Il 2025 sarà un anno di celebrazioni per Gino Severini (Cortona, 1883 – Parigi, 1966), tra i massimi innovatori dell’arte del Novecento, grazie al progetto Gino Severini a Cortona. Un artista internazionale nella sua città. Percorsi, testimonianze ed eventi. Un’iniziativa che rafforza il legame tra il Maestro e la sua città natale attraverso un fitto calendario di appuntamenti, in attesa del sessantesimo anniversario dalla sua scomparsa nel 2026. Il Comune di Cortona, in collaborazione con il MAEC e l’Accademia Etrusca di Cortona, con il coordinamento scientifico di Daniela Fonti e l’organizzazione generale di Villaggio Globale International, ha dato vita a un programma che spazia da conferenze a mostre, da itinerari dedicati a performance artistiche. Il progetto, vincitore del PAC2024 - Piano per l’Arte Contemporanea del Ministero della Cultura, si propone di valorizzare il patrimonio severiniano presente in città, offrendo nuove chiavi di lettura sull’opera e la figura dell’artista.
Uno degli aspetti centrali del progetto riguarda la realizzazione di un percorso cittadino dedicato a Severini. Saranno installati pannelli segnaletici con QR-Code per fornire approfondimenti sulle opere presenti a Cortona, mentre la pubblicazione di una guida accompagnerà visitatori e studiosi nella riscoperta del Maestro. Litinerario renderà evidente il profondo legame tra l’artista e il contesto toscano.
L’anno severiniano che prende il nome di Gino Severini a Cortona. Un artista internazionale nella sua città si apre con un ciclo di conferenze, dal 1° febbraio al 13 giugno 2025, che vedrà la partecipazione di studiosi come Paolo Bruschetti, Margherita d’Ayala Valva, Daniela Fonti con Romana Severini, Paola Pettenella, Alice Ensabella, Eleonora Sandrelli, Roberto Cantagalli, Paola Pogliani e Chiara Sassi. Gli interventi analizzeranno vari aspetti della produzione artistica di Severini. Tra gli appuntamenti più attesi, la mostra dossier Giano-Culsans: il doppio e l’ispirazione etrusca di Gino Severini, ideata dal MAEC e ospitata in prima sede alla Fondazione Rovati di Milano, in programma dal 29 marzo al 4 maggio. L’esposizione indagherà il rapporto tra l’artista e il mondo etrusco, che rappresentò per lui una costante fonte di ispirazione.
Il 10 maggio sarà la volta della performance di danza itinerante Non Omnis Moriar, realizzata dall’Associazione Sosta Palmizi, che ripercorrerà il legame tra Severini e il mondo della danza, da lui spesso raffigurato nelle sue opere. Un omaggio alla forza del movimento, che tanto influenzò la sua pittura e il suo linguaggio visivo. Non mancheranno momenti di approfondimento dedicati all’arte del mosaico, tecnica a cui Severini si dedicò con grande passione, lasciando a Cortona importanti testimonianze come la Via Crucis del 1944-1946. Il progetto prevede inoltre una collaborazione con l’Università dell’Alberta (Canada) – School of Cortona, che permetterà di ampliare ulteriormente la ricerca sull’artista.
Sebbene la carriera di Gino Severini si sia svolta tra Parigi e Roma, il rapporto con Cortona rimase sempre saldo. Negli ultimi anni di vita tornò più volte nella sua città natale, scegliendola come luogo di sepoltura e donandole opere fondamentali, tra cui la celebre Maternità.
Un legame proseguito anche dalla figlia Romana Severini Brunori, che nel 2021 ha arricchito il patrimonio cittadino con una nuova donazione di opere e documenti, consentendo il riallestimento delle sale Severini al MAEC. Oggi queste stanze costituiscono l’unica esposizione permanente dedicata all’artista in Italia. Il progetto Gino Severini a Cortona riafferma quindi l’identità culturale della città, che per un anno si vestirà dei colori e delle forme del suo Maestro, tracciandone il percorso artistico e celebrandone l’eredità. Un viaggio nella storia dell’arte del Novecento, con lo sguardo rivolto al futuro.