Ricordate le luminarie di Bologna, quelle con i versi della canzone L’anno che verrà di Lucio Dalla (Bologna, 1943 - Montreux, 2012), delle quali ha parlato tutta Italia durante le ultime festività natalizie? Ecco, queste luminarie verranno messe all’asta per aiutare i malati di tumore. I commercianti di via d’Azeglio, in collaborazione con Sotheby’s e Galleria d’Arte Maggiore organizzano infatti per il 2 luglio una cena di beneficenza nel centralissimo Palazzo Re Enzo (messo a disposizione dal Comune di Bologna, che insieme alla Fondazione Lucio Dalla ha concesso il patrocinio all’iniziativa) durante la quale le luci saranno messe in vendita: il ricavato andrà alla Fondazione Policlinico Sant’Orsola per il progetto Un luogo che cura, a sostegno dell’Oncologia medica dell’Ospedale di Bologna.
La cena si svolgerà a partire dalle 20, i piatti saranno preparati da cuochi e ristoratori dell’associazione Tour-tlen, che si sono messi a disposizione gratuitamente, e ogni portata sarà dedicata a una canzone di Lucio Dalla. Per partecipare alla cena (il cui ricavato andrà interamente alla Fondazione Sant’Orsola) è di 100 euro a persona con prenotazione obbligatoria all’indirizzo astaluminarie@gmail.com (le quote dovranno essere versate tramite bonifico bancario). Sono in tutto 350 i posti disponibili.
Il progetto Un luogo che cura prevede interventi per migliorare l’assistenza e la cura nel reparto di Oncologia medica del Policlinico di Bologna. Il reparto, diretto dal professor Andrea Ardizzoni, con i suoi 33 posti letto è il più grande dell’Emilia Romagna e cura ogni anno 900 degenti e 1.800 pazienti in day service per le terapie antitumorali (chemioterapia, immunoterapia, terapie a bersaglio molecolare) e ha in corso 80 sperimentazioni cliniche. Questo sviluppo oggi richiede adeguamenti infrastrutturali e costituisce, nello stesso tempo, una base importante per compiere ulteriori passi avanti. Il progetto investirà, su base pluriennale, in tutti gli aspetti che possono creare un ambiente ideale per la cura (infrastruttura, supporto, e anche la cura stessa, attraverso la ricerca). Il primo passo prevede investimenti per le dotazioni strumentali e l’accoglienza, con l’acquisto di 20 letti elettrici e 20 poltrone di ultima generazione per le terapie e la realizzazione di una nuova sala d’attesa per i familiari e i pazienti che ogni giorno frequentano il quarto piano del padiglione Albertoni per ricevere le terapie. È previsto poi il sostegno alle attività di ricerca applicata per trovare nuove vie di cura, e alle attività con cui viene accompagnato il percorso dei pazienti, dalla fisioterapia alla messa a disposizione di attrezzature specializzate per favorire il movimento e garantire nel modo più efficace l’autonomia prsonale, fino al sostegno psicologico anche per i familiari e lo stesso personale.
“È il cuore di Bologna che scende in campo con questa iniziativa”, dichiara Giacomo Faldella, presidente della Fondazione Policlinico Sant’Orsola. “Insieme, grazie al progetto della Fondazione, vogliamo che chi lotta contro il tumore abbia le maggiori opportunità possibili di guarire e che questo percorso avvenga in un reparto dal volto umano e accogliente, orientato al benessere e alla relazione, investendo sulla qualità degli spazi così come su tutti i supporti di cui pazienti e familiari possono aver bisogno, dallo psicologo al nutrizionista”.
“L’asta di beneficenza per le luminarie di Lucio”, afferma l’assessore alla cultura del Comune di Bologna, Matteo Lepore, “segna il gran finale di una bellissima operazione di valorizzazione e di celebrazione di un talento di Bologna e sono certo sarà l’inizio di una nuova avventura per queste parole luminose. È per noi motivo di orgoglio collaborare all’organizzazione di un’asta il cui ricavato andrà alla Fondazione Sant’Orsola per realizzare un progetto molto importante”.
Simone Dionisi, presidente del Consorzio di Via d’Azeglio, sostiene che “La scelta di mettere all’asta per beneficenza le luminarie di via D’Azeglio realizzate in omaggio di Lucio Dalla è la naturale evoluzione di questo progetto. Dal cuore della città vogliamo continuare ad essere presenti per la comunità, bolognese e non solo, destinando l’intero ricavato della serata e dell’asta alla Fondazione Sant’Orsola. Un gesto concreto che, simbolicamente, permetterà alle luminarie di dare nuova luce”.
Carlo Alberto Borsarini, presidente dell’Associazione Tour-tlen che è partner tecnico dell’iniziativa, sottolinea che l’associazione da lui presieduta è “orgogliosa di partecipare fattivamente a questo progetto che incorpora i principi etici sui quali si fonda il sodalizio tra gli chef di Bologna. Questo spirito, al tempo stesso popolare e raffinatissimocome la musica di Lucio, permette alla nostra cucina di dialogare con le altre arti e di fare parte del tessuto sociale della città”.
Infine, Romana Bernardoni, ad di EmilianAuto, main sponsor dell’evento, evidenzia che anche la sua azienda è orgogliosa “di prendere parte a questa iniziativa che nel cuore ha Bologna e di offrire il propri ocontributo alla realizzazione della sua importante finalità. Sono certa che l’impegno e la sensibilità di coloro che l’hanno concepita, ai quali desidero esprimere sincero apprezzamento, avrà in risposta altrettanta sensibilità e una generosa partecipazione”.
Bologna, le luminarie con i versi di Lucio Dalla vanno all'asta per aiutare i malati di tumore |