Pronto il nuovo allestimento della Visitazione del Pontormo: la si può vedere a Poggio a Caiano


Da oggi, 5 ottobre 2024, dopo il completamento dei lavori di allestimento e della realizzazione della teca protettiva, la Visitazione del Pontormo sarà esposta nella Sala del Fregio della Villa di Poggio a Caiano, dopo il trasferimento dalla Pieve di Carmignano.

Dopo il completamento dei lavori di allestimento e della realizzazione della teca protettiva, La Visitazione del Pontormo (Jacopo Carucci; Pontorme, 1494 – Firenze, 1557), recentemente trasferita dalla Pieve di Carmignano, sarà esposta nuovamente al pubblico da domani 5 ottobre 2024. Il dipinto sarà collocato nella Sala del Fregio della Villa di Poggio a Caiano, a breve distanza dal Salone di Leone X, dove si trova un altro capolavoro dell’artista, l’affresco Vertumno e Pomona, realizzato nel 1520-21.

Per supportare questo progetto, la Direzione generale Musei ha stanziato un finanziamento di 35.000 euro per le operazioni legate all’allestimento de La Visitazione nella Sala del Fregio, inclusi gli adeguamenti delle condizioni microclimatiche necessarie per la protezione dell’opera. Nella Sala della Giostra del Comune di Poggio a Caiano, che ha fornito un significativo contributo economico per il trasporto e la movimentazione de La Visitazione, oltre alla realizzazione della sua teca protettiva, sono esposte da settembre anche altre pale d’altare provenienti dalla Pieve. Tra queste si trovano la Madonna del Carmine e santi di Giovan Pietro Naldini, l’Annunciazione e la Natività di ambito fiorentino, la Madonna del Rosario di Cosimo Lotti e l’Estasi di San Francesco del Cigoli.

La Visitazione, parte del nuovo istituto autonomo del MiC - Ville e residenze monumentali fiorentine, diretto da Federica Bergamini, fu dipinta dal Pontormo tra il 1528 e il 1529 per la cappella dei Pinadori, una famiglia di ricchi speziali antimedicei all’interno della Pieve di Carmignano. Sebbene l’opera non sia mai stata citata da Vasari, è tornata alla ribalta grazie all’attribuzione di Carlo Gamba nel 1924. L’attribuzione si basa su un passaggio del Bocchi-Cinelli del 1677 che menziona un modello preparatorio per i Pinadori, già all’epoca associato al Pontormo. Sebbene si siano perse le tracce del modello, alcuni disegni preparatori sono conservati nel Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi. Dalle disposizioni testamentarie di Bartolomea del Pugliese, moglie di Paolo Pinadori, datate 25 giugno 1538, si apprende che l’opera era già stata completata e destinata all’altare della famiglia nella Pieve di Carmignano. La morte di Paolo Pinadori nel 1526 ha probabilmente rappresentato l’occasione per rinnovare la cappella di famiglia e commissionare la nuova pala d’altare. I Pinadori erano anche fornitori di colori per artisti e ebbero l’opportunità di conoscere il Pontormo attraverso Ludovico Capponi e la Confraternita di San Sebastiano, a cui appartenevano il giovane Bonaccorso Pinadori, Carucci e Bronzino, quest’ultimo noto anche per aver realizzato un ritratto del Pinadori.

La pala raffigura l’incontro tra Maria e la cugina Elisabetta, entrambe in gravidanza, come narrato nel Vangelo di Luca. Le due figure femminili, monumentali e slanciate, si uniscono in un abbraccio vibrante e vivo, rappresentando l’animo umano in un attimo sospeso tra reale e irreale. I loro volti, segnati da un’espressione di profonda commozione, riflettono un’interiorità complessa e tormentata, mentre i corpi, vestiti con colori vivaci e cangianti, creano un’atmosfera mistica che trascende la dimensione terrena. Il contesto è tipicamente fiorentino, con alti palazzi caratterizzati da bugnato in pietra serena e cornici marcapiano. Come scrive il Vasari, il Pontormo era un artista “di singolare ingegno e di maniera molto propria”, capace di tradurre in immagini le più sottili sfumature dell’animo umano. L’opera, lontana dagli schemi classici, è oggi considerata quasi un manifesto delle inquietudini del Manierismo, per le sue figure dalle forme allungate e ovoidali, le pose innaturali, l’uso antinaturalistico dei colori e la ricerca di una bellezza inquieta e tormentata. Nel 1995, l’artista statunitense Bill Viola, dopo aver visto casualmente l’opera sulla copertina di un volume, ne rimase talmente colpito da realizzare The Greeting, un’installazione audio-video che omaggia il dipinto. Per enfatizzare il mistero dell’incontro tra le due donne, Viola utilizzò uno slow motion estremo, dilatando un’azione di quarantacinque secondi in un video della durata di dieci minuti. L’impatto della poetica pontormesca fu tale che, nel 2013, Viola volle dedicare una frase al grande maestro fiorentino, concludendo con la toccante espressione “with gratitude and respect”.

Il nuovo allestimento della Visitazione del Pontormo
Il nuovo allestimento della Visitazione del Pontormo
Il nuovo allestimento della Visitazione del Pontormo
Il nuovo allestimento della Visitazione del Pontormo
Il nuovo allestimento della Visitazione del Pontormo
Il nuovo allestimento della Visitazione del Pontormo
Il nuovo allestimento della Visitazione del Pontormo
Il nuovo allestimento della Visitazione del Pontormo
Il nuovo allestimento della Visitazione del Pontormo
Il nuovo allestimento della Visitazione del Pontormo
Pontormo, Visitazione (1528-1530 circa; olio su tavola, 202 x 156 cm; Carmignano, Santi Michele e Francesco)
Pontormo, Visitazione (1528-1530 circa; olio su tavola, 202 x 156 cm; Carmignano, Santi Michele e Francesco)

"L’intesa tra gli istituti competenti del Ministero della Cultura, la Diocesi di Pistoia e la Parrocchia di Carmignano, e i Comuni coinvolti”, dichiara Stefano Casciu, direttore regionale Musei nazionali della Toscana, “ha prodotto un risultato di cui siamo molto soddisfatti: esporre il celebre capolavoro del Pontormo, una icona del suo stile inimitabile, nelle condizioni di massima sicurezza ed accessibilità, nella Villa che fu di Lorenzo il Magnifico e che ospita un altro altrettanto celebre capolavoro dell’artista, la lunetta con Vertumno e Pomona. Sono certo che il territorio tutto trarrà un grande vantaggio da questa collocazione temporanea a Poggio a Caiano, nell’auspicio che la Pieve di San Michele Arcangelo possa quanto prima tornare ad accogliere un’opera identitaria per tutta la comunità di Carmignano".

"È un grande onore per la Villa medicea di Poggio a Caiano e per il Museo autonomo delle Ville e residenze monumentali fiorentine, poter restituire al pubblico la Visitazione del Pontormo”, afferma Federica Bergamini, dirigente delle Ville e Residenze monumentali fiorentine. “Al piano nobile della Villa, il visitatore potrà immergersi in rari quanto inediti cortocircuiti tra la grande pittura del Cinquecento e tante altre opere enigmatiche, come il fregio attribuito a Bertoldo. Poggio a Caiano diventa così un percorso museale affascinante, ancor più ricco e certamente inaspettato".

"La scelta della Villa di Poggio a Caiano”, commenta la Soprintendente Antonella Ranaldi, “è apparsa la più opportuna e convincente dettata da affinità storiche e artistiche e soprattutto dal legame della Visitazione al territorio a cui appartiene. Si offre infatti un’attrattiva in più, tra capolavori grandissimi, come la magnifica Villa medicea, per i visitatori, pensando intanto a riportare la Pieve di San Michele Arcangelo a Carmignano alle condizioni di sicurezza che permetteranno il ritorno delle opere in quella sede".

"Rendere alla fruizione dell’intera comunità la Visitazione del Pontormo ed il patrimonio artistico ospitato nella Pieve di San Michele Arcangelo”, sottolinea il Vescovo di Pistoia e di Pescia, Mons. Fausto Tardelli, “è un momento di gioia. Sono certo che questa collocazione presso la Villa Medicea di Poggio a Caiano, che garantisce accessibilità e sicurezza e che ha visto una piena collaborazione tra le istituzioni coinvolte, valorizzerà non solo le opere ospitate, ma sarà anche un prezioso traino per mantenere alta l’attenzione e l’interesse sul recupero e la fruizione della Pieve di San Michele, restituendo quanto prima alla comunità di Carmignano la sua chiesa".

"Come Comune di Poggio a Caiano non possiamo che dirci orgogliosi di aver realizzato un’operazione culturale così importante”, sottolinea l’assessore alla cultura Diletta Bresci. “Le opere arrivate a Poggio a Caiano vanno ad accrescere il lustro del nostro territorio e vanno ad arricchire il nostro già vasto patrimonio artistico e culturale. Una grande soddisfazione per noi che deriva anche dal fatto che la Visitazione e le pale d’altare sono rimaste all’interno dei Comuni medicei, quello che possiamo definire il loro habitat naturale".


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