È stato presentato oggi a Milano il programma delle mostre dei musei civici milanesi per la stagione 2021-2022. Un calendario che comincerà già a partire dalla fine dell’estate, con importanti mostre che indagheranno diversi temi dall’antichità sino ai giorni nostri. “Un nuovo calendario che, già a partire da questa estate, presenta esposizioni di alto profilo scientifico e valore curatoriale”, ha detto nel corso della presentazione l’assessore alla cultura del Comune di Milano, Filippo Del Corno. “La situazione straordinaria che stiamo vivendo ha causato, di necessità, un ripensamento della programmazione espositiva precedentemente annunciata, ma il lavoro mai interrotto e l’attenzione costante di tutti gli istituti civici sull’evoluzione dell’emergenza sanitaria hanno consentito di riprogrammare i progetti espositivi, conservandone la quasi totalità e proponendone di nuovi. L’autunno ripartirà quindi con molti progetti, che spaziano dall’arte antica al contemporaneo, dall’affondo monografico su un artista all’affresco di un’epoca, dallo sviluppo di un tema lungo la storia dell’arte al gemellaggio con i musei del mondo, dalla scultura alla pittura, dall’installazione alla performance, dalla fotografia alla grafica”.
Vediamo dunque quale sarà l’offerta culturale dei musei milanesi. Il Castello Sforzesco dal 21 luglio ospiterà nelle Sale Viscontee la grande mostra dedicata alla scultura italiana del Rinascimento. L’esposizione, studiata e progettata congiuntamente da Castello Sforzesco e Louvre, è intitolata Il corpo e l’anima, da Donatello a Michelangelo (a cura di Marc Bormand, Beatrice Paolozzi Strozzi, Francesca Tasso) e costituisce un affondo su oltre sessant’anni di storia dell’arte, in particolare dalla seconda metà del Quattrocento e i primi anni del Cinquecento, quando in Italia lavoravano Donatello, Leonardo e Raffaello, perfetti interpreti del Rinascimento. Sempre al castello, da settembre a dicembre 2021 ecco la mostra Tiepolo, Canaletto e i Maestri del Settecento veneziano nei disegni e nelle stampe del Castello Sforzesco, a cura di Francesca Mariano, Eleonora Scianna: nell’ambito del programma di esposizione a rotazione del patrimonio degli archivi di opere grafiche del Castello Sforzesco (Gabinetto dei Disegni e Civica Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli”), la mostra autunnale è dedicata a un approfondimento del Settecento veneziano, con alcuni lavori di Giambattista e Giandomenico Tiepolo, Antonio Canal detto Canaletto, Bernardo Bellotto e Giovan Battista Piazzetta, in un itinerario tra la caricatura e la veduta. Il 23 luglio sarà la volta del Museo del Novecento, che aprirà nelle sale dedicate alle esposizioni temporanee la grande retrospettiva dedicata a Mario Sironi (a cura di Elena Pontiggia e Anna Maria Montaldo), esplorando i principali periodi creativi dell’artista: quello giovane simbolista, la stagione futurista, il momento metafisico, la stagione classica e la fondazione del Novecento Italiano, la decorazione degli anni ’30, il dialogo con l’informale dell’ultimo periodo della sua vita.
La stagione espositiva riprende poi in settembre con altre grandi mostre: apre infatti il 18 settembre a Palazzo Reale la mostra dedicata Claude Monet. L’esposizione, a cura di Marianne Mathieu, rientra nel progetto “Musei del mondo a Palazzo Reale” e il gemellaggio quest’anno è con il Museo Marmottan di Parigi, che possiede la più ampia collezione di opere di Monet, da cui sono stati selezionati 50 dipinti per un approfondimento sul tema della luce. Tra le opere esposte, capolavori come le Ninfee, la Passeggiata ad Argenteuil, Sulla spiaggia di Trouville e Riflessi sul Tamigi. Charing Cross. Presso l’Acquario Civico verrà realizzato anche un focus naturalistico sulle ninfee. Sempre a Palazzo Reale, il 19 ottobre, apre al pubblico un’altra grande mostra, quella dedicata al Realismo Magico, a cura di Gabriella Belli e Valerio Terraroli. La mostra intende presentare il movimento artistico del Realismo Magico, un filone fondamentale della pittura italiana sviluppatosi negli anni Venti e Trenta del Novecento. Il Realismo Magico traspone nella pittura il clima di instabilità e di inquietudine che caratterizza la società italiana tra i due conflitti mondiali. Protagonisti della poetica del Realismo Magico sono le opere di Felice Casorati e di Giorgio de Chirico ma anche di Carlo Carrà e di Gino Severini che proclamano la necessità del recupero dei valori plastici dell’arte del passato. Tra i maggiori esponenti e più apprezzati rappresentanti del Realismo Magico vi sono anche Cagnaccio di San Pietro, Antonio Donghi, Ubaldo Oppi, Achille Funi e Piero Marussig. Le inaugurazioni autunnali si concludono a Palazzo Reale con una grande mostra collettiva da titolo Corpus Domini, a cura di Francesca Alfano Miglietti, il cui percorso esplora, attraverso le opere di artisti contemporanei, molte delle quali mai esposte in Italia, la molteplicità della rappresentazione dell’essere umano attraverso l’esibizione del corpo e, soprattutto, la sua sparizione. Un progetto che indaga il rapporto tra arte e corpo, tema caro a Lea Vergine, che viene ricordata in mostra con un omaggio particolare.
Riprende a settembre anche la stagione espositiva del MUDEC Museo delle Culture che il 2 settembre inaugura la mostra Disney. L’arte di raccontare storie senza tempo, a cura di The Walt Disney Animation Research Library. La rassegna presenta un approfondimento sullo straordinario talento degli artisti degli Studios Disney nell’arte di raccontare storie senza tempo. Nel corso dei decenni, gli Studios hanno saputo trasformare antiche storie adattandole allo spirito dei tempi attraverso la creazione di personaggi affascinanti, mondi incantati e tematiche attuali. Per quanto il loro messaggio sia rimasto inalterato nel tempo, le tecniche e i metodi narrativi si sono evoluti. L’esposizione darà la possibilità a bambini e adulti di esplorare il dietro le quinte dei capolavori Disney e comprendere come nasce un film di animazione. E sempre in autunno, negli spazi espositivi del MUDEC apre la prima monografica dedicata a Milano a Piet Mondrian, a cura di Benno Tempel, centrata sulla sua pittura di paesaggio. La mostra, realizzata in collaborazione con il Kunstmuseum dell’Aia, illustra il passaggio del maestro olandese dalla fase figurativa all’astrattismo ed è quindi un invito a scoprire un Mondrian “altro” rispetto a quello più conosciuto (un passaggio di cui si è parlato anche su queste pagine, e a riscoprirne i capolavori.
La luce è protagonista anche alla GAM Galleria d’Arte Moderna e i suoi riflessi vengono indagati nella mostra Divisionismi. Due collezioni (a cura di Giovanna Ginex), attraverso il confronto tra alcuni capolavori divisionisti appartenenti alla collezione del Museo e una selezione di opere provenienti dalla Pinacoteca della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona. L’esposizione apre al pubblico il 19 novembre.
Il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea si presenta nella stagione autunnale con un nuovo progetto espositivo che apre al pubblico il 24 novembre: si tratta della prima personale in Italia dell’artista e attivista cubana Tania Bruguera, a cura di Diego Sileo, che metterà il pubblico a confronto con una serie di installazioni e performance centrate sull’esplorazione delle strutture di potere e dei modi in cui l’arte può essere applicata alla vita politica quotidiana. Palazzo Dugnani apre straordinariamente al pubblico per un progetto speciale legato al tema del cambiamento climatico. Planet. Il mondo, l’emergenza climatica, le soluzioni, a cura di Telmo Pievani, è infatti il titolo della mostra che propone una serie di fotografie di grandi artisti, tra cui Sebastiao Salgado, Frans Lanting, Paolo Pellegrin, che hanno immortalato situazioni e luoghi del mondo interessate dai grandi cambiamenti climatici. Le immagini sono commentate da studenti o ricercatori universitari che stanno acquisendo le competenze per potere nel 2050 farsi carico di un pianeta profondamente trasformato. La mostra si inserisce nel palinsesto di eventi collaterali alla conferenza Pre-COP 26.
Molti i progetti espositivi allestiti durante il prossimo autunno anche nelle Case Museo. In particolare, Casa della Memoria ospita dal 4 settembre la mostra fotografica Home less home di Paola Di Bello (a cura di Francesco Zanot), una serie di fotografie delle “case” dei “senzacasa”; Casa Boschi Di Stefano propone (dal 23 novembre) un affondo sull’opera della padrona di casa, Marieda, presentando le sue sculture di ceramica realizzate nel laboratorio della Casa stessa; mentre in dicembre lo Studio Museo Francesco Messina espone i presepi espressionisti di Salvatore Incorpora. L’anno si chiude con la tradizionale mostra di Natale a Palazzo Marino, quest’anno dedicata all’arte lombarda del Cinquecento. Il progetto riunisce le città di Milano, Bergamo e Brescia, proponendo opere di Lotto, Moretto, Savoldo e Moroni.
Ecco invece un anticipo del 2022: a Palazzo Reale, la mostra su Tiziano intitolata Tiziano e l’immagine della donna: bellezza, amore, poesia, a cura di Sylvia Ferino Pagden (da febbraio a maggio 2022), una rassegna realizzata in collaborazione con il Kunsthistorisches Museum di Vienna, includerà anche opere di Tintoretto, Veronese, Palma il Vecchio, e che sarà dedicata al tema della bellezza femminile; al MUDEC, Ordinario - Straordinario (da febbraio a maggio 2022), che indaga i modi della rappresentazione artistica di uomini e donne originarie del continente africano nel nord Italia tra XVI e XIX secolo (attraverso l’esposizione di opere differenti sarà possibile riflettere sulla percezione dell’alterità, ma al di là dell’evoluzione delle raffigurazioni dell’esotico, il pubblico potrà cogliere frammenti di biografie perdute di persone ritrovatesi a vivere esperienze di sradicamento e migrazione); sempre a Palazzo Reale, da febbraio a luglio 2022 sarà la volta di Joaquín Sorolla (a cura di Micol Forti e Consuelo Luca de Tena), la prima grande mostra in Italia dedicata al maestro spagnolo della luce, realizzata in collaborazione col Museo Sorolla e la Fondazione Museo Sorolla: l’artista spagnolo fissa su tela le spiagge del Mediterraneo e i personaggi che le affollano, regalandoci un originale spaccato della Belle Époque, ed è un artista che anticipa le tecniche della fotografia regalando scorci inediti, protagonista del luminismo e ritrattista di grande fama internazionale; al Museo del Novecento, da aprile ad agosto 2022 sarà la volta di Aldo Rossi (a cura di Chiara Spangaro e Fondazione Aldo Rossi), con una mostra che presenta per la prima volta l’insieme degli oggetti e dei mobili, dei prototipi e dei progetti di design realizzati da Aldo Rossi; il MUDEC da aprile a settembre 2022 ospita una mostra su David LaChapelle (a cura di Denis Curti e Reiner Opoku) che nasce dall’idea che un mondo nuovo e migliore è possibile se gli esseri umani diventano consapevoli dei loro errori e cominciano a rispettare gli uni gli altri, le diverse culture, la natura; a Palazzo Reale, da giugno a settembre 2022, la mostra antologica su Grazia Varisco, a cura di Marco Meneguzzo, in cui si ripercorrono 60 anni di ricerca e progetto sugli aspetti di percezione plurisensoriale tradotti in attive esperienze estetiche.
Per l’autunno 2022, sono in arrivo a Palazzo Reale altre tre grandi mostre: la prima retrospettiva in Italia di Max Ernst, a cura di Martina Mazzotta e Jürgen Pech, con circa duecento le opere tra dipinti, sculture, disegni, incisioni, libri, gioielli provenienti da musei, fondazioni e collezioni private internazionali; la mostra sulla Milano napoleonica a cura di Fernando Mazzocca con i tre grandi protagonisti dell’arte nella capitale del Regno d’Italia, ovvero Andrea Appiani, Antonio Canova e Giacomo Raffaelli; una grande mostra su Hyeronimus Bosch e l’Europa del Sud, a cura di Bernard Aikema e Fernando Checa, che illustrerà il successo di Bosch quale creatore di visioni fantastiche in relazione alle tendenze del collezionismo del tempo e della ricezione artistica da parte del Rinascimento spagnolo e italiano. Legami importanti con l’arte di Bosch si possono infatti cogliere in opere di primissimo piano, tra gli altri, di Tiziano, El Greco, Savoldo. La mostra offrirà dunque per la prima volta al pubblico italiano ed internazionale l’opportunità di familiarizzare col ruolo di Bosch all’apice del cosiddetto “anti-Rinascimento” che aveva preso piede in Europa.
Nella foto: Hyeronimus Bosch (attribuito), Elefante da battaglia (olio su tela, 187 x 235 cm; Firenze, Galleria Palatina di Palazzo Pitti)
Milano, ecco le mostre 2022-2023: Scultura del Rinascimento, Monet, Mondrian, Bosch |