La Fondazione Musei Civici di Venezia (MUVE) annuncia il programma delle attività per il 2025 e rinnova il suo impegno nella valorizzazione delle collezioni e delle sedi. La rete museale offre un percorso attraverso la storia di Venezia, evidenziando il suo ruolo centrale nella cultura europea e il suo legame con il mondo, con proposte che spaziano dall’arte alla storia, dall’archeologia alle tradizioni veneziane, con un’attenzione particolare all’innovazione e all’accessibilità.
Il calendario espositivo del 2025 è ricco di iniziative che celebrano figure storiche e movimenti artistici di rilievo. Tra gli eventi principali, spiccano le celebrazioni per i 300 anni dalla nascita di Giacomo Casanova, con due mostre al Museo di Palazzo Mocenigo Il rinnovamento dell’immagine maschile al tempo di Casanova, visitabile dal 7 marzo al 27 luglio 2025, e Casanova 1725-2025: l’eredità di un mito tra storia e cinema, dal 29 agosto al 2 novembre 2025. Queste esposizioni offriranno una panoramica sulla vita e l’influenza di Casanova, esplorando il suo impatto sulla moda e sulla cultura cinematografica.
Al Museo di Palazzo Mocenigo, la stagione espositiva si conclude con il Kimono maschile, dal 5 dicembre 2025 al 5 aprile 2026, una mostra realizzata in collaborazione con il Museo d’Arte Orientale di Venezia. L’esposizione ripercorre il fenomeno del Giapponismo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, offrendo uno sguardo approfondito sulla cultura giapponese e la sua influenza sull’arte occidentale. Ca’ Rezzonico ospiterà l’esposizione dedicata all’Album Cicognara, dal 26 settembre 2025 al 12 gennaio 2026: un liber amicorum riunito da Leopoldo Cicognara, con disegni di Appiani, Bossi, del giovane Hayez, di autori francesi e i disegni dell’amico Antonio Canova. Palazzo Ducale sarà teatro della mostra L’oro dipinto. El Greco e la pittura tra Creta e Venezia, dal 30 aprile al 29 settembre 2025: allestita nelle sale dell’Appartamento del Doge, esplorerà la produzione artistica fiorita nell’isola di Creta durante la dominazione veneziana.
Il Museo Correr dedica un’esposizione a Carlo Scarpa con Il Correr di Carlo Scarpa 1953-1960, focalizzata sulla capacità dell’architetto di coniugare forma e funzione attraverso una cifra stilistica inconfondibile. Inoltre, prende il via la prima iniziativa dei Dialoghi canoviani con Karen LaMonte. Nocturnes, dal 23 ottobre 2025 a febbraio 2026: un percorso che riflette sul patrimonio classico e sul neoclassicismo canoviano attraverso visioni notturne caratterizzate da tonalità blu. Ca’ Pesaro ospiterà poi, nuovamente riunito, il Poema della vita umana di Giulio Aristide Sartorio, dal 16 maggio al 28 settembre 2025. Un grande ciclo decorativo realizzato per il Salone centrale dell’Esposizione Internazionale d’Arte del 1907. La galleria dialogherà inoltre con artisti contemporanei attraverso le mostre Raoul Schultz. Opere 1953-1970, dal 22 marzo all’8 giugno, e Antonello Viola. L’oro della laguna, dal 20 giugno al 28 settembre. La stagione autunnale aprirà poi con una grande retrospettiva su Gastone Novelli (1925-1968), dal 25 ottobre 2025 al 22 febbraio 2026 e proseguirà con Terry Atkinson. Arte e linguaggio, dal 14 novembre 2025 al 22 febbraio 2026.
A Mestre, il Centro Culturale Candiani ospita invece fino al marzo 2025 Munch. L’urlo espressionista nel Novecento, in attesa dell’inaugurazione di nuovi spazi dedicati a esposizioni temporanee e alla collezione permanente. Torneranno inoltre le mostre collettive con l’ottava edizione del Premio Mestre di Pittura, dal 13 settembre al 26 ottobre 2025 e, a Forte Marghera, Artefici del nostro tempo 2025, dal 7 giugno al 31 dicembre 2025. Il Museo Fortuny celebrerà il 50° anniversario dalla sua fondazione come istituzione (1975-2025), a seguito del lascito di Henriette Nigrin, vedova di Mariano Fortuny, al Comune di Venezia. Attorno ai Fortuny si svolgerà un programma di racconto delle vicende biografiche e artistiche dei protagonisti di un’epoca, con un momento celebrativo ufficiale il 10 giugno 2025. Il Museo di Storia Naturale “Giancarlo Ligabue” presenterà inoltre al pubblico i primi esiti del progetto di ricerca dedicato a Un ostriarium romano nella laguna di Venezia, in programma da aprile a ottobre 2025. Attraverso reperti, immagini, video delle operazioni di scavo subacqueo e delle attività di ricerca, oltre a un modello tridimensionale del sito archeologico lagunare, l’esposizione approfondirà la vita nella laguna in epoca imperiale romana, offrendo un racconto della “Venezia prima di Venezia”. Il dialogo con l’arte contemporanea sarà affidato all’installazione Megaflora di Alice Channer, dall’8 maggio al 28 settembre 2025: una scultura autoportante che riproduce uno stelo di rovo. Collocata nel giardino del museo, l’opera invita a scoprire in modo suggestivo e coinvolgente i segreti del mondo naturale.
Il Museo del Vetro a Murano prosegue il racconto delle Storie di fabbriche, storie di famiglie. Fratelli Toso (dal 12 luglio al 24 novembre) in attesa dell’apertura del nuovo percorso permanente, in programma dal 12 dicembre, nelle rinnovate Ex Conterie con il primo capitolo dedicato a L’Ottocento: dalla crisi alla rinascita. Infine al Museo di Merletto di Burano torna il concorso Un merletto per Venezia (dal 14 giugno 2025 all’8 gennaio 2026).
MUVE rinnova il suo impegno verso l’innovazione e l’accessibilità attraverso il progetto MUVE Academy, che offre percorsi formativi per studenti, studiosi e professionisti. Workshop, visite guidate e laboratori interattivi mirano a fornire nuove prospettive sulla storia e sull’arte, condividendo il ricco patrimonio delle collezioni museali. In quest’ottica si rinnova e consolida la partecipazione di MUVE agli appuntamenti come il Salone Nautico, il Salone dell’Alto Artigianato Italiano, la Venice Glass Week, che hanno nella Scuola Abate Zanetti, nella produzione e nella ricerca artistica e artigianale del vetro il proprio cardine.
Particolare attenzione è rivolta all’inclusione, con oltre 150 proposte educative dedicate a scuole, famiglie e adulti. Tra queste, percorsi plurisensoriali accessibili a tutti, conversazioni d’arte per persone con Alzheimer e iniziative per l’integrazione linguistica e culturale.
“La Fondazione Musei Civici non risponde solo al suo ruolo fondamentale di custodia e valorizzazione di beni preziosi e patrimonio di tutti da secoli”, dichiara Luigi Brugnaro, Sindaco di Venezia, “ma nel corso degli anni è diventata driver di una produzione culturale cittadina diffusa, con progetti trasversali che includono le collezioni permanenti nella contemporaneità dei tempi, promuovendo l’arte di oggi fatta dai giovani del nostro territorio e del nostro paese. La Fondazione si pone come motore di un sistema inclusivo che ha al centro l’arte in tutte le sue forme, dando uno stimolo costante alla città, attraverso numerosi investimenti. Apriamo le porte dei nostri musei ai visitatori con orario prolungato e con giornate ad ingresso gratuito dedicate ai visitatori della nostra grande città, oltre che con servizi dedicati, come il dogsitting che nell’ultimo anno è stato scelto da oltre 900 visitatori. Un servizio reso possibile dai tutti lavoratori che non smetterò mai di ringraziare per il lavoro che quotidianamente offrono a chi sceglie di ammirare le nostre meravigliose sale. Una Fondazione attenta ai suoi ospiti ma anche in continuo movimento e capace di aprirsi alle nuove richieste: l’Emeroteca dell’Arte a Mestre con i suoi atelier d’artista e le sale lettura ne è un esempio. Come è stata capace di essere un partner d’eccezione per il concorso “Artefici del nostro tempo” dedicati ai nostri giovani e come è riuscita portare all’interno del Salone Nautico l’arte del museo attraverso la storia culturale delle nostre tradizioni ma anche dell’intuizione dei nostri ragazzi”.
“Fondazione Musei Civici di Venezia è l’istituzione che custodisce e valorizza il più rilevante patrimonio storico, artistico e culturale della città di Venezia”, sostiene Mariacristina Gribaudi, Presidente Fondazione Musei Civici di Venezia. “Una responsabilità e un impegno di inestimabile valore che con visione ha intrapreso, già da alcuni anni, un cambio di passo decisivo. Un percorso che parte dalla sua missione primaria di tutela, conservazione e promozione, ma che si configura anche per una nuova funzione di impresa culturale e creativa: MUVE è diventata una realtà capace di valorizzare le produzioni d’eccellenza, le bellezze storico artistiche, le radici culturali nazionali, del territorio e della città di Venezia, finalizzati alla crescita di ogni individuo ma anche allo sviluppo sociale ed economico. In termini concreti, è capace di sostenersi autonomamente, di attrarre risorse terze da privati, di generare un valore economico aggiunto per il territorio, di reinvestire risorse proprie in interventi infrastrutturali di grande impatto in città, tanto nel centro storico e nelle isole quanto a Mestre e in terraferma. Un esempio virtuoso, unico nel nostro Paese di cui poter essere orgogliosi”.
Per consultare il programma completo delle attività del 2025, è possibile visitare il sito ufficiale della Fondazione Musei Civici di Venezia: www.visitmuve.it