La Biosfera si accende in onore di Pesaro Capitale italiana della Cultura 2024


Pesaro inaugura l’installazione scultura-digitale “Biosfera”, unica in Europa, rappresentazione della relazione tra natura, scienza e cultura nell’anno di Pesaro 2024.

Pesaro 2024 ha acceso il suo Albero della vita con una cerimonia che ha richiamato in piazza del Popolo migliaia di cittadini accorsi per assistere all’inaugurazione della Biosfera, installazione scultoreo-digitale unica in Europa con i suoi 4 metri di diametro e oltre 2 milioni di Led. Un’opera viva, interagibile e in dialogo con la città e la collettività, ideata per narrare e condividere La natura della cultura della Capitale italiana della cultura e “lanciare Pesaro nel futuro della modernità”, ha detto Matteo Ricci, sindaco di Pesaro. La Biosfera sarà luogo di aggregazione, promozione culturale e tecnologica tramite gli interventi audiovisivi che attraverseranno i suoi milioni di Led e che combineranno arte e scienza, patrimonio culturale e tecnologia, storia e innovazione. L’installazione è frutto della convergenza di mezzi digitali, è un patrimonio della città, un elemento artistico, una struttura innovativa che genera contenuti e votato alla ricerca e allo sviluppo di tecnologie pensate per potenziarne l’impegno e il turismo. A progettare l’installazione sono stati da Federico Rossi (professore associato in architettura digitale alla London South Bank University) e Andrea Santicchia, (artista transdisciplinare e docente presso il corso di Interaction Design at IUAV) di Artifact Studio. L’installazione è spazio in cui far convergere e disporre un dialogo multidisciplinare ospitando opere di natura artistica e scientifica.

La prima opera è Pesaro 2024, che punta alla valorizzazione del territorio e della cultura della città. Sulla superficie sferica vengono visualizzati video a 360 gradi del patrimonio paesaggistico, storico, artistico-culturale del territorio. Stravolgendo la percezione canonica, la visione sferica, apre a una dimensione tridimensionale e fa immergere il pubblico in una esperienza dello spazio a metà tra mondo reale e digitale.

La seconda opera, Data Visualization Climate Change, trasforma dati e algoritmi da entità astratte in visualizzazioni e simulazioni che stimolano una riflessione sulla relazione trauomo e pianeta mettendo in connessione natura, scienza e tecnologia. I dati dei satelliti Copernicus dell’UE, tramite ESA, diventano un linguaggio visivo nel progetto. L’intelligenza artificiale e l’arte generativa traducono dati climatici in composizioni estetiche, promuovendo la consapevolezza ambientale attraverso simulazioni visive.

La terza opera, Materia, è una scultura digitale all’interno della struttura-sfera modellata in real-time dal movimento degli spettatori attorno a essa. La Biosfera è involucro, guscio che contiene una materia digitale-plastica multiforme che si fessura, faglia e plasma. Al suo interno si sviluppano forme tridimensionali in continua mutazione, animate dall’azione del pubblico nello spazio. Simili a una natura tecnologica suscettibile all’erosione, queste forme si modellano e si adattano all’influenza umana. L’opera solleva interrogativi sull’interazione tra l’uomo e l’ambiente, riflettendo sulle conseguenze delle azioni umane sulla materia e sul potenziale creativo e distruttivo. È una metafora della fragilità degli ecosistemi di fronte all’impatto dell’umanità. Durante l’anno della Capitale previsti interventi site-specific; contenuti artistici, musicali o scientifici all’interno della sfera scaturiti da collaborazioni con artisti, musicisti, designer, ricercatori, scuole e altri enti.

La Biosfera di Pesaro
La Biosfera di Pesaro
La Biosfera di Pesaro
La Biosfera di Pesaro

“L’idea della Biosfera nasce dall’esigenza di avere un simbolo di Pesaro 2024, un’icona che potesse incarnare e raccontare La natura della cultura della nostra Capitale: la sfida culturale e il rilancio della Pace, che camminano parallelamente a quella della sostenibilità”, spiega il sindaco, che continua: “Ci siamo ispirati all’Albero della Vita di Expo 2015, un simbolo di cui tutti abbiamo memoria, declinandolo con un oggetto iconico vicino a Pesaro: la sfera. Presente nella ’Palla’ di Arnaldo Pomodoro, nella Sonosfera®️, nella Pizza Rossini, nella ruota della bici che percorre la Bicipolitana e in quelle delle moto della nostra Terra di Piloti e Motori, e nel sole che tramonta sul mare Adriatico. La Biosfera è un’icona, un oggetto di design e di alta tecnologia, che ci renderà ancora più attrattivi e più competitivi. Ma allo stesso tempo che farà riflettere sul cambiamento climatico. Un progetto realizzato grazie al bando vinto dal Comune di Pesaro, tramite l’assessorato all’Innovazione guidato da Francesca Frenquellucci, della Casa delle Tecnologie Emergenti (CTE Square, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con 11milioni di euro) che comprende tra l’altro la realizzazione di progettualità tecnologiche di alto livello. Dentro la Biosfera troverete le unicità e le bellezze della nostra città e del pianeta, buona visione”. E ancora, “Quella di ieri è stata un’anteprima; in generale quella dell’accensione della Biosfera è la seconda grande cerimonia della Capitale italiana della cultura, dopo l’apertura del 20 di gennaio alla Vitrifrigo Arena con il presidente della Repubblica Mattarella. Quel giorno è stato straordinario, perché abbiamo visto crescere l’entusiasmo e la partecipazione dei pesaresi, con una copertura mediatica nazionale ed internazionale unica. Avevamo detto che sarebbe stato solo l’inizio, e così è: in queste settimane il programma ha cominciato a prendere forma, con tante iniziative culturali e artistiche che proseguiranno a ritmi intensi nei prossimi giorni (il 29 febbraio, nel compleanno di Rossini, l’inaugurazione dell’Auditorium Scavolini; l’1 marzo la cerimonia della cittadinanza a Francesco “Pecco” Bagnaia, ndr). Grazie anche alle forze dell’ordine, alla Protezione civile, alla Polizia locale, ai VolontarX e al team di Pesaro 2024”.

“Ed è anche frutto di una condivisione su cui l’Amministrazione ha investito e che ha permesso di usare il know how esistente, potenziarlo e destinarlo al territorio, tramite ’CTE Square’, la Casa delle tecnologie emergenti, progetto che si pone l’obiettivo di fertilizzare le aziende del territorio di Pesaro 2024, spingerle a realizzare nuovi prodotti e servizi per innalzarne il posizionamento nei settori della cultura, del turismo e dell’engagement”, ha spiegato l’assessora all’Innovazione e Partecipazione Francesca Frenquellucci.

“È un progetto simbolo della Capitale”, sottolinea Daniele Vimini, vicesindaco assessore alla Bellezza. “Sintesi perfetta tra tecnologia, patrimonio e sostenibilità, alla base di ciascuno dei progetti di dossier di Pesaro 2024. La presenterà il patrimonio del territorio e contenuti interattivi inediti e interagenti con il pubblico che si muoverà attorno all’opera. Sarà inoltre collegata all’attualità, in particolare al tema dei cambiamenti climatici. Sarà un modo per collegarsi al mondo, per collegare il mondo a Pesaro e farne un punto di ritrovo per i pesaresi e per i ’cittadini temporanei’ che ci raggiungeranno per la Capitale e che crediamo si affezioneranno anche alla versatilità di questo strumento capace di ribaltare il paradigma dell’oggetto tecnologico solo per specialisti“. La Biosfera è infatti ”per tutti – continua Vimini - e, allo stesso tempo, permette di innalzare la caratura tecnologica e artistica di Pesaro 2024; potrà interagire con artisti, designer, musicisti ai quali rivolgeremo un concorso internazionale per la creazione di contenuti – sulla linea di quanto già attivato per la Sonosfera® (ISAC – International Sonosfera® Ambisonics Competition, promosso dal Comune di Pesaro in collaborazione con IRCAM – Centre Pompidou di Parigi) – che qualificheranno e arricchiranno il palinsesto della Biosfera e di Pesaro 2024”.


Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE



MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte