Dal 3 ottobre al 1° novembre, il “Mezzanino” della Fondazione Ragghianti di Lucca ospita la mostra Bellezza. Appartenenza. Identità. ‘Gemme’ dalla collezione d’arte della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, una selezione di opere d’arte della fondazione bancaria lucchese, realizzata nell’ambito dell’edizione 2020 di Invito a palazzo, la manifestazione annuale promossa da ABI e ACRI, che prevede, ogni primo sabato di ottobre, l’apertura delle sedi storiche delle banche e delle Fondazioni di origine bancaria nelle città italiane. Poiché la sede della Fondazione CRL quest’anno non può aprire al pubblico a causa delle restrizioni anti-Covid, la Fondazione stessa ha deciso fare quello che definisce un “piccolo regalo alla città”, proponendo un’esposizione delle proprie migliori opere d’arte, aperta, ad ingresso gratuito, durante i week end di ottobre.
Nella mostra sarà possibile ammirare alcuni brani importanti della pittura lucchese tra XVII e XVIII secolo, assieme a un unico “fuori programma”, una scultura rinascimentale, ovvero la Madonna del Latte di Matteo Civitali, autonoma in questa esposizione sia per la tecnica adottata sia, come anticipato, per il periodo storico cui appartiene, notevole esemplare dei riverberi lucchesi dell’epopea umanistica e rinascimentale fiorentina.
Sono otto le tele esposte: un Pietro Ricchi di grande eleganza, un delicato ritratto di Stefano Tofanelli, ultimo acquisto della collezione, e ancora Antonio Franchi e Girolamo Scaglia, in un interessante confronto tra le loro Allegorie della Musica, e l’intrigante Indovina di Giovan Domenico Lombardi. Pezzi pregiati della mostra sono poi il Ritratto di Sir Charles Watson di Pompeo Batoni, splendido nel giallo sgargiante della sua veste, accompagnato da una eccellente copia da un opera del maestro che rappresenta L’Allegoria della Pittura. Conclude l’esposizione un’altra interessante opera di Lombardi, che con la Morte di Virginia dà vita ad una scena tragica popolata da personaggi che interpretano con teatralità il dramma, il movimento e la sensualità.
La Fondazione sottolinea inoltre che, fatta eccezione per due ritratti di soggetto maschile, protagoniste sono le donne: quasi una coincidenza che permette di compiere un viaggio attraverso i tanti modi di affrontare e proporre la figura femminile lungo quattro secoli di storia.
La mostra apre il venerdì dalle 15 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. L’ingresso è gratuito.
Immagine: Giovanni Domenico Lombardi, L’indovina
A Lucca sono in mostra le “gemme” della Cassa di Risparmio del XVII e XVIII secolo |