemporanea, con la partecipazione di curatori. Le lezioni frontali, condotte da Ludovico Pratesi con la partecipazione di artisti e curatori ospiti, affrontano la storia dell’arte italiana dal 2000 a oggi, hanno durata di 90 minuti e avranno cadenza mensile. Il loro obiettivo è quello di approfondire i percorsi degli artisti più rappresentativi di questo ventennio e di identificare elementi contestuali che possano consentire una lettura organica dei differenti percorsi all’interno di un unico panorama. A cadenza bimestrale viene organizzata una serie di studio visit e con la stessa cadenza un collezionista privato apre le porte della propria collezione in una visita esclusiva per conoscere la tipologia delle collezioni italiane. Il progetto, intitolato Storie del XXI secolo, decorre da aprile 2022.

La Quadriennale sarà attiva anche nel campo della promozione della scena italiana all’estero. Questa finalità verrà perseguita attraverso l’identificazione di possibili sinergie con istituzioni simili, in Europa o nel resto del mondo, che possano supportare e ospitare i percorsi degli artisti italiani attraverso progetti di produzione, mostre o residenze. Nei mesi di avvio del suo programma, Quadriennale lavorerà a identificare percorsi di artisti che possano entrare in dialogo effettivo con scene straniere. Peter Benson Miller è il consulente per le attività di promozione internazionale.

Quanto ai nuovi progetti dell’Archivio Biblioteca - ArBiQ ,oltre all’attività di assistenza agli utenti e alla collaborazione a tutti gli altri progetti, soprattutto in termini di messa a disposizione di fonti di studio e materiali iconografici per la comunicazione, ci sarà un impegno anche su interventi che prevedono la progettazione e la realizzazione di una nuova piattaforma archivistica per la gestione e la pubblicazione su web del patrimonio documentario della Quadriennale (entro luglio 2022); il restauro, la digitalizzazione, la schedatura, la pubblicazione online degli articoli delle rassegne stampa d’epoca dell’Ente (entro maggio 2023); iniziative di formazione, comunicazione e divulgazione di carattere innovativo e partecipativo rivolte alle scuole superiori e incentrate sul concetto di fonte (primavera 2022 - estate 2023).

Infine, ognuna delle attività pensate per il triennio 2022-2024 prevede una Porta aperta, ossia uno strumento di interazione diretta con la programmazione di Quadriennale. L’Istituzione, infatti, pur organizzando il lavoro di un gruppo di professionisti di alto profilo e distribuiti sull’intero territorio nazionale, intende non mostrarsi impermeabile alle proposte che possono arrivare dal complesso e stratificato sistema dell’arte, soprattutto dalla sua scena più giovane. Sul sito di Quadriennale, in ogni pagina di progetto, è infatti indicata una possibilità di interazione basata sulla candidatura di progetti o sulla condivisione di informazioni. È possibile candidarsi per aggiungersi ai curatori o candidare un progetto di mostra. Come è anche possibile sottoporre al team che realizza l’annuario critico la propria rassegna stampa o proporre un progetto di promozione internazionale.

L'edizione 2020 della Quadriennale di Roma
L’edizione 2020 della Quadriennale di Roma

Budget e sostenibilità

Nel triennio 2022-2024 il budget complessivo della programmazione si attesta su € 1.500.000,00. L’avvio e lo sviluppo delle attività sotto l’insegna dei 95 anni di Quadriennale, nel 2022 e nel primo semestre 2023, hanno potuto contare, in occasione del 150° anniversario della proclamazione di Roma capitale d’Italia, su un contributo di € 600.000,00 della Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. A questi si aggiungono € 180.000,00 di risorse proprie dell’Istituzione.

Per la successiva fase del triennio, parallelamente al varo della Quadriennale d’arte 2025, la Fondazione, all’esito di monitoraggi intermedi, costruirà le partnership necessarie per il proseguimento dei progetti, sempre su base compartecipativa. Nel corso di tutto il triennio, la Fondazione intende creare una community trasversale che possa partecipare a una serie di attività organizzate dalla Fondazione e divenirne il primo bacino di confronto e dialogo. In questa formula rivisitata, il programma di membership Amici della Quadriennale non si rivolgerà solo a collezionisti e a mecenati, ma a chiunque sia interessato ad approfondire e a seguire da vicino l’arte contemporanea. Per questo motivo, le quote di iscrizione al programma sono “estremamente democratiche”, fa sapere la Quadriennale, “e, in generale, non sono da considerarsi come quote di sostegno, ma come contributo per la partecipazione a programmi di formazione che l’Istituzione mette a disposizione della propria community”.


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