Il 2025 si preannuncia un anno pieno di iniziative per il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano. Forte di un 2024 che ha registrato 89.000 visitatori, l’istituzione propone un calendario espositivo invernale e primaverile che lega l’arte sacra con la fotografia d’autore, abbracciando temi di forte impatto culturale e sociale.
Il programma si aprirà il 18 febbraio 2025 con Alessandro Grassani. Emergenza climatica. Un viaggio ai confini del mondo, una mostra fotografica curata da Denis Curti che rimarrà visitabile fino al 27 aprile. Attraverso una selezione di circa quaranta scatti, Alessandro Grassani esplora le conseguenze della crisi climatica nelle zone più remote del pianeta, documentando le migrazioni forzate di pastori, agricoltori e pescatori colpiti da fenomeni ambientali estremi. La narrazione visiva spazia dal gelo della Mongolia alla siccità del Kenya, fino alle inondazioni in Bangladesh, offrendo uno sguardo penetrante sulle sfide umane e ambientali del nostro tempo.
A seguire, dal 4 marzo al 25 maggio 2025, l’arte sacra torna protagonista con Attorno a Tintoretto. La Deposizione dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Quattro artisti contemporanei sfidati da un capolavoro. Curata da Nadia Righi, Giulio Manieri Elia il progetto comprende la sezione curata da Giuseppe Frangi, l’esposizione propone un dialogo tra la Deposizione di Jacopo Tintoretto, risalente al 1562, e le opere di quattro artisti contemporanei: Jacopo Benassi, Luca Bertolo, Alberto Gianfreda e Maria Elisabetta Novello. Ciascun artista interpreta l’opera veneziana attraverso linguaggi che spaziano dall’installazione alla pittura.
Il terzo grande evento del 2025 è dedicato a una figura della fotografia americana, Dorothea Lange. La mostra, curata da Walter Guadagnini e Monica Poggi e in programma dal 13 maggio al 26 ottobre, presenta oltre cento immagini scattate tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento. Testimone di eventi epocali come la deportazione di persone di discendenza giapponese nei campi di concentramento avvenuta dopo Pearl Harbour, Lange racconta attraverso i suoi scatti storie di sofferenza e resilienza, offrendo riflessioni profonde su temi come migrazioni e discriminazioni.
Accanto alle mostre temporanee, il Museo Diocesano continuerà a promuovere attività per coinvolgere un pubblico sempre più ampio. Tra le novità del 2025 figura Il Museo un passo alla volta, un ciclo di brevi visite guidate a cura della Direzione. Da febbraio, i visitatori potranno esplorare piccoli nuclei di opere, tra cui i preziosi fondi oro donati da Alberto Crespi e dipinti provenienti dalle chiese della Diocesi. Un altro percorso, ideato in occasione dell’anniversario del Concilio di Nicea del 325, porterà i visitatori a scoprire come le opere della collezione permanente – dall’Annunciazione di Simone Peterzano al Salvator Mundi di Bernardino Lanino, da Cristo e l’Adultera di Tintoretto al Giudizio Finale attribuito a Francescuccio di Cecco Ghissi – riflettano gli articoli del Credo, unendo arte e fede in un’esperienza immersiva. Le iniziative del Museo, che includono anche visite in pausa pranzo, conferenze e aperture serali, mirano a consolidare il ruolo dell’istituzione come punto di riferimento culturale e spirituale per Milano e oltre.