Palazzo Bonaparte ospita JAGO. The Exhibition, la mostra curata da Maria Teresa Benedetti, che per la prima volta riunisce una serie di opere realizzate fino ad oggi dall’artista, dai sassi di fiume scolpiti (da Memoria di Sé a Excalibur), fino alle sculture monumentali di più recente realizzazione (come Figlio Velato e Pietà), passando per creazioni meno recenti ma più direttamente mediatiche quali il ritratto di Papa Benedetto XVI (Habemus Hominem).
Jago (Frosinone, 1987), abile nell’uso dei mezzi di comunicazione con cui arriva direttamente al pubblico, attraverso le sue dirette streaming e le documentazioni foto e video racconta il processo inventivo di ogni opera e il percorso condiviso consente una diretta partecipazione dei suoi followers al singolo passaggio esecutivo. Nelle sue opere, utilizza anche elementi tragici in un costante gioco di rimandi, con una visione sempre tesa alle tematiche del presente, suscitando provocatoriamente negli spettatori riflessioni sullo status dei nostri tempi.
A Palazzo Bonaparte la mostra connota gli elementi chiave di un lavoro continuamente in fieri, capace di costante arricchimento. Del resto, come afferma lui stesso la sua scultura "è lingua viva. Utilizzare una lingua non significa copiarla. Mi riconosco in un linguaggio e lo adotto: sento l’esigenza di realizzare un collegamento con quello che vedo, senza spirito di emulazione. Sono me stesso.” Prima testimonianza è lo scavo sui grandi sassi raccolti nel greto di un fiume alle pendici delle Alpi Apuane, pazientemente scavati nel desiderio di raccontare una storia personale e umana. Pietà e violenza si intrecciano nello sguardo dell’artista. C’è la scardinante nudità del Pontefice emerito, mentre l’immagine di una Venere (2018), priva della giovanile venustà, ha l’obiettivo di riflettere sul valore simbolico della bellezza. E ancora, la presenza del Figlio Velato (2019), icona simbolica di tragedie senza tempo, cui si connette l’intensa meditazione sul dolore, racchiusa nella desolata monumentalità della Pietà (2021). Ancor prima, l’artista ha proposto un tema svincolato da ogni rapporto con la storia, nel replicare la sequenza del battito cardiaco in Apparato Circolatorio (2017).
Palazzo Bonaparte si trasformerà inoltre in uno studio d’artista: durante i mesi di mostra Jago lavorerà alla sua prossima imponente scultura all’interno della sede espositiva. Saranno anche organizzate visite straordinarie alla mostra, guidate dallo stesso Jago. L’esposizione JAGO. The Exhibition è prodotta e organizzata da Arthemisia con la collaborazione di Jago Art Studio. L’evento è consigliato da Sky Arte.
A Palazzo Bonaparte a Roma tutta l'arte di Jago |