Il PAC di Milano presenta dal 2 luglio al 13 settembre 2020 Made of Sound, progetto dedicato a un tema attuale nell’ambito degli studi delle arti visive contemporanee. Il tema scelto è il rapporto tra arte e musica, che sarà affrontato tramite videoproiezioni, memorie d’archivio, talk, interventi di artisti, curatori e critici, e performance.
La sede espositiva milanese darà il via al progetto con Laurie Anderson, icona dell’arte multimediale, a cui il PAC renderà omaggio proiettando per la prima volta il video della performance realizzata nel 2003 dall’artista newyorkese in occasione della sua antologica The Record of the Time, allestita nella stessa sede e curata da Jean Hubert Martin e Thierry Raspail.
A luglio, grazie alla collaborazione con la Cineteca Italiana, sarà inoltre proiettato nel cortile del PAC il lungometraggio Heart of a dog di Laurie Anderson (2015), storia che ha commosso la stampa alla Mostra del Cinema di Venezia. Un viaggio intimo e delicato in compagnia dell’amata cagnetta Lolabelle, una riflessione multimediale sul significato della memoria, della perdita e dell’amore.
Il percorso di Made of Sound si sviluppa attraverso i lavori di cinque artisti che utilizzano suono e musica nella loro ricerca artistica:
il duo Barbara and Ale propone il film The sky is falling (2017), dove il vibrafono di Elio Marchesini, percussionista della Teatro alla Scala, viene suonato su un lago ghiacciato tra montagne innevate.
Il film realizzato da Jeremy Deller con Nicholas Abrahams, dal titolo Our Hobby Is Depeche Mode (2006), fotografa la fanbase dei Depeche Mode muovendosi in poche settimane tra Messico, Stati Uniti, Germania, Romania, Brasile, Canada e Russia. Questo documenta come il comportamento disordinato, caotico e spesso imprevedibile con il quale i fan si appropriano della band entri in collisione con l’immagine commerciale accuratamente elaborata del gruppo.
Pamela Diamante presenta Generare Corpi Celesti - Esercizi Di Stile (2020), installazione inedita che esplora il rapporto tra visione antropocentrica e infinito. In collaborazione con il composer Malasomma, l’artista scompone e trasla in musica le parole di Paolo, ipovedente, che narra l’emozione del ricordo di poter osservare le stelle; Antonio invece, non vedente dalla nascita, ha raffigurato su due grandi tele un cielo stellato che non ha mai potuto osservare.
Il duo artistico italiano Invernomuto presenta invece l’installazione audiovisiva Vers l’Europa deserta, Terra Incognita (2017) che, muovendosi in una periferia allargata tra Italia e Francia, lavora sui modelli di auto-rappresentazione condivisi dalle culture giovanili suburbane di tutta Europa attraverso mezzi come videoclip, storie di Instagram e flussi di Snapchat.
Nell’opera dell’artista portoghese João Onofre un’adolescente canta La Nuit n’en Finit Plus di Petula Clark, all’interno di una buca sul terreno di una prateria. L’opera Untitled (N’en Finit Plus) del 2010-11, indaga il tema dell’appropriazione, declinato sia nella pratica artistica che nella musica pop, e la possibilità che questi due mondi paralleli si sovrappongano.
Completano quest’indagine sonora due ulteriori interventi: nella project room una selezione di videoclip musicali diretti da alcuni dei più importanti e visionari registi contemporanei (Anton Corbijn, Chris Cunningham, Jonathan Glazer, Michel Gondry, Spike Jonze, Mark Romanek, Stephane Sednaoui) racconta le incursioni dell’arte nell’universo musicale pop e rock; nel parterre l’installazione di Marie Cérisier Pile à CD che costruisce la sua memoria personale e immaginaria in un bilico “sonoro” regalandone un frammento al pubblico, tra équilibre e déséquilibre.
Per info: pacmilano.it
Orari: Da giovedì a domenica dalle 11 alle 20.
Ingresso gratuito su prenotazione.
Nell’immagine, Heart of a dog di Laurie Anderson (2015)in
Arte e musica s'incontrano al PAC con videoproiezioni, talk e performance |